13 Febbraio 2015
di Interviste, Recensioni
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13 Febbraio 2015

SANREMO 2015 – TERZA SERATA: la pagella di Fabio Fiume

Fabio Fiume esprime i suoi giudizi sulla terza del Festival di Sanremo 2015

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Serata speciale questa terza per il Festival di Sanremo, in cui i campioni si sfidano in una gara nella gara a colpi di cover, scelte tra i grandi successi della musica italiana. Come per le precedenti serate esaminiamo brani, canto e look degli artisti che si avvicendano sul palco, in un serata che per forza di cose è più lunga esibendosi proprio tutti.

Carlo Conti intanto è rilassatissimo; ha guadagnato 8 punti percentuali sulla seconda serata della scorsa edizione, assestandosi ad oltre il 41%, risultato oltre gli auspici, gli scongiuri e le grattatine di suddetti.
Voto 8

Emma stasera è invece febbricitante e si vede. Acquista leggermente in scioltezza ma il primo vestito la appesantisce. Sembra un Ferrero Rocher. Meglio sicuramente il secondo abito in stile invece Pocket Coffee.
Voto 6+

Arisa sembrava non dovesse esserci, complice, dicono una rovinosa caduta per le scale. C’è chi continua ad insinuare che invece ci sia più di un problema con la collega. Loro giurano di no, quindi diamo loro credito. Intanto per un intermezzo simpatico ed estemporaneo, che le ridona la svagata spensieratezza solita,ed a noi tutti larghe risate, merita decisamente un voto in più. E non sto considerando gli abiti orrendi eh!!!
Voto 7

Rocio non merita altri commenti se non quello di essere una statua. Bella, bella e nemmeno cretina, connubio spesso abusato in tv. Non è questo il caso.
Voto 7

Al via la seconda semifinale tra i giovani, con altri quattro pronti a darsi battaglia.

Giovanni Caccamo – Ritornerò da te
Chi gli ha fornito quei pantaloni? In galera subito e con 17 anni di pena… uno in più di Schettino!
Il brano è caruccio, però certo qualche parola di arricchimento per il testo male non avrebbe fatto. E’ un bel passaggio per il cantautore siciliano che tante strade ha già tentato, dal talent alla tv, fino ai concerti nei salotti in giro per l’Europa.
Canzone 6,5; Canto 6; Look 4,5 (tutta colpa dei pantaloni)

Serena Brancale – Galleggiare
Vorrebbe cantare al Petruzzelli di Bari e per bravura lo meriterebbe pure, ma se minaccia di farlo con un brano come questo mi sa che riappiccano il fuoco. Grande fascino, grande charme, ma il brano pur non deprecabile stilisticamente è un po’ pesantuccio per Sanremo, figuriamoci fuori.
Canzone 5; Canto 8; Look 7

Amara – Credo
Vederle dietro dei coristi finanche già noti come Eleonora Crupi, Dajana D’Ippolito e Alex Magistri dei Ghost, fa molto Mietta & I Ragazzi di Via Meda, quando nel 1993 la cantante pugliese affrontò Sanremo con Figli di chi, proprio con una serie di coristi. Tra l’altro lei assomiglia pure vagamente a Mietta, anche se dopo cinque mesi di dieta Duckan. Pieno di pathos il pezzo ma poco adatto al mondo delle radio. Carica interpretativa oltre la media, look da rivedere mascolino da rivedere in todo, salvo acconciatura alla Ofra Haza 25 anni dopo.
Canzone 7; Canto 7; Look 5=

Rakele – Io non so cos’è l’amore
Primo piano che spacca ma al servizio di una canzone che non fa la differenza; orecchiabile si, ma senza avere passaggi che valga la pena ricordare. In più la voce è fragilina ed imprecisa, acerba.
Canzone 6=; Canto 5,5; Look 6+

Al termine dell’esibizione di Rakele, scopriamo pure che Carlo Conti è umano, macchiandosi di un errore per il quale sarà punito con lo sciopero dei centri estetici e lampade abbronzanti! Nel proclamare la vincente tra Amara e Rakele, nell’alzare la mano giustamente di Amara, grida il nome di Rakele. Entrambe non capiscono, ma è chiaro che alla fine è solo la prima delle due a gioire.

Arriva poi tale Federico Paciotti che viene presentato come una star. Che dite sono così colpevole se vi dico che non so chi sia? Io vedo solo uno che ha copiato il look dal cantante degli Him, che suona bene la chitarra, ma che come tenore, dovrebbe persino prendere lezioni da quelli de’ Il Volo.
Voto generale: 4,5 e sono buono per via della chiatarra.

Passano il turno Amara e Caccamo e qui mi vien da dire:” ma va”? Non voglio insinuare ma erano i due papabili già dalla vigilia.

E parte la gara estemporanea delle cover ed apre:

Raf – Rose rosse
Gabriella (moglie di Raf nonchè bellissima ballerina) ho anche capito che adori questa canzone ed hai chiesto al maritino di cantartela, ma ti rendi conto che forse per lui, per la sua vocalità, per il suo registro è un po’ troppo? Massimo Ranieri come voce è troppo importante per l’intimo Raf e questo finisce con lo scricchiolare in maniera imbarazzante, tra l’altro punibile anche per aver sfoderato i divani di casa mia per farsi l’abito. Amo Raf ma qui la toppa non la si può mettere proprio.
Canzone 7; Canto 4; Look 4

Irene Grandi – Se perdo te
La bambina cattiva è diventata una signora e sceglie una canzone di quella che viene definita la divina Patty Pravo. Rispetto al primo passaggio con l’inedito è di sicuro più riconoscibile, nella sua verve, nella sua presenza scenica, nella sua bellezza oggi matura eppur sempre così spontanea. Molto, molto bene.
Canzone 7; Canto 7; Look 7

Moreno – Una carezza in un pugno
Bellissima performance per Moreno; simpatico, fresco e per la prima volta anche un po’ cantante. Certo come cantante è un po’ claudicante, però inizia a provarci. Bello il look, con tanto di baffetto beffardo anche se essendo lui piccolissimo e magrissimo, mi fa l’effetto del baffetto di Zorro disegnato a Carnevale sulla faccia di un bambino. Celentano fagliela sta telefonata va! Se l’è meritata
Canzone 7; Canto 6; Look 7

Anna Tatangelo – Dio come ti amo.
Ha rivelato di esser juventina ma potrebbe anche finirla di ricordarcelo con questi abiti tutti bianco neri. Scherzi a parte è elegantissima e molto bella, ma con una pettinatura che nemmeno la Pampanini negli anni 50. Ma perchè? La canzone è stata eseguita abbastanza fedelmente rispetto all’originale ma un pezzo del genere non merita stravolgimenti. Brava
Canzone 7; Canto 7,5; Look 8

Prima pausa con Samantha Cristoforetti, direttamente dalla stazione spaziale. E mi chiedo, perchè mai il collegamento con Festival di Sanremo? Ma perchè sto brodo allungato? Ma perchè, perchè, perchè, perchè, perchè, perchè…..
Tra l’altro ci vogliono anche circa 10 secondi perchè le arrivino le domande di Conti ed il brodo si annacqua.
Voto alla cosa: 4

Torniamo alla musica va!

Biggio e Mandelli – E la vita, la vita
Non è che t’immagini che possano cantare altro. Attingono a quelli a cui li hanno paragonati, ovvero i mitici Cocky&Renato, anche se sarebbe meglio non scomodarli. Alla fine il loro è cabaret… e questo passaggio a loro dedicato, l’ho scritto prima che sbagliassero in maniera evidente, cosa che hanno fatto nel finale di esibizione.
Canzone 6; Canto 5; Look Boh

Chiara – Il volto della vita
Il vestito sembra simile a quello della prima serata di colore diverso, dal giallo raggio fotonico al classico nero, con cui non si sbaglia mai. Esecuzione perfetta ed arrangiamento ottimo. Nel guardarla non posso fare a meno di notare che ha sempre le gote rosse, che mi ricordano qualcuno… Rafa Benitez! Ma ne fosse la figlia illegittima?
Canzone 7; Canto 9; Look 7

Nesli – Mare mare
Ma perchè Nesli quando canta si accovaccia di continuo? Sembra debba andare in bagno! Fatta questa considerazione inutile, il cantautore smette il vestito bello e torna casual. Comunque l’esecuzione non è granché stasera, nonostante il brano per tonalità è sicuramente nelle sue corde. Eppure sono diversi gli sbandamenti.
Canzone 6; Canto 4,5; Look 7

Nek – Se telefonando
E ti chiedi come mai Nek abbia scelto un pezzo di una donna e ti risponde lui che dopo tanta ricerca gliel’ha appioppata la moglie. Ben fatto. Versione rock del classicone di Mina, resa con giustizia e con le armi a sua disposizione, che non sono certo le stesse della tigre di Cremona
Canzoni 7; Canto 6,5, Look 5 (troppo giovanilistico)

Arrivano Luca & Paolo e dissacrano mediante canzoncina sulla corsa al coccodrillo per ogni artista scomparso da parte della qualunque. Risate a denti stretti, perchè seppur la cosa è simpatica, il filo è troppo sottile per precipitare facilmente nel non rispettoso. Meglio sicuro lo sketch subito dopo.
Voto 6,5

Dear Jack – Io che amo solo te
Rendere rock un brano così intimo non è impresa facile. Tutto sommato i ragazzotti se la sono cavata, pur fornendo una prova semmai di pop/rock. Un po’ meno la voce di Alessio a cui manca il pathos necessario per rendere vero ciò che canta in questo caso.
Canzone 8; Canto 6,5; Look 7

Grazia Di Michele e Platinette – Alghero
Vocalmente il paragone con la grande Giuni Russo è improbabile. Per fortuna e per consapevolezza si sceglie di non percorrere lo stesso binario, virando su una carinissima messa in scena, con la canzone che si presta decisamente. Coruzzi torna ad essere Platinette per l’occasione.
Canzone 6,5; Canto 6; Look 7

Bianca Atzei – Ciao amore ciao
Ogni tanto salta fuori qualcuno che riprende questa canzone, che lo dico senza problemi, non trovo affatto così eccezionale come viene fatta passare. Certo, eccezionale era il suo autore ma con altre composizioni. Bianca l’ha cantata abbastanza bene, ma il problema è che la sua voce è troppo pesante dovrebbe giocare di sottrazione e non creare altri orpelli. Torna la culotte.
Canzone 5,5; Canto 6,5; Look 6,5

Alex Britti – Io mi fermo qui
Un uomo una chitarra, ma da questo Sanremo anche un uomo una cromatina… quella che si è spalmato in faccia. Oh! E’ più nero di Conti. Come musicista sempre super ok, come cantante sempre un po’ meno. La scelta del brano è però adatta all’artista che può far bella mostra di se e del suo strumento! Sempre della chitarra sto parlando, che avevate capito?
Canzone 6,5; Canto 5,5; Look 7

Tempo di ospiti e tornano in Italia gli:

Spandau Ballet – True + Gold+ Through the barricades
E con loro torno bambino e sento nuovamente quei sapori come se li stessi appena gustando. Certo è che Hadley non è che poi sia così lontano dall’Italia, tornandoci spesso, ma vedere insieme la band è diverso. Certo è pure che Tony Hadley una trentina di kg li ha presi eh? Praticamente uno per anno d’assenza dal Festival.
Canzone 7; Canto 7; Look 6

Lorenzo Fragola – Una città per cantare
Più sereno di ieri, gli gridano che è bellissimo dalla platea. Questo non saprei dirlo. Sicuro sembra pulito, come anche questa versione del classico del repertorio di Ron
Canzone 7; Canto 7; Look 6

Il Volo – Ancora
Canzone bella ma non certo così ricercata. Però quando dico che son vecchi, loro me lo confermano anche con una scelta come questa. Vuoi riprender il sempre troppo assente De Crescenzo? Prendi “L’odore del mare”, prendi “Come mi vuoi”, prendi “Via con me”, prendi “E la musica va”, perche De Crescenzo di festival ne ha fatti altri e sempre con bei pezzi. Sicuramente meno, ma molto meno soliti. Loro? Il barocco allo stato puro!
Canzone 8 (perchè bella è bella); Canto 8; Look 6

Annalisa – Ti sento
Bella scelta, perchè i Matia Bazar degli anni 80 sarebbero da far proteggere dall’Unesco. La cantante savonese ha deciso benissimo di interpretare il pezzo a voce piena e di non scontrarsi con la Ruggiero, che con i falsetti non ha pari. Scelta azzeccata e bravura dimostrata e resa al pubblico evidente.
Canzone 8; Canto 8; Look 8

Lara Fabian – Sto male
Quando sento questo brano mi viene sempre in mente la mia amica Mara Maionchi, ed il suo rapporto con lo stesso. Effettivamente è una martellata sui denti (e sto cercando d’esser fine) che però, e giustizia va fatta, Lara canta meravigliosamente, tanto che il pubblico le tributa un applauso enorme, che la commuove.
Canzone 6; Canto 9; Look 7,5

Gianluca Grignani – Vedrai vedrai
Non c’è molto da dire. Pezzo bellissimo, scelta giusta, oculata. Gianluca, che canta molto meglio di Martedì, sceglie di giocare di misura e la scelta si rivela azzeccatissima in termini di resa.
Canzone 8; Canto 7; Look 7

Nina Zilli – Se bruciasse la città
Massimo Ranieri ringrazia Nina per aver riscoperto questo suo brano. In realtà però questo pezzo negli ultimi anni si è sentito parecchio, anche grazie a lui che lo ha più volte reinterpretato anche in tv. Voce importante quella di Nina, che per altro stasera è bellissima, che rende giustizia ad un brano di una voce importante. La Zilli Ranieri lo può toccare, Raf un po’ meno insomma.
Canzone 7; Canto 8; Look 8,5

Malika Ayane – Vivere
Una canzone che è un mondo intero per il suo autore e interprete. E’ scenografia di uno stato d’animo, un buco attraverso il quale puoi spiare una vita. Malika non gioca impropriamente col rock, ma lo rende melodico ed attraverso la melodia lo fa suo.
Canzone 7,5; Canto 7; Look 6 (con tetta a rischio fuoriuscita)

Marco Masini – Sarà per te
Originalissima celta per Marco. Mentre canta mi torna in mente il “tutto queaaaalloooo che è stato” come lo cantava Nuti nel 1988. La dizione di Marco è più pulita di certo ma Nuti aveva quel senso attoriale in più nell’interpretarla che al cantautore fiorentino non dico che manca, ma la proporzione è penalizzante assai
Canzone 7; Canto 6,5; Look 7

Ultimi ospiti:
Saint Motel – My Type + Cold Cold man
E dopo tanta diretta accade l’irreparabile! Non funziona il microfono del vocalist, lanciatissimo a metà canzone? No non funzionano due microfoni al cantante con la canzone giunta nel frattempo a 3/4. Il tutto con il tecnico di palco, che entra ed esce e senza avvertire leva e mette il microfono, mentre il malcapitato fa finta di nulla. Nemmeno alla sagra del “peperone ‘mbuttunato” si è mai vista una cosa simile. Ma qui a Sanremo siamo recidivi, perchè la cosa mi ha rimandato nuovamente al 1988, quando entrò in scena sempre un tecnico di palco per spostare “pesolo, pesolo” Peppino Di Capri che cantava, reo di non essere al centro del palco, il tutto con il cantante impegnato in live che come se nulla stesse accadendo seguiva con la testa l’asta impunemente spostatagli. Una scena epica!

Vince Nek con Se telefonando questa speciale gara, ma da domani non si scherza più. Sarà proclamato il vincitore dei giovani e saranno decretati i 4 eliminati tra i big. Noi? Ci ribecchiamo domani e pagelleremo ancora!

Fabio Fiume