x factor 2025 bootcamp pagelle
Ecco le pagelle del primo Bootcamp di X Factor 2025, partendo dai voti medi, passando per gli insufficienti, fino ai più alti. Come sempre: il voto non è personale, è solo frutto di mie riflessioni e soprattutto in alcuni casi metto in conto la giovane età e soprattutto cerco di curare il linguaggio il più possibile affinché ci sia qualcosa di costruttivo e non di distruttivo, molto spesso sono ironica ma questo non vuol dire che si debba essere “pesanti” e “irrispettosi”.
Francesca Dinale canta Conceited.
Porta il pezzo con sicurezza, senza bisogno di smorfie o atteggiamenti eccessivi. La sua attitudine è diretta e naturale, e proprio questa semplicità la rende convincente. Non è ancora un’esibizione dirompente, ma dimostra che può avere margini di crescita.
✰✰✰✰✰✰✰ 7
Vicky si presenta con Side to Side di Ariana Grande.
Dopo La cura per me in napoletano/spagnolo torna con un brano non facile, spesso rischioso perché tende al karaoke, ma lei lo interpreta con energia e padronanza. La voce tiene, la presenza c’è, e il pubblico la segue. Interessante il discorso di Paola sul pregiudizio anche se viene interrotta malamente da Jake. Sono d’accordo è molto brava a cantare ma comunque nella norma, però devo dire che sarebbe interessante fare un percorso su di lei.
✰✰✰✰✰✰✰ 7
Pagoda Universe scelgono Time to Pretend.
Rispetto alle Audizioni sono più convincenti: il suono è più compatto e il progetto inizia a sembrare meno velleitario. Rimane qualche incertezza negli arrangiamenti (la tastiera un po’ stonata per me), ma nel complesso hanno fatto un passo avanti notevole.
✰✰✰✰✰✰✰ 7
Plastic Haze affrontano Rolling in the Deep.
Rimangono fedeli alla loro estetica tamarra, per me il suono c’è. Ma sinceramente non capisco come far emergere il loro potenziale. Sono bravi ma tra l’altro hanno sempre cantato in inglese. Non saprei.
✰✰✰✰✰✰✰ 7
Sofia Maceri porta Firenze di Ivan Graziani.
Una prova delicata e fragile, con un filo di voce che a tratti emoziona. Lauro liquida la performance con un commento poco generoso “da Zecchino d’Oro“, ma io l’avrei fatta cantare ancora: dietro quella fragilità si intravedeva una sensibilità rara. Mi piaceva la sua attitudine.
✰✰✰✰✰✰✰ 7
Ale Varrone & Giordi si cimentano con La nuova stella di Broadway.
Un’esibizione un po’ teatrale e caricata, con momenti graffiati che non sempre arrivano. Non è una prestazione negativa, ma manca lo scatto per far davvero la differenza. Il timbro è interessante e secondo me si dovrebbe trovare una maggiore identità anche nel duo.
✰✰✰✰✰✰✰½ 6½
Sakina interpreta Fallin.
Una voce limpida e sicura, che regge bene il confronto con la canzone. Tuttavia, rispetto ad altri concorrenti manca l’elemento di unicità che ti fa ricordare la performance. Corretta, ma non memorabile. Poi non ho capito se ha risposto male alla fine, però le do il beneficio del dubbio del montaggio.
✰✰✰✰✰✰✰½ 6½
Augustin Fernandez si gioca la sua occasione con un brano che però non lascia il segno.
È preciso e senza sbavature, ma manca il colpo di scena: un’esibizione che scivola via senza far discutere né entusiasmare. Gli rimproverano una mancanza di personalità.
✰✰✰✰✰✰ 6
Copper Jitters tornano sul palco con Come togheter che secondo me è troppo costruita e poco sentita e cantata. Entusiasti i giudici, io no. L’atteggiamento continua a sembrare impostato, più recitato che autentico, e il brano scelto non li aiuta a emergere. Resta il mistero dell’X Pass di Lauro: li ha salvati, ma devono ancora dimostrare di meritarselo secondo me.
✰✰✰✰✰✰ 6
Lorenzo Giovannello porta Arsenico di Aiello.
La sua voce è gradevole e l’interpretazione pulita, ma il risultato resta nella media. Non sbaglia nulla, ma non regala emozioni particolari: più bravo che memorabile. Secondo me può crescere molto. Ha anche un bell’atteggiamento positivo.
✰✰✰✰✰✰ 6
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