20 Giugno 2025
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20 Giugno 2025

Pagelle nuovi singoli 20 giugno: Blanco e Giorgia svettano, Bocelli e Sinner sono cringe puro

Le recensioni ai nuovi singoli italiani a cura di Alvise Salerno.

Pagelle nuovi singoli italiani 20 giugno 2025
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New Music Friday: le pagelle nuovi singoli del 20 giugno

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I BRANI DELLA SETTIMANA CONSIGLIATI DA ALL MUSIC ITALIA

GIORGIA – L’UNICA

Di cose come queste, nella carriera di Giorgia, ne abbiamo già sentite in passato. Per ‘come queste’ si intende canzoni più gioiose, giocose, nate con l’unico scopo di sciogliere i nodi della tecnica perfetta e lasciarsi andare sfruttando la leggerezza di un brano estivo in quattro quarti, pop nudo e crudo.

Un brano giusto, davvero giusto, per questo periodo e per questa stagione che aumenta di valore se consideriamo che la media dei brani italiani vira su scelte “facili”.

Questo non è un brano “difficile”, intendiamoci, ma è diverso dagli altri già ascoltati e che stanno per arrivare. Giorgia aveva bisogno di sciogliersi dopo un Sanremo da protagonista con un brano che fa, anche, dell’esaltazione della sua perfezione vocale un mantra.

Diamanti è stato un brano costruito per un film, non è mai diventato un singolo, e si è andato ad aggiungere a questa vasta e ricca collezione di cui sopra, quindi fare L’Unica è stata ed è la scelta migliore.

✰✰✰✰✰✰½


SHADE – ICONICA

Un virus ai polmoni preso all’ultimo istante dai medici lo ha costretto a rincorrere l’estate e il desiderio di tornare a fare un singolo per la stagione che lo ha sempre visto tra i protagonisti.

Stava per cedere e invece, in una sola settimana, Shade è riuscito a fare Iconica ma non solo, perché ha anche realizzato il videoclip e coinvolto i fan nella scelta della cover.

Non aveva nessun tipo di pressione addosso, nessuna richiesta obbligatoria da soddisfare. Fare la sua canzone dell’estate era un’esigenza ed è per questo che ha deciso di allontanarsi da qualsivoglia moda del momento e di fare, come lui stesso ha dichiarato, “quello che più mi piace fin da quando sono bambino”.

Iconica è pop-rock, non ha nulla di simile a ogni altra hit o ipotetica hit di quest’anno e si avvicina a quel mondo dei primi anni 2000 bazzicati dai Finley e dai Dari, per dirne due.

Non è rap quasi per nulla, qui Shade canta ma ormai non è una novità già da dieci anni. Anche in Bene ma Non Benissimo cantava. Poco ma cantava.

Nel bel mezzo di un’estate piena (di nuovo) di musica latin, reggaeton e singoli copia e incolla questa suona come una ventata di novità nel panorama.

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FRAH QUINTALE – LAMPO

Il buon Frah è tornato, anche se in realtà non era mai scomparso tra una collab e l’altra, e lo fa con una canzone itpop estiva che inizia facendoci immergere subito nel clima stagionale con riferimenti al mare e al sole.

Se vi aspettate il Frah Quintale delle canzoni seriose, impegnate, delle ballatone del primo album del 2017 siete totalmente fuori strada perché questo è un nuovo Frah o, almeno, il Frah scanzonato che una volta ogni tre quattro anni fa capolino.

Di per sé, il brano non è niente di speciale ma è una di quelle cose che ascolti in estate, passa in radio e canticchi facilmente. E’ semplice, questa Lampo è davvero tanto semplice e va bene così, per una volta.

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MERK & KREMONT, JOVANOTTI – OCEANICA

Qualcuno mi spieghi come sia possibile che nessuno, in estate, pensi a usare l’handpan per dare ritmo alle proprie canzoni.

Uno strumento che richiama alle isole caraibiche, nonostante sia nato a Berna, capace di diventare uno strumento iconico di molti musicisti e di far immaginare alla gente che lo ascolta quel clima, quei paesaggi prettamente estivi, da spiaggia.

Ecco, non ci aveva pensato quasi nessuno fino a Merk & Kremont e Jovanotti, quest’anno, con Oceanica e con la loro versione dell’estate in salsa dance-caraibica.

Una canzone che, come hanno raccontato i due producer, è nata in un giorno in studio e che Jovanotti ha scritto in freestyle e si sente. Il testo è un fiume di parole che, nella testa di Jova, sicuramente acquisiscono un senso e che per il pubblico significano ballare e cantare come ai tempi di Ti Porto Via con Me.

Ottimo lavoro ragazzi, finalmente l’estate si è svegliata.

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DARGEN D’AMICO – CENTRO COMMERCIALE

Genio, genio totale. Non c’è altro modo per definire Dargen D’Amico e non certo da oggi. Sono decenni che ci abitua a testi importanti, riflessivi oppure che, come in questo caso, il testo è un po’ più scherzoso ma comunque efficace nella descrizione di un rapporto d’amore strano.

Che poi, a vederla bene, di semplice c’è poco perché non è per nulla semplice riuscire a descrivere la storia d’amore finita tra un ragazzo e una ragazza con evidenti problemi. Problemi di varia natura che si cerca di risolvere con farmaci di varia natura, come dice lo stesso Dargen all’inizio del racconto.

E’ una canzone hip hop applicata al pop, un po’ come fece qualche anno fa Fabri Fibra con Propaganda, e solo i grandi possono riuscire a fare cose di questo tipo senza scadere nel banale.

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STE – SO WHAT

Se sento un’altra volta che la miglior rapper in Italia è Anna Pepe non risponderò più. L’unica mossa sarà fare ascoltare STE e, in particolare, questa So What.

Il flow di questa vera, ma davvero verissima baddie in salsa campana è unico e lo dimostra per l’ennesima volta attraverso melodie hip-hop anni 90, inizi 2000, che si mescolano perfettamente a uno stile r&b di altissima fattura.

Sul testo mi permetto di prendere il giusto tempo per studiarlo tutto. Ahimè non conosco, lo sottolineo ogni volta che ne ho necessità, la lingua napoletana quindi si perdono alcune parti ma nelle parti in italiano si capta che STE stia raccontando la storia di una donna che ha vissuto una vita piena di ostacoli, difficoltà e paure ma che non si è mai arresa, che ha risalito la china e che, oggi, è forte e traccia la sua strada.

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LDA – ATTIMO ETERNO

Luca D’Alessio ha studiato e sta continuando a studiare, si sente.

Allora, questa canzone si può spiegare molto facilmente: prendete Leave The Door Open di Bruno Mars senza l’intro strumentale, piazzateci un testo in italiano fatto a modino ed ecco qui Attimo Eterno.

Il mood è precisamente quello ma non va condannato, anzi va sottolineato perché questo è un modello artistico che in Italia ha sempre faticato a prendere piede con artisti nostrani. Se uno ci prova bisogna sostenerlo ma non senza risparmiare eventuali critiche.

In questo caso, ad esempio, la critica maggiore è sulle note alte. Come detto all’inizio, LDA sta studiando e si sente tanto la crescita ma ci sono ancora delle difficoltà nel sostenere le note acute, sembra che il suono si sposti dalla pancia alla gola e questo è un errore che alla lunga, magari anche live, si paga.

I miglioramenti ci sono, così come i margini di crescita. Continua così ragazzo.

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DARIA HUBER – è TEMPO DI

Cara Daria non ti conosco personalmente ma sono sinceramente contento che tu abbia scelto di allontanarti da quella roba ai limiti dell’inudibile del singolo precedente.

Come detto in altre occasioni, questa è la stagione dei copia e incolla e il precedente brano appartenenrva a quella scuola, cosa che questo non è e non vuole essere.

Pop, anzi indie pop di scuola Giorgio Poi, ma con una sua dimensione e riconoscibilità. Piccola nota che si può migliorare, le note alte.

Daria Huber ci sta dentro, sa gestirle ma questa canzone è cantata tutta con note forse troppo alte da sostenere per 3 minuti di fila, tornare a una dimensione tonale più comoda non farebbe male.

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CRYTICAL FT AXOS – PIU’ SEI BELLA PIU’ TI ODIO

Il percorso di Crytical è in salita, lo avevamo detto, ma lui sta affrontando ogni pedalata al meglio sia in musica che, soprattutto, con le parole.

Dall’altro lato, Axos non sfigura ma il brano viene palesemente ‘carriato’ da Crytical che fa tutti i ritornelli e la prima strofa mantenendo un livello molto alto.

Un brano rap vecchia scuola in cui si analizza la parte forse più brutta di una relazione, quella del rifiuto e dell’impossibilità, o forse meglio dire difficoltà, di riuscire a ricostruire una strada positiva per riavvicinarsi a chi si ama.

Una canzone, di nuovo, intensa che ci mostra quanto più passa il tempo e quanto più migliora il modo di fare arte di questo ragazzo.

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