PAGELLE NUOVI SINGOLI 29 agosto 2025 – i Bocciati da AMI
RONDODASOSA – WELCOME TO MYLAN
La produzione è molto molto bella, americana al 100% con anche un cambio ritmo interessante. Il problema enorme, gigante è Rondodasosa.
Quando lo ascolto mi torna alla mente Canazzo in salsa milanese oppure, ancora più sul pezzo perché c’è pure il tono di voce alto, Wanna Marchi.
Forse siete troppo piccoli e ancora non avete scoperto questa perla classe 1988: Wanna Marchi pubblica un singolo dal titolo D’Accordo? ed ha lo stesso mood nel cantato di Rondodasosa.
Sui contenuti preferisco nettamente Wanna, sento proprio una stanchezza viscerale verso sto continuo flexare di soldi, bitches e quant’altro.
Come detto, si salva la base che se fosse stata rappata da un Fibra o da un Marracash sarebbe stata una hit.
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TONY COLOMBO – SE DEVO TRADIRTI LO FACCIO CON TE
L’ultima volta che ho visto un titolo così lungo era il 1972, Adriano Celentano pubblicava Prisencolinensinainciusol e il problema di scrivere le pagelle non esisteva nella mia vita.
Nel 2025 arriva Tony Colombo con questa canzone mezza latina, mezza pop, mezza neomelodica che vorrebbe essere Rossetto e Caffè ma, al massimo, può essere fondotinta e decaffeinato.
Scusa Tony, domanda semplice: che vuol dire “se devo tradirti lo faccio con te?”. Cioè, mi sembra di capire che nel testo tu parli di tua moglie e di quanto tu sia devoto a lei, la tua Dea totale e va bene, questo è chiaro. Non mi è chiaro il perché dovresti tradire tua moglie con…tua moglie.
E’ licenza poetica? Ahhhh ma dillo subito allora. Cioè sei così suddito di tua moglie che, addirittura, la vorresti non solo come moglie ma anche come amante. Il tuo tutto, il tuo punto fermo, la tua stella gemella.
Sei un grande, top player totale.
Bella figura retorica, mi è piaciuta. Guarda, vorrei tanto darti la sufficienza per il sentimento potente ma c’è un problemone e mi spiace davvero tanto ma non sono un amante delle canzoni ‘fuori stagione’.
Gran lavoro il tuo, ci mancherebbe, ma mannaggia arriva come brano estivo quando l’estate è finita. Un peccato, un gran peccato. Dai, sarà per la prossima.
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FENICE – 7 AM
Questa canzone è strana, a primo impatto non si capisce bene se sia molto bella o davvero irrilevante per tanti, troppi motivi che partono dalla base.
Si chiede da tanto tempo ai ragazzi e alle ragazze italiane di andare verso una direzione più soul, R&B vicina al mondo di una SZA, per fare un esempio, e questo brano sta proprio lì.
Il problema è che sembra quasi forzato, poco naturale e il motivo è la voce. Sottile, poco incisiva e poco convinta. Sembra più un esercizio di stile che non una reale esigenza artistica e, purtroppo, si tende a imitare anche inconsapevolmente Rose Villain.
Esiste già lei, però, quindi perché ascoltare Fenice se ho l’originale con i capelli blu?
La parte strumentale iniziale, proprio i primi 10/15 secondi di sola chitarra sono già stati sentiti e risentiti in mille altre cose tra cui, quelle più vicine nel tempo, le canzoni di Franco126.
Risorgi dalle ceneri di questa pagella cara Fenice, la qualità e il talento ci sono ma c’è ancora bisogno di tempo.
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VALE LAMBO, LELE BLADE, CHRISTIAN REVO – FOLLOW
“Sta puttan m’a levat o follow”, la canzone inizia così e già cadono le braccia. Se dovessimo riportare anche le altre meravigliose frasi che vengono rappate e simil cantate da questi tre poeti moderni verrebbe da vomitare.
Sì, viene da vomitare a sentire che oggi, proprio oggi 29 agosto, venga pubblicata una canzone dove si parla di blowjob (sesso orale di una donna verso un uomo) quasi come se la donna fosse un oggetto e basta.
Abbiamo passato le ultime due settimane a parlare del gruppo Facebook Mia moglie, del sito con quasi 800mila utenti iscritti dove le donne venivano trattate nella stessa maniera che viene descritta in questa canzone.
Per la prima volta da quando ho iniziato a scrivere le pagelle darò una sola stella, il minimo. Questa non è una canzone, questa è una roba inaccettabile per contenuti e tempistiche di pubblicazione.
C’è modo e modo di raccontare anche questo genere di storielle e questo modo è fuoriluogo, inaccettabile, irrispettoso e con quell’aura di misoginia dall’inizio alla fine che mi fa vergognare anche solo di avere prestato circa 3 minuti del mio tempo ad ascoltare.
Se non si hanno remore di nessun tipo nella mente di questi tre soggetti (gli artisti sono ben altro, non basta sedersi in studio per definirsi tali) c’è un problema evidente, un enorme problema.
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