30 Ottobre 2022
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30 Ottobre 2022

“Questa fragile bellezza” di Giordana Angi. La ricerca di una nuova consapevolezza

Canzoni che raccontano non di una bellezza, ma Della Bellezza, quella con la lettera maiuscola.

Giordana Angi Questa fragile bellezza recensione
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Giordana Angi Questa fragile bellezza recensione dell’album a cura di Umberto Salvato.

A quanto possiamo discernere, l’unico scopo dell’esistenza umana è di accendere una luce nell’oscurità del mero essere.

Carl Gustav Jung

Ascoltare il nuovo progetto discografico di Giordana Angi è un po’ come assistere da spettatori ai giorni di “analisi” dell’artista.

Le sue canzoni raccontano non di una bellezza, ma Della Bellezza, quella con la lettera maiuscola. Non come la si intende in maniera canonica, ma quelle raggiunta con la consapevolezza del tempo, che non c’entra niente con l’essere dei vincenti, anzi, è più legata all’aver perso e al sentirsi persi.

Un incanto che non ha a che fare con l’idea di perfezione: decide di dare un nome preciso a questo viaggio dentro sé stessa ed è QUESTA FRAGILE BELLEZZA. La scelta si racchiude tutta in queste tre parole, non a caso. Le fragilità sembrano essere dei solchi fatti di incomprensioni, di tutta l’incomunicabilità vissuta e dalla solitudine che hanno fatto scaturire il dolore che la avvolge, che si trasforma, viaggia, si irradia e diventa una nuova consapevolezza.

Come sua arte, in questa analisi, la cantautrice stupisce sempre per la bravura nella creazione di immagini emozionanti, come foto di ricordi comuni a tutti, destreggiandosi tra i suoi pensieri e le sue fantasie.

NOTTE PER ANDARE VIA, apre questo percorso introspettivo, cerca e ricerca, dà il via, una lettera maiuscola, e riesce a individuare e descrivere il sentimento racchiuso in una notte. Non una notte qualunque, ma “quelle notte” che tutti abbiamo vissuto, in momenti della nostra vita: Quelle in cui la nostra vita riparte.

E se ripartire è il desiderio di Giordana, in questa sua nuova era ha bisogno però di definire un contesto di avvio, un luogo nella sua mente che abbia un chi (protagonisti), un dove (spazio), un quando (tempo), fosse anche solo emotivo: Deve definire una storia, la sua.

Partiamo da questo “io”, che qui è scalzo sui pezzi di vetro, in contrapposizione con un “voi” sicuro ed infallibile. C’è un “tu” in attesa di una vita migliore e la chimica, altra protagonista, che è l’unica cosa che fa stare ancora insieme. Il Tempo è di quelli che “non ha mai una domenica” e lo spazio è una città che ha un solo treno che porta via. È questo l’ambiente chimico del sentimento descritto da MOLECOLE. Adesso abbiamo proprio tutto, possiamo davvero partire.

In questo percorso a ritroso che punta l’arco al futuro si comprende da subito nel suo raccontarsi un’estrema necessità di definire e di definirsi ma allo stesso tempo di allargare il contenuto. In PASSEGGERO con l’aiuto di sonorità spagnoleggianti prova a spiegarci la sua idea di stare a questo mondo. Siamo tutti passeggeri e questa vita è un viaggio, la cantante sente il suo “stare” come lo scorrere dell’acqua, argomento cardine di alcune filosofie, ma lei teme una sola cosa in questo caso, il fermarsi, se si ferma annega.

Quando ci si inizia ad analizzare, una tappa fondamentale è il dolore, va affrontato, mai evitato o rimandato. Creandoci una nostra teoria a riguardo, per salvarci, senza fare sconti. Per lei il dolore vissuto, o che stiamo vivendo in questo momento, passerà e dobbiamo ricordarcelo ogni giorno, questo lo renderà più leggero. Passerà domani, o anche tra tanto, ma dobbiamo aggrapparci come in IL DOLORE SE NE VA alla consapevolezza che questo dolore ci lascerà e nonostante questo dobbiamo goderci ogni momento sorridendo alla vita.

Chissà se tra tutti i dolori c’è anche quello della sua partenza raccontata in MANTOVA, quella in cui sa che deve partire, ma sa anche che le mancherà tutto di lei e non sa come riuscire a stare senza quest’ultima, ed è proprio questo meccanismo che le fa scatenare delle insicurezze nel saperla lontana.

Siamo arrivati chiaramente al punto di sapere che l’artista ha intrapreso questa ardua impresa di comprendersi meglio ma non ne sappiamo il motivo. Cosa ci spinge ad approfondire noi stessi? A capire qualcosa in più di noi, nel suo caso sembra essere racchiuso tutto nel suo capire di non capire, provare a radiografare cosa le sta succedendo e voler fare qualcosa, come in UN’ALTRA STORIA.

Non sa come sta, e non ha chiaro dove andare, però chiede di restare, per sempre. Forse, restare nelle situazioni aiuta a capire, quando si ha solo una sensazione a cui dare peso. Non so come sto, ma so che vorrei tornare a come stavo “in quel momento lì”. Come la spieghi questa cosa? Anche solo a te stessa, quando vedi dentro tutto in subbuglio ma fuori il torpore ed hai un unico desiderio tornare ad UN AUTUNNO FA, scelta come singolo da Giordana per iniziare a raccontarsi, proprio per quella “fame di futuro”. Per tornare ad immaginare una nuova vita.

E se a questa ricerca della meraviglia aggiungiamo DALLA PARTE DI CHI, una canzone che sembra essere una moderna Dedicato scritta allora da Ivano Fossati per una giovane Bertè, sua sostenitrice dagli albori, il viaggio è compiuto, o forse è appena iniziato ma sicuro segna una svolta che esige l’accoglienza al mondo.

Torna a cantare in francese, mantenendo sempre la forza dirompente della lingua delle sue origini, che le si cuce addosso come il vestito migliore, per lei che è dalla parte giusta.

BRANI MIGLIORI: Un autunno fa e Dalla parte di chi
VOTO: 7 su 10
⭐⭐⭐⭐⭐⭐⭐

giordana angi questa fragile bellezza TRACKLIST

Ecco la tracklist di Questa fragile bellezza di Giordana Angi (cliccando sui titoli potete trovare i testi delle canzoni).

  1. Notte per andare via
  2. Un autunno fa
  3. Molecole
  4. Un’altra storia
  5. Aereo a vela
  6. La fine non ci divide
  7. Dalla parte di chi
  8. Stella fissa
  9. Il dolore se ne va
  10. Mantova
  11. Le cose che non dico
  12. Passeggero