Alberto Urso torna con un nuovo singolo: venerdì 5 dicembre esce su tutte le piattaforme digitali e in radio Come noi mai per Dischi dei Sognatori / Urso Label, con distribuzione ADA Music Italy/Warner Music).
Il singolo che segna il ritorno discografico del tenore vincitore di Amici 18.
Gli anni recenti: un percorso internazionale e una nuova identità
Dopo la vittoria ad Amici 18, il percorso di Alberto Urso ha preso strade che hanno ampliato la sua identità professionale anche a livello internazionale.
Nel 2022 entra a far parte del gruppo canadese The Tenors, con cui affronta un tour tra Stati Uniti e Canada e si esibisce su palchi simbolo come la Hollywood Bowl di Los Angeles, la Royal Albert Hall di Londra e il Radio City Music Hall di New York. Un’esperienza che lo porta anche a collaborare con Lang Lang in uno speciale progetto Disney.
Con The Tenors pubblica l’album Christmas with The Tenors per Warner International, mentre parallelamente avvia un nuovo percorso discografico con la sua etichetta Urso Label, da cui arrivano i singoli Mille Domande e Atlantide nel 2024, fino a Reale nel 2025, tappa che segna un’ulteriore evoluzione del suo stile.
Tra le esperienze più significative degli ultimi mesi spicca l’invito personale di Russell Crowe ad aprire tre date dell’Indoor Garden Party Tour 2024: due al Colosseo e al Teatro Forum di Roma, e una a Noto. Performance che confermano la sua caratura internazionale e la capacità di muoversi con naturalezza tra mondi musicali diversi.
alberto urso “Come noi mai”: un ritorno che nasce da una ferita
Il brano, scritto dallo stesso Urso insieme a Daniele Coro nasce da un istante che ha bucato la superficie della quotidianità: una pioggia improvvisa, una pausa forzata in mezzo al caos e un dolore d’amore che non lasciava scampo. È lì che l’artista ha trovato il coraggio di guardarsi dentro e trasformare quella fragilità in musica.
Come noi mai racconta un amore che continua a vivere anche dopo la fine, che resta incastrato nelle canzoni condivise, nei ricordi e nei gesti che un tempo erano casa. Urso costruisce un racconto intimo, fatto di immagini precise: dormire nella stessa stanza ma in letti diversi, parlare senza parlare per paura di incrinare un equilibrio già sottile. Sono scene che mostrano un legame che non scompare davvero, nemmeno quando il tempo sembra averlo archiviato.
Con uno stile diretto e senza veli, Urso sceglie di mostrarsi umano. La sua voce, da sempre il suo marchio distintivo, si muove qui tra delicatezza e potenza emotiva, dando vita a una ballata moderna che non cerca effetti ma verità.











