30 Settembre 2016
di Interviste, Recensioni
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30 Settembre 2016

DA OGGI IN RADIO… 30 settembre AFTERHOURS, GEMELLI DIVERSI, GIORGIA, FAUSTO LEALI e MINA

Cambio di nome e di giorno di pubblicazione per la rubrica in cui Fabio Fiume da i voti ai nuovi singoli. Ecco quelli da oggi in radio...

da oggi in radio
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Da questa settimana si sposta al venerdì mattina la rubrica in cui Fabio Fiume recensisce per noi i singoli italia in uscita ogni venerdì.

Vi ricordiamo che le votazioni espresse al termine della minirecensione sono relative alla carriera dell’artista in questione e non sono da intendere come paragone tra brani di artisti diversi.
I voti inoltre non rappresentano il parere di tutta la redazione di All Music Italia ma di Fabio Fiume, autore dell’articolo.

Afterhours – Se io fossi il giudice

Qualcuno potrebbe sorridere soltanto a leggere il titolo di questo brano visto l’attuale impegno del Manuel leader, ma ovviamente la canzone non fa riferimento a quello; è bensì una magnifica visione introspettiva su ciò che l’autore è e magari non vuol più essere. C’è una buona traccia melodica ben identificabile che accompagna soprattutto uno splendido e variegato arrangiamento. Bellissimi gli archi distorti.
Sette

Benji & Fede – Amore wi-fi

Segnali di crescita per i due giovincelli più attesi dai giovincelli. Ci muoviamo ( e non si pretendeva diversamente ) in contesti pop molto soliti ed il linguaggio è prettamente idol e quindi abbastanza diretto ad un solo tipo di pubblico, già ampiamente conquistato. Tuttavia il pezzo è scorrevole come poche cose pop lo sono davvero e la voce di Fede inizia ad assumere qualche sfumatura che la salva dall’incolore della prova precedente.
Sei

Bussoletti & Mauro Ermanno Giovanardi – Correre

Metafora e realtà si avvicendano in questo brano che partendo dalla descrizione delle corsa diventa anche messaggio di resistenza. La corsa è un percorso, una salita, momenti in cui rifiatare, altri in cui spingere finchè ne hai, proprio come la vita. Giovanardi tocca le sue consuete note profonde conferendo un aspetto involontariamente intimo. Il brano però non ne aveva bisogno.
Sei

Geddo – Lampi di Settembre

Cantautorato semplice e scorrevole a supporto di una voce non troppo particolare per restare impressa. L’attenzione tuttavia la strappa l’arrangiamento con innesti particolari di flauto, strumento indubbiamente inusuale, su brano prevalentemente chitarra e batteria. Scelta intelligente che salva il tutto.
Sei

Gemelli Diversi – La fiamma

Ora sono solo due i Gemelli e forse la mancanza di altre due menti non fa loro render conto che Mary l’avevano già fatta quando avevano qualche ruga in meno ed il mercato era loro. Adesso si trovano a sfidare una scena piena di artisti Hip hop, veri o presunti, in cui non può rivelarsi vincente proporre un fantasma del passato.
Quattro

Giorgia – Oro nero

Parlano, parlano, parlano, di me, di te, di lei, lui, loro… le parole sono armi e sanno fare male. E’ una Giorgia vocalmente sempre enorme, per un pezzo che forse non è così immediato come altri primi singoli. Oro Nero sembra strappata al repertorio dell’ultimo Mengoni, ma forse il problema è l’arrangiamento in cui stavolta Canova ha esagerato nel proporre se stesso, senza accorgersi che la magnificenza di cotanta cantante si perdeva in similitudini troppo rintracciabili.
Sei =

Fausto Leali & Mina – A chi mi dice

Sarà che a chi vi scrive la voce di Lee Ryan, che urlava come se qualcuno gli stringesse le pudenda, non è mai piaciuta, che trovo questa versione del bianco dalla voce nera più centrata almeno per la sua parte. Infatti, correndo il rischio di ledere sua maestà Mina, è il suo ingresso che pasticcia un po’ le cose, con un impasto corale finale al limite del fastidioso, che se non pareggia l’originale, poco ci manca.
Quattro ½

Giuliano Palma & Fabri Fibra – Splendida giornata

Rivisitare un Vasco d’annata può rivelarsi geniale come mossa, eppure fa un effetto strano. E’ come togliere ad un quadro perfetto la cornice adatta e montarne su un’altra che non fornisce una visione d’insieme altrettanto giusta. Potrebbe comunque funzionare.
Sei

Francesca Romana Perrotta – Il grido

Amori malati al cui fronte sparivano anche le ultime favole e poi rinascita dagli stessi, con il sole che illumina. Francesca ha vinto Musicultura 2016 con questo brano dal sapore amaro ma che ha in se il colpo di reni per tornare a nuova luce. Da ascoltare più volte.
Sei +

Pupo – Nei pensieri miei

Ballata di maniera, che dona a Pupo una buona luce .. stroboscopica, visto che potrebbe esser tranquillamente targata 1986. Nei comunicati viene definita ballata rock… ed il rock ovviamente si dissocia. Eppure il pezzo non è disdicevole e ben sta nelle corde dell’artista che comunque è un oldies e non deve vergognarsene di certo. Solo chiamiamo le cose col proprio nome.
Sei

GionnyScandal – Buongiorno

Tanto vocoder pur di non cedere all’intervento di un vocalist, cosa questa da cui sembra i rapper stiano rifuggendo. Va bene che è diventato moda provare a cantare, ma se fai musica hip hop, piuttosto che urban, non è proprio necessario. Scandal è uno dei giovani più attesi ma con questa Buongiorno le attese sono disilluse; il brano è solito, sia come arrangiamento che come forma canzone. Aria fritta in cucina.
Quattro

Joan Thiele – Lost ones

La nostra Joan Thiele perde un po’ della sua particolarità espressiva e mette un vestitino smesso di Lauryn Hill e riadattato per farlo star bene su… ma a Lily Allen! Il problema è che la Allen sta facendo fatica già da sola a restare a galla per dettare lo stilema giusto da seguire. Soprattutto in questo 2016 siamo sicuri non fosse meglio Joan?
Cinque=
Simonetta Spiri, Verdiana, Greta & Roberta Pompa – L’origine

Ci hanno provato gusto a sfidare insieme il mondo musicale e se alla prima battaglia avevano sganciato la bomba sull’amore omosex, adesso puntualizzano sulla figura della donna quale origine della vita. L’impasto corale è buono e la missione canzone compiuta. Tuttavia non ha la stessa forza del precedente, chiacchierato singolo.
Sei