12 Maggio 2015

MIA MARTINI vent’anni dopo: una consolazione ma pur sempre un grandioso successo di DONATO SANTOIANNI

Oggi,a vent'anni dalla scomparsa della voce italiana per eccellenza,Mia Martini, un ricordo anche attraverso chi ancora non era nato,come Donato Santoianni.

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Passano vent’anni, come sono passati i miei.
Ero un bambino, non posso ricordare, eppure il bello o il brutto della memoria è che si crea nel tempo, che non rende quasi mai giustizia quando deve e si ricorda sempre dopo.
È un bene o è il male, questo ancora non lo so, ma se penso alla mia memoria, tra i tanti grandi e indimenticati artisti, l’unica donna che lascia il segno riemergendo dall’anima è Mimì.

Ero un neonato quando il 12 Maggio di vent’anni fa a pochi passi da quella che oggi è casa mia, Mia Martini chiuse definitivamente con la vita.
La memoria si crea nel tempo e si trasforma e mi piace pensare sia andata proprio così. Che non ho vissuto abbastanza per capire fino in fondo il suo valore, che di certo avrebbe meritato di più di quel che ha ricevuto, ma soprattutto che il tempo fa così, si ribella e rende glorioso chi lo è stato.
Come per Luigi Tenco lo stesso per Mimì, la mia indole non considera la tragedia ma metabolizza solo quello che rende giustizia ai grandi e lei è stata la più grande.

La memoria è giusta in questi casi.
Perché solo adesso tutti sanno che solo lei si squarciava il petto, altro che cantare.
Perché solo adesso sappiamo che solo lei ha saputo davvero cantare il silenzio e non le note.
Perché solo adesso ci accorgiamo che era in grado di implodere in una interpretazione, un’esplosione crea soltanto danno, un’implosione è quasi coreograficamente bella, e lei era distruttivamente emozionante.

Le mie parole non valgono molto, passeranno in secondo piano dietro alle solite banalità di circostanza o cover da Facebook con volti di tristezza e messaggi di circostanza. Perché se dici di essere un cantante non puoi non scrivere di Mia Martini.
Invece oggi “il mio pensiero è rivolto come sempre a te” ma con gioia. Perché davanti ad un’artista che vive nel tempo senza eguali si può e si deve solo celebrare, come se fosse un successo, una consolazione ma pur sempre un grandioso successo.
Sono parole, ma per quel che valgono, sono le mie.

Una consolazione, ma pur sempre un grandioso successo.

#CiaoMimì