29 Agosto 2025
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29 Agosto 2025

Pagelle nuovi singoli 29 agosto 2025: Irama Elodie coppia d’assi, Gaia e Gabbani molto bene, i trapper incommentabili

Le recensioni ai nuovi singoli italiani a cura di Alvise Salerno

Irama ed Elodie, Francesco Gabbani, Andrea Laszlo De Simone e Rondodasosa nella cover delle pagelle del 29 agosto 2025
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New Music Friday: le pagelle nuovi singoli del 29 agosto

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I BRANI DELLA SETTIMANA CONSIGLIATI DA ALL MUSIC ITALIA

IRAMA FEAT ELODIE – EX

La coppia inaspettata di questo inizio stagione post vacanze è Irama con Elodie, il cui annuncio della collab. è arrivato giusto qualche giorno fa senza il minimo preavviso.

Base afrobeat 100% che toglie ogni singolo dubbio sulla resa di Irama, questo è il suo terreno di gioco e lo dimostra sempre senza lasciare dubbi. Forse, unica cosa, ma è davvero una virgola che ci sta come anche no, ogni tanto sembra che stia cantando quasi a bocca chiusa e che il suono esca strozzato.

Per quanto riguarda Elodie, l’esperienza con Yakuza è andata bene se parliamo di risultati ma se mettiamo a confronto quella roba con questa, EX vince 10 a 0 (anche solo per quel ‘sciàgura’ che, ci è stato rivelato in un secondo momento, fosse ‘sakura’ in realtà).

I due sanno fare il loro lavoro e le voci si mescolano anche bene, i Room9 di Marco Salvaderi hanno lavorato altrettanto bene sulla produzione quindi il prodotto è stato confezionato nel modo giusto e corretto.

In radio andrà molto bene, è quel tipo di melodia che può piacere alle radio nazionali mainstream.

✰✰✰✰✰✰✰7


NEFFA – SHOW

Ennesimo anticipo del nuovo capitolo di Canerandagio, il secondo, dove è chiaro che Neffa approfondirà musiche e temi già trattati nel primo tempo.

“C’ho sto funk” dice Neffa nel testo ma non solo. C’è r&b, c’è la west coast, c’è l’hip hop degli anni 2000 e sono tutti mondi che solo uno come Neffa può unire senza far pensare che non abbia nulla a che fare con ognuno di essi.

Le barre che ha scritto ci dimostrano che sia in stato di grazia e se consideriamo che questa canzone sia stata scritta e prodotta da lui, si capisce il perché tutto sia perfettamente coeso.

Testo e musica non hanno falle, l’introduzione dei fiati nella seconda parte sono quel tocco di classe che arricchisce la composizione.

I messaggeri della Dopa ne saranno ben contenti.

✰✰✰✰✰✰✰7


OLLY – QUESTA DOMENICA

Eh. Olly è tornato a fare l’Olly, dopo la canzone estiva che tanto ha fatto parlare e discutere. Quanto Vasco c’è in Questa Domenica da 10 a 11? Forse 12, viene confermata l’impressione di tanti in questo brano e cioè che Olly sia la cosa più vicina, in questa generazione, a ciò che è stato Vasco a cavallo tra anni 80 e 90.

Sa scrivere, non ci sono dubbi e lo ha ampiamente dimostrato. Al di là del gusto soggettivo, è indubbio che chiunque ascolterà questa canzone penserà che sto ragazzo abbia una propria e ben definita identità.

Uno come Olly, oggi, non c’è nel bene e nel male tenendo conto del gusto generale, considerando che artisti come lui siano estremamente divisivi (forse anche per moda, mi permetto di dire. Fa comodo dire “non sopporto artista X” sui social al giorno d’oggi. Consiglio un pranzo in trattoria e un bel quartino di vino rosso, ci si rilassa).

Anche in questo caso siamo di fronte a una ballad, una super ballatona che parte piano e che cresce piano piano fino all’esplosione finale del secondo ritornello con, poi, la chiusa al solito modo di Olly.

Diciamo che a livello strutturale non abbiamo nulla di diverso rispetto al passato, siamo nel mondo già conosciuto in Tutta Vita da mesi. Non ho ancora verificato ma credo che il giro di chitarra sia uno di quelli classici da spiaggia facile facile.

Falò in spiaggia, chitarrona, birra e amici che cantano a squarciagola canzoni d’amore e di cuori spezzati: a Olly e Juli piace questo elemento.

✰✰✰✰✰✰6


GAIA – NUDA

C’è tanta, tantissima differenza tra una popstar media italiana e uno sparuto gruppo di donne che fanno musica con identità chiare.

Gaia fa parte del secondo gruppo, perfettamente incasellata in un puzzle dove la sezione ‘popstar italiana dal sapore brasileiro’ ha il suo nome inciso sopra.

Si distingue, ha trovato la sua chiave espressiva alla soglia dei 28 anni e Nuda è l’ennesimo capitolo di un percorso che va avanti già da svariato tempo.

Non vi piace? Ci può stare, è fin troppo particolare rispetto a una popstar media italiana (giusto per citare la definizione iniziale) ma è indubbio che ascolti Gaia, anche di sfuggita in radio, e la prima cosa che pensi sia: “questa è Gaia“.

Nuda è un bel ritorno dopo un’estate passata a far assorbire le melodie di Chiamo Io Chiami Tu, altra scelta intelligente quella di stare ferma in mezzo al delirio di quest’anno, con le topline di Federica Abbate che risaltano enormemente rispetto al resto.

Quel “ma che fastidio” unito a “nuda per tutta la notte” sono i due elementi testuali principali, quelli che restano subito in testa mentre si ascolta una canzone a metà tra afrobeat e reggaeton.

Gaia al sapore di Anitta ci piace e, in tutta onestà, mancava una cosa così in Italia. La speranza è che piaccia anche al pubblico, sempre molto restio nei suoi riguardi per motivi mai del tutto specificati.

Un saluto speciale a Davide Maggio.

✰✰✰✰✰✰✰7


DAIANA LOU – TI VA DI SCOMPARIRE

Molto interessante questa produzione di Daiana Lou, con tre stili diversi che si mescolano tra loro in modo organico e che ascoltiamo subito tra opening/prima strofa e ritornello.

Poprock, deephouse e un accenno leggerissimo di indie che male non fa a una voce così particolare come la sua, per certi versi assimilabile a quella di Veronica de La Rappresentante di Lista.

Se Mercoledì, la serie Netflix, fosse stata fatta in Italia questa canzone sarebbe stata sicuramente inserita nella soundtrack. Ha quelle vibes lì, quasi gotiche.

Non una canzone memorabile ma, di sicuro, se si ascolta distrattamente la si lascia andare in riproduzione con anche il movimento del piedino pronto a far capolino sotto a un tavolo.

✰✰✰✰✰✰6


ALBE.X – IL SOLE

Post punk annacquato, tanto annacquato e poco carico nel ritornello ma, tutto sommato, non male. Albe.x è palermitano e lo si capisce sia dai contenuti del testo sia dalla citazione “ti aspetto come il Palermo in Serie A”.

Sto ragazzo racconta la lontananza da casa, dalla Sicilia e dalla sua città in particolare, Palermo per l’appunto, e sente la mancanza del sole in particolar modo.

La mancanza della sua terra fa il paio con la mancanza della ragazza, tutte cose che ha perso a 20 anni andando a Milano per cercare un futuro migliore.

Il racconto è vero, reale e ci si possono immedesimare migliaia di ragazzi e ragazze, nulla di particolare da sottolineare a parte questo ma, forse, avrei fatto un lavoro diverso nel mix e mastering sui suoni della batteria che sembrano (soprattutto all’inizio) sproporzionati e più alti rispetto al resto.

Ci sono margini di miglioramento, la scrittura c’è e le idee anche. Bisogna eliminare questo modo sbiascicato di cantare perché non va più di moda, trovare una propria cifra e ci siamo. Non sono due cose facili ma studiando tutto si migliora.

✰✰✰✰✰✰6


22SIMBA FEAT SILENT BOB – 4 ZERI

22Simba è pienamente dentro a quella che, ormai, chiamiamo per comodità “corsivite acuta”. E’ davvero una fatica riuscire a capire cosa dica nel primo minuto e 20 secondi il buon Simba.

Stesso problema ce l’ha Silent Bob ma più comprensibile del primo, a cui mi piacerebbe chiedere il motivo che lo ha spinto a scrivere nel testo “sei tu la mia troia”. E’ la donna che ami, perché dovrebbe essere la tua troia? La paghi a fine giornata? Un po’ triste, non credi?

Vabbè, detto ciò la canzone non è neanche brutta sia nel produzione che nel testo (almeno le parti che riesco a comprendere) e affonda il proprio storytelling nell’amore, nella soluzione ai problemi che riesce a essere l’amore.

E’ una ballad emotrap vicina al gusto artistico degli Psicologi, dei bnkr44, quel mondo lì che colpisce soprattutto nella vita dei ragazzini e dei neo-diplomati in ottica iscrizione all’università.

Non male e, se non fosse per il corsivoe, sarebbe un brano da 8 molto ma molto facile.

✰✰✰✰✰✰6


ROSITA BRUCOLI – LASCIAMO PAPA’

Ci vuole coraggio per mettere nero su bianco dei temi importanti che riguardano la propria situazione familiare, sia nel bene che nel male. Proteggere o lavare i panni sporchi nelle mura di casa, oggi, è diventato quasi fondamentale per evitare che i social divorino le emozioni, le trasformino e le rigettino in malo modo.

Chi fa musica, però, deve riuscire a mettere da parte ansie, paure, preoccupazioni e scrivere ciò che vive perché è da questi racconti che si costruisce un’identità, una carriera ma soprattutto una credibilità artistica.

Questa ragazza, Rosita Brucoli, ha scritto una cosa che tant* bambin*/adolescenti hanno vissuto: le liti tra genitori che portano a separazioni, temporanee o definitive, che lasciano strascichi importanti nella mente.

Dinamiche familiari che, come lei stessa spiega, alla fine si sono risolte per il meglio e bene così per loro ma tante coppie, alla fine, scoppiano e a pagarne le conseguenze sono i figli che non hanno nessun tipo di potere decisionale (com’è anche giusto che sia, se due persone non si amano è giusto che prendano strade diverse a prescindere dalla presenza o meno della prole).

Dal punto di vista melodico, il brano si avvicina a quelle ballad tanto care a un’Arisa, giusto per fare un esempio, e si sente che c’è una grande cura alle spalle.

La pecca sta nella voce a livello tecnico. Se, in fase di mix e mastering, fosse stato fatto un lavoro leggermente migliore, la voce di Rosita sarebbe stata più impattante rispetto quanto la sentiamo in questa chiave.

Complimenti, però, per il coraggio di questa analisi.

✰✰✰✰✰✰6


LAILA AL HABASH – TUAREG

Qualche anno fa Laila Al Habash sembrava pronta a esplodere sul mercato con veemenza, era sulla bocca di tutti e le sue canzoni erano incredibilmente spammate ovunque.

All’improvviso arriva il gelo totale e di Laila si inizia a sapere sempre meno, l’hype finisce e le canzoni iniziano a sembrare poco ispirate.

Possibile che fosse stata un’allucinazione collettiva? Possibile che tutti si fossero sbagliati? La risposta è no, non è possibile e questa canzone conferma che la qualità, quella reale, c’è ed esiste.

Ballad chitarra e voce che aggiunge solo pochi suoni di sfondo e, verso la fine, basso e batteria in versione soul jazz, tutto molto nel chill.

La canzone è davvero interessante e, del resto, la produzione è di quel genio di Niccolò Contessa (I Cani). E’ stato inserito anche un piccolo easter egg che fa capo a Lucio Battisti e ad Amarsi Un Po’. Non è confermato ma sembra abbastanza palese sia quello, se sentite la canzone capite subito quale sia.

Laila torna bene, Contessa aiuta molto quindi bene così. Adesso bisogna continuare a pedalare in questa direzione perché sembra essere tornata quella vena che per troppo tempo è rimasta nascosta.

✰✰✰✰✰✰6

Clicca in basso su continua per scoprire i brani bocciati e le Golden song delle pagelle nuovi singoli del 22 agosto 2025, New Music Friday.

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