19 Giugno 2021
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19 Giugno 2021

Musicultura 2021: la prima serata con Subsonica, Ermal Meta e Marisa Laurito. Svelati i nomi dei 4 finalisti

Questa sera andrà in scena la finalissima del Contest con nuovo ospiti

Musicultura 2021
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In una calda serata estiva si è svolta allo Sferisterio di Macerata il primo dei due appuntamenti con Musicultura 2021.

Sul palco Enrico Ruggeri e Veronica Maya, magnifici padroni di casa che idealmente danno il via a un momento simbolico, all’insegna dell’idea di ripartenza.

La serata è aperta da Enrico Ruggeri, che con le note del brano di Charles Aznavour Quel che si dice indica una strada. Un percorso di rinascita all’insegna di valori nuovi che la musica non può non considerare.

Sul palco, poi, le esibizioni degli otto vincitori di Musicultura 2021, in lizza per l’ambito titolo di Vincitore assoluto del Festival e il Premio Banca Macerata di 20 mila euro, decretato dai voti dal pubblico delle due serate.

Tra gli otto concorrenti in gara sono passati nella finalissima di questa sera: Mille con il brano La radio, The Jab con Giovani favolosi, Lorenzo Lepore con Futuro e Caravaggio con Le cose che abbiamo amato davvero.

I 4 vincitori finalisti, scelti dalle preferenze del pubblico presente, hanno avuto la meglio su Brugnano, Ciao sono Vale, Elasi e Luk.

Il Premio al miglior testo è andato a Lorenzo Lepore con la canzone Futuro e il Premio AFI a Caravaggio con il brano Le cose che abbiamo amato davvero, consegnato da Sergio Cerruti, Presidente dell’Associazione Fonografici Italiani.

MUSICULTURA 2021 – LA PRIMA SERATA

Esilarante, ma allo stesso tempo emozionante l’intervento di Marisa Laurito. La signora dello spettacolo, che quest’anno ha festeggiato un importante compleanno, sul palco di Musicultura ha interpretato A tazza ‘e cafè e in duetto con Enrico Ruggeri la celebre canzone di Domenico Modugno Tu si ‘na cosa grande. Senza dimenticare un breve corso su come si fa la celebre “mossa”!

Emozionante Ermal Meta che si è esibito al pianoforte con Un Milione di Cose da Dirti, il brano con cui ha conquistato il terzo posto all’ultimo Festival di Sanremo.

Evocativa la scelta, poi, di proporre con la chitarra Redemption Song, l’inno alla libertà di Bob Marley.

In omaggio a Claudio Coccoluto il dj scomparso nel marzo scorso il figlio Gianmaria Coccoluto ha offerto, dalla puntina del giradischi, le note indimenticabili di Belo Horizonti, “un inno alla gioia e uno stimolo per ripartire.

I Subsonica hanno ricevuto il Premio alla Carriera dai Rettori delle Università di Macerata e Camerino Francesco Adornato e Claudio Pettinari.

La band di Samuel, Boosta e Max Casacci ha infiammato il pubblico del Festival con una grande esibizione live con i brani Discotecalabirinto, Nuova ossessione, Nuvole rapide e Tutti i miei sbagli.

I Subsonica hanno scelto così il palco dello Sferisterio per tornare live e festeggiare i 25 anni di attività artistica. In chiusura la band ha regalato un meraviglioso omaggio a Franco Battiato, “un artista che ci ha insegnato che anche una semplice canzone può essere un’opera d’arte”, sulle note di Up patriots to arms.

Enrico Ruggeri, accompagnato dalla sua band, si è esibito con la sua Come lacrime nella pioggia e ha chiuso la prima serata di Musicultura con un duetto a sorpresa con Veronica Maya. I due hanno cantato Io non mi innamoro più di Burt Bacharach.

MUSICULTURA 2021 LA SERATA FINALE

L’appuntamento per la seconda e ultima serata è per le 21, con la finalissima di Musicultura 2021 con i collegamenti e le dirette su Rai Radio 1 di Marcella Sullo, Duccio Pasqua, e John Vignola e in streaming sulle pagine Facebook di Rai Radio1 e Musicultura.

Tra i protagonisti attesi: Irene Grandi, La Rappresentante di Lista, lo storico Michele D’Andrea, il tenore Luciano Ganci per festeggiare i 100 anni dell’Aida allo Sferisterio e i quattro vincitori finalisti.

Il meglio delle due serate finali della 32a edizione di Musicultura andrà in onda su Rai2 il prossimo 6 luglio in seconda serata.

Sul nostro canale YouTube potete trovare le nostre interviste video a cura di Simone Zani.