27 Aprile 2019
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27 Aprile 2019

Rosa Chemical: fetish, arte e innocenza nell’irriverente singolo “Scolapasta”

La vicenda della Vestale Tuccia protagonista di un celebre dipinto del Mantegna, offre l'incipit a "Scolapasta", il nuovo singolo di Rosa Chemical.

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Dopo l’inatteso successo in digitale dell’Ep Okay Okay (che ha superato i 60’000 play su Spotify), l’artista di origine russa Rosa Chemical è tornato con un pezzo destinato a far discutere, ma che unisce un’anima fetish e decisamente trendy con l’arte tradizionale. Il tutto unito dalle sonorità trap che in questo caso fungono da insolito collante.

Rosa Chemical sui social si definisce uno psiconauta emozionale. Lavora nel mondo della moda e la sua musica risente della produzione di Greg Willen, ricca di campionamenti di oggetti comuni (come per esempio una collana) in cui la sua voce così suadente e sussurrata offre all’ascoltatore una sensazione di spiccata sensualità in cui fa breccia il tono dissacrante e vagamente ironico che caratterizza con ambiguità il personaggio di Rosa Chemical.

Scolapasta (pubblicato dall’etichetta italo-russa Nie Nie Entertaiment) narra la storia della Vestale Tuccia e come l’ha raffigurata il Mantegna in un celeberrimo dipinto. Il tentativo di provare la propria innocenza dopo l’aver violato il voto di castità provando a raccogliere l’acqua con un setaccio è l’incipit del brano.

Il singolo è accompagnato da un videoclip dal tono fortemente provocatorio in cui ogni riferimento visuale non è casuale e rispecchia ciò che viene interpretato nel brano.

 

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