9 Giugno 2017
di Interviste, Recensioni
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9 Giugno 2017

DA OGGI IN RADIO… 9 giugno: le pagelle dei singoli di MAX PEZZALI, AMARA, SILVIA SALEMI e…

Torna il consueto appuntamento con le pagelle dei singoli in radio da oggi redatte dal nostro critico... Amara, Silvia Salemi, Modà e...

silvia salemi
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E come ogni Venerdì ecco la rubrica tanto attesa del nostro critico musicale Fabio Fiume.
Da Oggi In Radio ospita questa settimana alcuni grandi big, come Max Pezzali, Baustelle e Modà tra gli altri, ritorni dopo lunghi periodi d’assenza come quello di Silvia Salemi e tanti, tanti giovani come sempre.

Si ricorda che i voti al termine della minirecensione non mettono in relazione in alcun modo gli artisti tra di loro, ma rappresentano una valutazione al brano in questione in merito alla carriera dell’artista che lo propone.

Inoltre si tratta del parere di Fabio Fiume e non di tutta la redazione di All Music Italia.

Chi sarà stato promosso? Non avete che da leggere.

Carmen Alessandrello – Solo un volo

Somiglia a talmente tante cose che mi ha scimunito, tanto da non farmene venire in mente nessuna. Crea in tal senso confusione, pur essendo un pop incline alla dance abbastanza ordinato e fluido al servizio di una bella voce. Quella si che mi ha ricordato qualcuno nei falsetti in maniera nitida: la mai dimenticata Valentina Giovagnini. L’originalità però latita..
Cinque

Amara – Grazie

Con la sua voce dura, per certi versi poco duttile ma indubbiamente di grande espressività, Amara si produce in un brano sostenuto che è un inno a vedere sempre il meglio, a trovare i grazie in mezzo anche alle difficoltà, rendendosi conto grazie ad essi che c’è sempre un motivo per andare avanti.
Sette

Roberto Balbo – L’estate che avanza

Caruccia filastrocca chitarra e voce di un momento particolare di friccichio generale per l’estate che arriva, tutto sommato senza che ci sia un reale perché, visto che tolti i soliti 15 giorni generali, più o meno la vita resta la stessa per tutti. Però l’estate avanza ed ognuno si fa i suoi piani.
Sei

Leda Battisti – Solo un’estate fa

Con un intro e le prime battute che fanno tanto Novembre di Giusy Ferreri, la Battisti volge poi presto altrove con elementi decisamente 80, insoliti per lei, come un epico moog ed un basso che fa tanto produzioni di Stock Aitken Waterman. Funziona proprio perché appare nuovo per la sua produzione permettendole di tenersi fuori dalla massa e strappare un ascolto mirato. Se ne accorgeranno le radio?
Sei ½

Baustelle – Betty

Dopo due singoli particolarmente riusciti i Baustelle cadono nella loro atavica peculiarità, quella di dimenticarsi che non tutti vivono nel loro mondo. Betty è un brano solo per i fans d.o.c. Gli altri non arriveranno nemmeno a 15 secondi d’ascolto prima di skippare… e non è che sia un bene ne per loro ne per quelli che skippano senza ascoltare.
Senza Voto

Deni Beat – Torno in Africa

E si, puoi andare!…. e per un minimo di motivazione: non si può concepire una canzone come una conta per bambini!
Tre

Bosco 21 – In vacanza da me

Canzoncina decisamente senza lode che appare un po’ troppo caricata se usata come brano lancio di una carriera. Il fardello è troppo pesante per reggere. Al massimo sarebbe potuta essere usata come traccia omaggio di un altro singolo.
Quattro

Briga – Nel male e nel bere

Che cosa vuoi che ti do? … Ma almeno i congiuntivi possono essere corretti in un brano che si rivolge prevalentemente agli adolescenti che già ci hanno litigato? Per il resto il brano è portatore sano di passione senza impegno, quella dello sballo da bollori di attrazione e di fierezza provata perché papà ha letto i messaggi privati ed ha capito che fuori dalla sua casa non sei più la sua bambinella innocente. Ci sta nel mondo di Briga ma il congiuntivo no, non glielo perdono!
Quattro ½

Alex Britti – Stringimi forte amore

Un racconto d’amore sicuramente più maturo e vicino all’età del nostro, che tuttavia in questa ballata viene salvato dalla maniera solo per le sue meravigliose chitarre, che anche qui producono un assolo da applauso. Ma è un salvagente, non la terra ferma.
Cinque

Luisa Corna – Angolo di cielo

La voce c’è ma questo è risaputo. Il problema sono i brani semmai. Qui, in questo ritorno, Luisa si racconta scendendo nel personale di una mancanza importante, ma il risultato canzone è quello polveroso di un Sanremo anni 90, da rivedere in vhs perché il lettore dvd si rifiuta… nonostante sia pensionabile anche lui!
Quattro

Marco Esse – Invece no

Racconta la sua vita da disoccupato… ma la maniera non ha nulla di lirico. Sembra come se leggesse una paginetta di quaderno scritta di suo pugno! Poi ci s’infila un sax perché dovrebbe far elegante una cosa che invece, tema a parte, sembra davvero inutile.
Quattro =

Michele Faggion – Questa città

Voce giovanissima ma proposta abbastanza usuale, che pur servendosi di una buona melodia, appare fuori dalle corde del vocalist, obbligato per il futuro a svecchiare la proposta, altrimenti ci resta prigioniero.
Cinque

Francesco Guasti – Cercami adesso

In controtendenza alla stagione Guasti pubblica una nuova ballad che però ha forza di racconto e potrebbe grazie al suo inciso aperto essere un outsider per l’estate. Certo ci vorrebbero le radio che non sempre con i giovani… Anche l’arrangiamento è molto asciutto, quasi povero, eppure completo.
Sette

Jake La Furia & Alessio La Profunda Melodia – El party

Hip Hop spedito su base dance con cadenze latine e gli eh oh rubati direttamente da Maracanà di Emis Killa che a sua volta li aveva rubati da chissà chi. Indubbiamente un progetto per l’estate che regala però molto poco e continua a far sprofondare La Furia verso una non credibilità generale.
Quattro

L’Uomo Gatto – Samba

Ma chi l’ha convinto, Papi? Aveva bisogno di qualcuno che facesse peggio di lui? Nemmeno nelle balere!
Due

Modà – Forse non lo sai

E’ come se fosse inserita la modalità pilota automatico che porta la band di Kekko su territori sicuri ma che mancano di creare lo stupore fuori da esso. Ed è un errore notevole dare sensazione di non avere nuove idee e la pausa annunciata può solo far bene in questo senso.
Cinque =

Francesco Mussoni – Fiato

Cantautorato vicino allo stile “fossatiano” . E’ questo un brano che ha un concetto base importante che parte da una balbuzie vinta ed arriva alla difficoltà di farsi comprendere in generale. Lo sviluppo è molto classico ma tutto sommato giusto per il tema.
Sei

Olimpia – U’ Cannolu

Due e per favore non chiedetemi di motivare che altrimenti manco il due prende!
Due (immagino si era capito )

Palasport – Ti ripeterò

Vuole essere una canzone d’incoraggiamento ma ad esempio, se m’incoraggiassero con un brano del genere, io credo che andrei alla ricerca di tutti gli spigoli acuminati, indifferentemente tra ante dei mobili, mensole, e credo che centrerei volentieri quelli bassi con l’ultima falange del piede, così per sorridere un po’ nel bel mezzo delle imprecazioni. Ma andiamo… ma cos’è? Siamo nel 2017!
Tre

Max Pezzali & Nile Rodgers – Le canzoni alla radio

Non mi stupisce che Pezzali possa cantare una cosa del genere, mi stupisce che il grande Rodgers accetti di prestare la sua arte per cercare di nobilitare questa cosa inutile persino da cantare sotto alla doccia e non ci riesca nemmeno! Ma poi chi ha suggerito a Max di realizzare le doppie voci in un falsetto talemente sgradevole che nemmeno gli adolescenti durante il cambio voce?
Tre

Roshelle – Body

Fuori da X Factor Roshelle cade prede di un altro format , quello del mondo dei producer che fanno cose tutte uguali per vocalist diverse. Non mi si fraintenda: il brano è molto carino, solo che mi crea non poca difficoltà capire che sia Roshelle a cantarlo.
Sei

Silvia Salemi – Potrebbe ritornare

Passa per un sound elettronico il ritorno di Silvia Salemi che va ad incasellarsi a metà strada tra Franco Battiato ed i Coldplay, come a dire da una parte le radici, dall’altra la propensione. Ed alla fine la cantante è sempre diversa dalle altre e riesce a risultare racconto. Poi può non piacere, ma sicuramente non lascia indifferenti.
Sei ½

Sugarfree – Non basta stare insieme

Iniziare ogni passaggio delle strofe con uno “Stronzo” indubbiamente non passa inosservato e forse agli Sugarfree serve per uscire da una sapienza pop che ha pochi segreti per loro ma che non emerge da una conformità di massa. Escamotage a parte il brano è comunque carino ma conforme alla massa e come dice il testo: “le fotocopie non decollano mai”.
Sei

The Bastard Sons Of Dioniso – Non farsi domande

Scintillii anni 60 per questo ritorno sulle scene bello netto, con una formula canzone che raramente avevano centrato, perdendosi sempre più nella voglia di suonare che quella di proporsi con qualcosa da ricordare. Qui c’è invece una buona idea e non solo capacità
Sei ½

Tnt – Gloria

Ma davvero stiamo facendo? Ma chi crede in un progetto del genere? Chi ragazzo della loro età corre a comprarlo? Ma cos’ è il karaoke? Ma per favore!
Due

WrongOnYou – I don’t want to get down

Ancora un singolo meritevole che fa capire che è il progetto WrongOnYou che funziona proprio. La scrittura, facilitata dall’inglese, è proprio internazionale, di quello figo, quello che i Maroon 5 si sognano e che li nobiliterebbe al di là della loro piacioneria.
Sei ½