11 Luglio 2025
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11 Luglio 2025

Pagelle nuovi singoli 11 luglio: Laura Pausini eterna, Sissi la dolcezza, Mecna un poeta, Niky Savage boh

Le recensioni ai nuovi singoli italiani a cura di Alvise Salerno

Le pagelle di All Music Italia ai singoli italiani usciti l’11 luglio 2025
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New Music Friday: le pagelle nuovi singoli del 11 luglio

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I BRANI DELLA SETTIMANA CONSIGLIATI DA ALL MUSIC ITALIA

SISSI – HOOLIGANS

Che questa ragazza avesse trovato il proprio stile e la propria strada lo si era capito dal suo EP di recente pubblicazione, XS, e anche il pubblico ha iniziato ad accorgersene.

Condivisioni in massa, grande supporto e grande stima rinnovata per una ragazza che, adesso, a 26 anni sa cosa vuole e sa come farlo capire agli altri. Hooligans è l’ennesimo capitolo di questa crescita che non è arrivata per caso.

Evidentemente è oggi il momento, è adesso che doveva succedere, è questo il punto della sua vita in cui spingere sull’acceleratore nel migliore dei modi ed è intelligente farlo con una ballad che inizia chitarra e voce ed esplode pian piano ma mantenendo una sua dolcezza melodica di fondo.

Si parla della fine di un’amore ma lo si fa in modo fresco, davvero fresco soprattutto nel linguaggio. E’ diventata la sua chiave per aprire le porte dell’arte e speriamo continui così.

La via è giusta Sissi, giustissima.

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IRBIS – TORNADO

Irbis è un talento, una bella penna che a poco a poco sta costruendo se stesso e la propria realtà musicale. Questo è un ulteriore passo ma che non lascia pienamente soddisfatti.

La cosa figa di questo brano è la parte musicale, un mix tra R&B, pop e hip-hop della west coast che il cantautore cerca di valorizzare, riuscendoci, con il suo flow.

La parte debole, invece, è la ripetitività del messaggio contenuto nel testo, troppo uguale a quello che fanno i trapperini che conosciamo bene.

Certo, ci sono delle cose in cui si distingue, ovvio, ma andando a fondo parliamo sempre delle stesse cose: il valore dei soldi, effimero in questa canzone, e del quartiere pieno di “serpi che parlano“.

Lui ne è uscito, “tutto il resto non conta più, tutti i soldi che contavo non contavano“, ma siamo sempre lì. Il racconto del quartiere domina i testi di questi anni ed è un peccato se pensiamo che la produzione è molto ma molto interessante.

Daje Irbis, sai che puoi fare più di così. Lo sappiamo tutti.

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PAOLO SANTO – TORRE DI BABELE

Paolo Santo è Paolo Antonacci, grande autore italiano di hit che tutti noi conosciamo (tutte quelle di Annalisa di successo degli ultimi anni, Tango di Tananai, Mille, Taxi Sulla Luna, molte di Fedez e di Achille Lauro), che ogni tanto decide di sfruttare l’alter ego Paolo Santo e pubblicare senza intermediari.

Torre di Babele sembra fatta con una produzione di Annalisa e il testo di una canzone di Fedez/Tananai. D’altronde…

E’ davvero strano parlarne perché il pensiero “se questa la faceva Annalisa diventava una hit, e invece…” è presente nella testa e anche tanto.

La sua voce è molto caratteristica, non si avvicina neanche lontanamente a quella dei cantanti per cui ha scritto in questi anni, cosa che lo aiuta così come aiuta tantissimo, per esempio, Davide Petrella.

Quando indossano il mantello e diventano Paolo Santo e Tropico fanno canzoni molto più belle di quelle che scrivono per gli altri. Scelta saggia e furba.

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MAMELI – COLPA NOSTRA

Il brano si apre con una chitarra che ha lo stesso suono de Gli Angeli di Vasco, un suono molto caratteristico e bello. Sia chiaro, non c’entra niente la melodia o il resto, solo il tipo di suono. Giusto specificare per evitare fraintendimenti, perchè è una nota di colore carina.

Una canzone d’amore dedicata alla sua compagna che, ogni tanto, fa capolino sui suoi social e si vede che si amano tanto e da tanto tempo.

Ancora io e te nel nostro dopoguerra“. Facile interpretare che si tratta di un amore che stava rischiando di finire per incomprensioni varie ma sono quelle che, alla lunga, fortificano. Il messaggio è questo.

Una ballad puramente pop che, lanciamo il sasso, a Sanremo avrebbe fatto molto bene. Ecco, questo è il classico brano sanremese.

Interessante anche l’idea di pubblicarla in estate, auto eliminandosi dalla (pessima) corsa alla hit estiva. Bravo Mameli, ottima scelta.

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MARTE – GIù DA ME

Hey hey hey, attenzione perchè Marte ha deciso che non deve esistere solo Anna Pepe quando si parla di rap al femminile. Il segnale è chiaro, c’è anche lei in questa corsa.

Signori, che flow che ha questa ragazza e che potenza, che rabbia, che cazzimma che usa quando sputa le sue barre una dietro l’altra.

Due minuti in cui si viaggia a marcia alta e in cui non c’è neanche il tempo di respirare, Marte ti mitraglia con ogni parola che affonda le radici nell’hip-hop puro ma efficace anche nel 2025.

Il futuro sembra già scritto e, forse, aveva ragione Elon Musk: l’uomo scoprirà molto meglio Marte.

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GEMELLI DIVERSI – 1993

Che ideona ripescare i Vernice con Su e Giù, brano del 1993 che palesemente era il tentativo di farsi capire e vedere dal pubblico generalista grazie alla voce del frontman, Stefano D’Orazio, molto simile a quella di Vasco.

I Gemelli Diversi riprendono questo brano nel ritornello della loro nuova 1993 e, attorno a questo, costruiscono tutto il resto con il loro classico mood rap/hip hop sempre di alto livello.

Figa l’idea, fighi loro, fighi i Vernice (prodotti da Claudio Cecchetto, giusto per ricordarlo) e figo tutto il contorno di questo nuovo inedito.

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MORENO – PRE/GIUDICATO

Ricordate il Moreno di Amici? Ecco, non c’entra nulla con il Moreno di oggi.

Questo è un ‘nuovo’ rapper, uno di quelli delusi da come sono andate le cose e ha bisogno di farlo sapere agli altri, di raccontarlo per togliersi un peso grande dalla mente e dall’anima.

Parla di falsità, di morsi, di bullismo subìto che ha deciso di trascinarsi dietro, sembra, per tanto tempo.

Come si evince dal titolo, si parla di pregiudizi che abbiamo già bollati addosso fin dalla nascita e che, soprattutto a lui, hanno fatto malissimo nel corso del tempo.

E’ la sua rivincita, la sua rinascita, il suo modo per dire che è tornato e non vuole più tornare indietro. Questo brano è una sorta di dichiarazione d’intenti messa nero su bianco nel modo migliore possibile.

E’ la sua verità e merita rispetto e comprensione.

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ROBBIE WILLIAMS FT LAURA PAUSINI – DESIRE

E’ difficile, tanto difficile giudicare questa canzone ma ho i miei motivi che adesso vi spiegherò.

In parte sembra Whatever It Takes degli Imagine Dragons (meno pop e più orchestrale), in parte I Can’t Hear It Now di Freya Ridings e questo la pone, per chi vi scrive, in una posizione di poca originalità in un paio di cose.

Dall’altro lato, però, bisognava costruire una canzone dai toni epici e altisonanti, capace di creare un immaginario leggendario nella mente di chi la ascolta e ascolterà durante gli eventi sportivi targati FIFA e ci sono riusciti.

La canzone riesce a raggiungere gli obiettivi prefissati e ci regala un’interpretazione di enorme valore da parte di Robbie e Laura, ancora una volta sul tetto del mondo della musica.

Oltretutto la vedrei bene come canzone adatta ai titoli di coda di un film fantasy in stile Signore Degli Anelli, ha quel tipo di vibes lì.

Insomma, ottimo lavoro anche se, a personale giudizio, resta quel qualcosa nella mente che rimanda a quelle due canzoni lì che non mi permette di dare un voto più alto, anche se già alto.

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Clicca in basso su continua per scoprire i brani bocciati e le Golden song delle pagelle nuovi singoli del 20 giugno 2025, New Music Friday.

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