22 Gennaio 2018
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22 Gennaio 2018

LO STATO SOCIALE: ecco le canzoni di “Primati” raccontate dalla band

Ecco l'originale presentazione di "Primati", la raccolta differenziata de Lo Stato Sociale, che uscirà il 9 febbraio durante Sanremo.

Lo Stato Sociale
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Lo Stato Sociale farà ascoltare al pubblico il brano del Festival Una Vita in Vacanza solo il 6 febbraio, ma l’attesa cresce giorno dopo giorno dopo gli ottimi riscontri nelle pagelle della stampa al pre-ascolto (qui le nostre).

Dopo averli intervistati in video qui, oggi vi parliamo della canzoni contenute nel loro nuovo album, Primati. Anzi saranno loro a parlarcene!

Lo Stato Sociale ha un primato in diversi aspetti della musica italiana. Per esempio la band è stata la prima indipendente della propria generazione ad esaurire in un tour tutti i più grandi club italiani, la prima a riempire un palasport, la prima ad imporre prezzi popolari nei grandi eventi, la prima a superare il mezzo milione di fan su Facebook e la prima a mandare un singolo al primo posto in classifica.

E questi… primati… saranno il filo conduttore anche della raccolta (differenziata!) Primati?

PRIMATI – ECCO TUTTI I BRANI

Lo Stato Sociale - Primati

Una vita in vacanza
L’eterna lotta tra il lavoro e la sua nemesi: la vacanza. Ma anche una raccolta di lavori imbarazzanti e una domanda fondamentale: perchè lo fai?

Sono Così Indie 2018
La revisione di un testo di costume di 10 anni fa, i tempi sono cambiati ma la voglia di prendere e prenderci per il culo rimane, ora in mondo molto più connesso e con tante persone nuove a cui raccontarlo.

Fare Mattina
Superare la fine di una relazione importante, come superare una notte per ritrovare il sole della mattina.

Facile
Stare bene con una persona, prendere il meglio da chi ti sta accanto e ridere dei contrasti. Una canzone sul concetto di “presa bene” in duetto con Luca Carboni

Buona sfortuna
Mai scritto una canzone così pop, e forse mai più lo faremo. Questo brano è un caso atipico in una discografia atipica. A volte scherziamo immaginandoci Carota vestito da popstar da classifica suonare ballando e allungare le vocali come Cremonini. Beh, stavolta glielo abbiamo fatto fare sul serio e ci è pure piaciuto, perché le parole sono una maledizione gentile ma spietata verso un amore tradito e il sorriso che porta con sé il ritmo incalzante e leggero del brano si infrange conto questa lista di pessimi auguri che almeno una volta ognuno di noi ha riservato a chi gli ha fatto davvero un male futile.

Eri più bella come ipotesi
Ho visto alcune delle persone più luminose della mia vita spegnersi in coda a un collocamento, in un ufficio che non volevano, dietro un telefono o nella sfinita ricerca di un bando giusto, di un’occasione. Alcuni li ho visti spegnersi persino sopra un palco, dicendo battute in cui non credevano neanche più. Altri rimanere puri al costo di isolarsi dal mondo, andare a vivere in campagna coltivandosi la propria indipendenza senza più chiedere nulla a quella società che non hanno più il coraggio di provare a cambiare. Ho visto gente che amo smettere di lottare per un’idea e in quello stesso momento perdere se stessi. La mia voglia di lottare è anche quella che era loro, finché ne avrò forza bruciare sempre, spegnersi mai.

Amarsi male
Più il mondo ti costringe a essere precario, più nasce in te l’angoscia di avere solidità nella coppia. E questo paradigma è un inevitabile autogol. In fondo, per quanto proviamo a isolarci dagli altri per costruirci la nostra “piccola felicità” facciamo parte di una società disfunzionale e troviamo un modo per funzionare male anche quando ci chiudiamo la porta di casa alle spalle. E così ci rifugiamo in piccole cose da fare insieme e in piccole scuse per non morire di noia: le guide turistiche, la pizza gourmet, le serie tv, i matrimoni degli altri, gli attori famosi che fanno coming out.

Niente di speciale
Una canzone piccola, di cui quasi ci vergogniamo, con la forza di un uragano. Una finestra su una vita che non abbiamo vissuto ma solo sognato in maniera colpevole. Una canzone piena di rabbia, quella forma devastante e dolce che ha la rabbia che nasce quando ti accorgi di dipendere da qualcuno. Un “vaffanculo ma resta”. Un “ti odio ma torna qui”. Un “non ti voglio ma non è vero niente”.

Io, te e Carlo Marx
Socialismo e barbarie, il singolo nella società, il singolo nella relazione di coppia, la coppia nella società. La storia, vera, di un medico e un musicista che si amano nella diversità. L’imprescindibile e amara bellezza della consapevolezza del contesto sociale. Cantato a due voci da Albi e Lodo.

C’eravamo tanto sbagliati
Un pezzo intimo ma di larghe intese

La musica non è una cosa seria
Una canzone che parla del mondo della musica, del difficile rapportarsi con esso e della ricerca di un mondo diverso dove vivere e cantare. La voce è quella di Checco, per la prima volta su disco.

Abbiamo vinto la guerra
Il nostro primo inno, una canzone a cui siamo affezionati che parla di libertà.

Mi sono rotto il cazzo
La canzone del “botto”, con questo pezzo ci siamo fatti conoscere e abbiamo iniziato a macinare kilometri col furgone.

Cromosomi
ll pezzo con cui abbiamo chiuso tutti i nostri concerti “in un luogo dove non siano richieste tessere, dove la paura sia di fare male, non di farsi male o farselo fare o lasciare stare”

Quello che le donne dicono
Un balletto sul palco, la locura, l’insospettabile difficoltà nel carpire il più grande mistero dell’universo: le donne.

Amore ai tempi dell’Ikea
Relazioni di consumo, usa e getta, facili da costruire e da dimenticare

Pop
Il primo singolo della nostra vita, una dichiarazione di poetica sbagliata

PRIMATI

L’album Primati contiene anche il DVD con i film dei due concerti nei palasport: L’ultimo concerto da gran fenomeni del 21 novembre 2015 al PalaDozza di Bologna e Un bel concerto da mitomani del 22 aprile 2017 al Forum di Assago. Entrambi sono stati diretti da Paolo Santamaria e prodotti da Garrincha Dischi e Muse-X. I due film contengono l’esecuzione dal vivo di 41 brani con numerosi ospiti.

Foto di Giuseppe Palmisano