Top & Flop canzoni estate 2025: chi abbiamo rivalutato e chi ha finito per stancare
Dopo aver stilato la lista dei brani top e flop, vediamo adesso quali sono quei titoli su cui il primo giudizio, nelle pagelle settimanali, ha subito delle variazioni nel corso del tempo. I primi che analizziamo sono i brani che, dalla sufficienza conquistata inizialmente, passano a un giudizio non sufficiente e non riconfermano il proprio valore.
Queste canzoni, lo ricordiamo, sono solo una parte delle centinaia analizzate e rappresentano i cambi di direzione valutati da Alvise Salerno rispetto alle sue stesse pagelle iniziali, che potete trovare nella sezione dedicata.
Se non trovate alcune canzoni, sia nei top che nei flop, vuol dire che il giudizio è rimasto invariato rispetto a quello iniziale e, dunque, non subentra alcuna necessità di nominarle.
I (nuovi) flop
Ghali – Chill
Ghali era partito con tutte le migliori intenzioni e il brano sembrava destinato a rompere le uova nel paniere a molti colleghi ma, purtroppo, così non è stato.
Al di là dei risultati, il brano alla lunga è diventato lo specchio di una comunicazione gestita alla carlona, senza mordente e senza efficacia. Questa mancanza ha dato la percezione di trovarsi davanti a un pezzo su cui neanche Ghali stesse puntando più di tanto.
La differenza, ad esempio, con quanto fatto per il brano realizzato con Sadturs e Kiid (Maneskin, feat Shiva) è evidente: da un lato un pressing social quasi inesistente, esclusi i primi due-tre giorni, dall’altro un rullo continuo di post, storie, ricondivisioni.
È chiaro che Ghali credesse di più nel progetto condiviso rispetto a quello in solitaria e questa stanchezza l’hanno percepita anche gli ascoltatori, che non si sono sforzati più di tanto per farsi piacere un brano che, in partenza, sembrava già destinato a faticare.
Peccato, perché a primo ascolto risultava fresco e impattante. Da lì a diventare lo specchio di se stesso è stato un attimo.
Pinguini Tattici Nucleari feat Max Pezzali – Bottiglie vuote
Qui il disclaimer è fondamentale: se prendessimo in considerazione solo le classifiche, questo brano sarebbe top tutta la vita. Ma spesso le classifiche idealizzano e non restituiscono la reale dimensione artistica di un progetto.
In questo caso, PTN e Max Pezzali hanno semplicemente replicato la formula indie pop che in passato li ha premiati. Se all’inizio poteva risultare carina e simpatica, col tempo il “basta vi prego” è arrivato puntuale.
I Pinguini ti catturano con la loro semplicità, così come Pezzali, quindi immaginateli insieme per mesi e mesi, mattina e sera: dopo un po’ si cerca qualcos’altro, magari i Falling In Reverse, quasi per disperazione.
L’eccessivo buonismo di questa canzone, alla lunga, diventa stucchevole e il pensiero del “ma quando finisce?” fa capolino ogni singola, maledetta volta.
Elisa – Sesso debole
“Alviseeee ma come mai Elisa tra i flop??? Ma come ti permetti???” Aspettate: c’è una motivazione e adesso la spiego.
Quando recensii il brano al primo ascolto, piazzai Elisa nella categoria delle Golden Song, ossia le canzoni meravigliose di quella settimana, super consigliate al pubblico.
Ora che il quadro dell’estate è completo e sono passati due mesi dalla release, il giudizio è cambiato: siamo di fronte a una canzone carina e simpatica, ma non certo da Golden Song. Il motivo? Non è cresciuta con il tempo.
È un brano che scorre quasi inosservato e, a mente fredda, Elisa meriterebbe canzoni di ben altra caratura per ciò che rappresenta e per l’immensa artista che è.
Non è brutta, lo ripeto e lo sottolineo, ma non è una di quelle che cresce e sorprende. Resta lì, “lì nel mezzo” come cantava il buon Liga.
ROSE VILLAIN & TONY EFFE – VICTORIA’S SECRET
Avevo dato la sufficienza nella prima pagella, reputandola una delle migliori del lotto estivo fino a quel momento. Ecco, poi sono arrivate tutte le altre e questa è rientrata a pieno regime tra le canzoni quasi trasparenti.
Non ha mordente, non ha nulla, Tony Effe è il gemello scadente di quello di Sesso e Samba, Rose Villain messa lì solo perché deve esserci anche lei altrimenti “che fai, stai ferma in estate?“. Eh, sì…
Se non hai un brano interessante, forse, sarebbe il caso di star fermi per evitare di inquinare un percorso anche interessante e in ascesa da due anni a questa parte.
Quelle (poche) volte che passa in radio neanche te ne accorgi, passa totalmente inosservata e non è un bene. Non lo è mai stato ma il primo ascolto, a volte, inganna.
SAL DA VINCI – L’AMORE E TU
Sal, per chi vi scrive, rappresenta qualcosa di speciale. Ho passato un anno intero a cercare di capire l’incredibile successo di Rossetto e Caffè, così tanto tempo da essermene innamorato e questa nuova canzone mi dava le vibes di chi aveva capito la formula e poteva ripetere il miracolo.
No, mi sbagliavo, Rossetto e Caffè resta un miracolo ancora oggi inarrivabile mentre questa L’Amore E Tu è, in una sola parola, superflua.
Superflua per chi ascolta, superflua forse anche per lui, superflua per la musica tutta. Più passa e più pensi “Rossetto e Caffè resta superiore, non c’è partita” e quindi la lasci andare come, per l’appunto, qualcosa di superfluo di cui poco ti interessa.
I miracoli accadono una volta, Valeria Rossi insegna.
MARCO MENGONI, SAYF, RKOMI – STO BENE AL MARE
Questa fa male, molto male e mai avrei pensato di metterla da questo lato della barricata ma nella vita bisogna avere il coraggio di prendere posizione, anche se a volte si sconfessa ogni ragion d’essere.
Sto Bene Al Mare è un flop e non è per nulla facile dirlo ma, a distanza di due mesi, quel che rimane di questo brano è solo l’impatto di uno dei tre e non è una cosa buona.
Rkomi è inesistente, la gente a volte neanche si ricorda che c’è in questo brano, Mengoni è il solito Mengoni quindi non è bocciato MAI però non ha fatto quella roba da 10 e lode che ci aspetta da lui. L’unico di cui resta ricordo è Sayf.
I fiati sono i suoi, la prima strofa è sua, la parte più intrigante è la sua e quel che mi viene in mente quando ascolto il brano è “ma quanto è bravo sto ragazzo“, senza pensare minimamente alla presenza di Rkomi o Mengoni.
Il problema è che non dovrebbe essere così, la canzone dovrebbe scorrere fluida dall’inizio alla fine e invece la parte di Rkomi quasi ti verrebbe da saltarla.
Nel complesso resta più che sufficiente ma se io ho un brano con tre soggetti completamente diversi tra loro, mi aspetto che ognuno dei tre spicchi a proprio modo e qui non accade.
Per quanto mi riguarda la ascolterò, continuerò come ho fatto in questi mesi, ma penserò sempre “ma quanto è forte Sayf” e basta.
GIORGIA – L’UNICA
Ho un debole per il timbro di Giorgia, ho un profondo legame con la sua voce, la sua tecnica è esaltante ed entusiasmante.
Avete notato qualcosa in questa prima frase? Esatto, non ho parlato di empatia e questa canzone è l’ennesimo esempio in cui Giorgia fa una canzone tecnicamente impeccabile, pure carina e simpatica ma che, anche alla lunga, non ti trasmette empatia.
Questo è sempre stato un punto debole, lo sanno anche i sassi, e Sanremo (ma anche la conduzione di X Factor) aveva creato una nuova dimensione empatica ed emotiva molto forte attorno a lei.
Più ascoltavo e più ascolto L’Unica più mi chiedo e domando il perché nessuno abbia pensato che, forse, la soluzione più giusta sarebbe stata quella di proseguire su quello stile lì, di La Cura Per Me, che tanto bene le aveva fatto.
Giorgia è una spada, è la perfezione massima che la musica italiana conosca da vent’anni a questa parte e c’è bisogno, a volte, di ‘sporcarla’ con qualcosa che le faccia trasmettere anche emozioni viscerali e non solo provenienti dalle corde vocali (Dio sempre le protegga).
L’Unica è una canzonetta estiva come mille altre che non ci restituisce nulla in termini emotivi e da una cantante del suo calibro, a questo punto della carriera, forse diventa anche necessario allontanarsi dal giochino discografico della ricerca della hit estiva.
Nessuno pretende la lacrima facile, ci mancherebbe, ma ci sarà un motivo se canzoni come quella sanremese, come Gocce di Memoria o come tante altre del suo passato siano rimaste nella storia e altre, tipo questa, invece non hanno lasciato e non lasceranno il segno.
Evidentemente la dimensione di Giorgia non è questa, non per chi vi scrive almeno.
SAMURAI JAY – HALO
“E’ tutto sbagliato sta andando tutto al contrario di come l’ho immaginato, non si può amare a metà“.
Sfido chiunque a dirmi se si ricorda o se abbia mai sentito anche solo mezza volta tutto il resto della canzone. Perfetto, con questo si spiega perché il brano sia qui.
E a tutti coloro che pensavano che questa fosse la hit dell’estate solo perché su TikTok è andata virale rispondo che la musica è un’altra cosa, quindici secondi di audio sono un meme non una canzone e non di certo una hit.
RHOVE – AVION
Questa canzone non ha portato assolutamente niente a Rhove. Non ha portato risultati, non ha portato engagement, non ha portato nuove possibilità, il nulla cosmico buttato lì tanto per dire che c’era anche lui quest’anno.
Paradossalmente questa, a primo ascolto, era stata una di quelle che più aveva colpito perché quest’anno siamo tornati drammaticamente ai tempi del reggaeton e dei brani sterili, ergo avere un ragazzo che proponeva qualcosa di diverso (seppur di moda) proveniente dall’afrobeat faceva un bell’effetto.
Ascoltata due volte, basta. Avevo anche rimosso fosse stata pubblicata e se non avessi dovuto fare questa Top e Flop, probabilmente, non me ne sarei mai ricordato.
Un peccato enorme per questo ragazzo che di potenzialità ne avrebbe anche tante ma che si perde quasi sempre in un bicchier d’acqua. O lui o chi per lui, perché poi la responsabilità non è mai solo dell’artista così come non è mai solo dello staff o della discografica.
E’ un lavoro di squadra e, in quanto tale, tutti devono o dovrebbero assumersi le responsabilità dei fallimenti così come quando tutti si prendono i meriti dei successi.
Rhove deve ripartire da zero, è diventato necessario a questo punto e non c’è altra via. Azzerare e ricominciare, fine.
Se ora siete curiosi di scoprire in questo speciale Top & Flop delle canzoni estate 2025 quali brani bocciati sono stati rivalutati cliccate in basso su continua.











