29 Gennaio 2018
di Direttore Editoriale
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29 Gennaio 2018

IRAMA ad AMICI… Giusto o sbagliato? Semplicemente quando la discografia fallisce si cercano altre strade

Si è parlato tanto dell'ingresso di Irama ad Amici. Giusto o sbagliato? Ecco una riflessione sull'accaduto

Irama ad amici
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Dopo la messa in onda della puntata di sabato di Amici di Maria De Filippi la rete si è spaccata in due… l’argomento è l’ingresso di Irama all’interno della scuola televisiva più famosa d’Italia .

Da una parte chi è felice che un talento come quello del giovane cantautore trovi maggior spazio e visibilità, dall’altra chi critica alla produzione del programma il fatto di aver fatto entrare un artista già noto ad una parte del pubblico.

Dove sta la ragione? A volte semplicemente non esistono solo ragione o torto, ma diverse sfumature che stanno al centro.

Partiamo da una premessa dovuta. Così come Maria De Filippi ha annunciato presentando l’ingresso di Irama in studio che ci si trovava di fronte ad un artista già noto grazie ad una partecipazione al Festival di Sanremo e alla vittoria al Coca Cola Summer Festival 2016, allo stesso modo il sottoscritto vi comunica con tranquillità, onde evitare polemiche senza senso, che conosce personalmente Irama e che è un amico. Ma questa cosa è nota a chi mi segue sulle mie pagine social..

Avevo notato Irama durante gli ascolti dei 60 finalisti di Sanremo Giovani 2016 e ne ero rimasto colpito. In occasione del Festival, scelsi di intervistarlo personalmente.

Il suo disco mi piacque molto, ci scambiammo pareri (sempre in situazioni ufficiali) su diversi argomenti, dalla musica alla vita, alle nostre vite. Si instaurò, così, un’amicizia non basata sugli interessi in comune (pochi), ma su un’intesa umana.

Il mio essere amico di qualcuno influenza All Music Italia? Si e no.

No perché non mi occupo personalmente di recensioni di album o singoli, a quello ci pensa Fabio Fiume che ha totale libertà nel fare il suo lavoro, anche quando non siamo d’accordo su un disco o un brano.

Si
perché gli artisti che sono miei amici sono sempre persone per cui nutro stima artistica e che sanno benissimo che da me avranno sempre la verità, anche quando questa vorrà dire non condividere una loro scelta o non impazzire per una loro canzone.

Proprio per questa stima artistica che nasce prima dell’amicizia, All Music Italia supporta diversi talenti emergenti… Irama come Matteo Markus Bok, Roberta Giallo come Le Deva, Virginio o gli Urban Strangers… e ripeto li supporta perché apprezza quello che fanno e, di conseguenza, sceglie di dar loro visibilità così come, per fare un esempio concreto, Radio Deejay sceglie l’estate scorsa di passare il brano di Cosmo in maniera decisamente più consistente di altre radio e dei brani di altri artisti.
Fine della lunga, ma dovuta premessa.

Ora veniamo ai due punti principali… cosa ne penso di Irama ad Amici?

Penso che sia l’ennesima sconfitta della discografia che, per l’ennesima volta, non è riuscita con i propri mezzi a supportare un giovane il cui talento è sotto gli occhi di tutti.

Penso che capisco la scelta di Irama perché, non prendiamoci in giro, ogni artista vuole far arrivare la propria musica al maggior numero di persone possibili e se il talent show diventa la strada più veloce o comunque adatta ai tempi che ognuno si impone, è giusto tentarla.

Continua a dispiacermi il fatto che questo dimostra che il talent show, ma più nello specifico Amici, è una delle poche possibilità che un giovane ragazzo abbia oggi per farsi conoscere.
L’altro quesito, che molti stanno sollevando in rete, è se sia giusto che un artista con uno zoccolo già duro di popolarità partecipi ad Amici

Amici non è più la scuola delle prime edizioni i cui i talenti venivano selezionati tramite i soli casting. Oggi Amici è tante cose: un talent show, un programma televisivo, ma anche un bacino per le case discografiche da cui attingere.

Negli ultimi anni il programma ha affiancato ai consueti casting anche un’opera interna di scouting sotto diverse forme: girando tra i festival musicali italiani per artisti emergenti, accettando segnalazioni da addetti ai lavori (stampa web, discografici, produttori, cantanti…) e guardando anche agli altri talent show.

Un poi di esempi concreti?
Emma passata negli anni precedenti dalle Luckystar uscite da un talent in onda su Italia 1.
Virginio e Verdiana precedentemente in gara tra i giovani del Festival di Sanremo.
Moreno e i The Kolors segnalati a Maria rispettivamente da J-Ax e da Francesco Sarcina.
Davide Mogavero da X Factor e lo stesso Einar, tra i protagonisti di questa edizione, notato alle audizioni di X Factor solo qualche mese fa.

E che dire passando dalle parti di X Factor che quest’anno ha visto il rilancio di Enrico Nigiotti partito da Amici, passato da Sanremo Giovani e approdato infine nel talent show di Sky?

Quindi alla domanda Irama è quindi avvantaggiato dalla sua popolarità dentro la scuola di Amici? Finché a giudicare saranno gli insegnanti no, appena entrerà in campo il pubblico sicuramente sì. Ma come in qualche modo lo era Biondo del resto, forte di milioni di views su YouTube, rispetto ad alcuni compagni di classe alle prime esperienze.

Allo stesso tempo i suoi compagni potrebbero essere avvantaggiati su di lui perché la popolarità da loro guadagnata in queste settimane è diversa dalla sua… è la popolarità tipica di chi fa Amici… un’affezione basata sulla conoscenza dei ragazzi dal punto di vista umano, forze e debolezze, una conoscenza che è cresciuta giorno dopo giorno nel day time e che va al di là del solo lato artistico… cosa che al momento ad Irama manca in quanto la sua popolarità è frutto delle apparizioni televisive mordi e fuggi e dei social network.

Io in fondo credo che la risposta a tutta la questione risieda altrove…

Irama ha talento e un programma televisivo che afferma sulla carta di voler dare spazio al talento non può ignorarlo, esperienze precedenti o no.

Certo ora mi direte che in Italia ci sono tanti altri talenti che meritano queste possibilità e questa esposizione, ed avete pienamente ragione. Ma questo può portarvi a criticare il sistema discografico italiano che, per lo più, è allo sbando, a criticare il pubblico che è poco attento e ricettivo alle nuove realtà emergenti lontane dalla tv, a chi nei locali sceglie la band che propone cover piuttosto che inediti, ma non può portarvi ad accanirvi contro un ragazzo che semplicemente crede in se stesso e prova ogni strada per dar voce alla sua musica.