26 Febbraio 2025
Condividi su:
26 Febbraio 2025

Il Festival di Sanremo dal 2011 al 2025: da Gianni Morandi all’impero Amadeus

Dalla vittoria di Vecchioni alla rivoluzione di Amadeus, si conclude il viaggio nella storia di Sanremo.

Storia del Festival di Sanremo dal 2011 al 2024 con i momenti più iconici, dai record di Amadeus alle polemiche di Baglioni.
Condividi su:

Festival di sanremo, la storia dal 2011 al 2024

Il Festival di Sanremo, dal 2011 al 2024, è stato teatro di cambiamenti epocali, momenti indimenticabili e polemiche che hanno acceso il dibattito tra pubblico e critica. In questi anni, Sanremo si è trasformato da semplice gara musicale a un vero e proprio evento mediatico e culturale.

2011: Vecchioni, il vincitore più “anziano”

Nel 2011, Gianni Morandi debutta alla conduzione, mentre la direzione artistica viene affidata a Gianmarco Mazzi (come già accaduto negli anni precedenti, eccezion fatta per le edizioni curate da Pippo Baudo).

Questa edizione segna il ritorno dell’Italia all’Eurovision Song Contest dopo 13 anni di assenza. Tuttavia, il regolamento non prevede che sia il vincitore di Sanremo a partecipare alla competizione europea, ma un artista selezionato dalla Direzione Artistica (composta da Gianni Morandi, Gianmarco Mazzi, il direttore di Rai 1 Mauro Mazza e quello di Rai 2 Massimo Liofredi). La scelta ricade su uno dei concorrenti della sezione Giovani, Raphael Gualazzi, che rappresenterà l’Italia con il brano Madness of Love.

Sul fronte della gara, il Festival di Sanremo 2011 vede il trionfo di Roberto Vecchioni con Chiamami ancora amore, che lo rende il vincitore più anziano della storia del Festival: 67 anni, 7 mesi e 25 giorni al momento della vittoria.

2013: il ritorno di fazio e il doppio brano

Nel 2013, a 13 anni dall’ultima volta, Fabio Fazio torna alla conduzione del Festival. A differenza delle sue edizioni precedenti, Fazio sceglie di ricoprire anche il ruolo di direttore artistico della kermesse mettendo fine all’era di Gianmarco Mazzi che tornerà qualche anno dopo nella commissione di Amadeus.

Una delle principali novità introdotte in quell’edizione – non particolarmente apprezzata dal mondo discografico – è l’obbligo per ogni artista in gara di presentare due brani inediti, lasciando al pubblico la scelta di quale dei due proseguirà nella competizione.

Per la prima volta dal ritorno dell’Italia all’Eurovision Song Contest, viene selezionato come rappresentante italiano il vincitore di Sanremo, ovvero Marco Mengoni. Inoltre, per la prima volta, il Festival viene vinto da un artista proveniente da X Factor. Lo stesso accade nella categoria Giovani, dove a trionfare è Antonio Maggio, già vincitore della prima edizione di X Factor come membro degli Aram Quartet.

2015: l’arrivo di carlo conti

La 65ª edizione del Festival di Sanremo segna il debutto di Carlo Conti nelle vesti di conduttore e direttore artistico. Tra le principali novità, l’abolizione della doppia canzone introdotta da Fabio Fazio e l’introduzione della regola secondo cui il vincitore del Festival rappresenterà automaticamente l’Italia all’Eurovision Song Contest.

Per la prima volta dall’introduzione della categoria Nuove Proposte/Giovani, gli artisti emergenti si esibiscono prima dell’inizio della gara dei Big.

2017: gabbani fa la storia

Francesco Gabbani è il settimo artista a trionfare sia nella sezione Nuove proposte che in quella principale dopo Eros Ramazzotti, Marco Masini, Aleandro Baldi, Annalisa Minetti, Arisa e, negli anni a seguire, Fabrizio Moro. È però l’unico ad aver vinto le due edizioni consecutivamente: tra le Nuove proposte nel 2016 e tra i Campioni nel 2017.

Quella del 2017, edizione che vede il volto di punta di Mediaset, Maria De Filippi, nelle vesti di co-conduttrice, in cui vengono resi noti i tabulati delle votazioni delle giurie.

la storia del festival di Sanremo: 2018/2019, arriva claudio Baglioni e striscia attacca

L’edizione 2018 vede l’arrivo alla conduzione di Claudio Baglioni, notizia che il nostro sito anticipa di diversi mesi rispetto alla concorrenza e alla comunicazione ufficiale. In questa prima edizione curata dal “Dittatore artistico”, come si definisce Baglioni stesso, in gara Ornella Vanoni che ad oggi detiene il primato di concorrente più anziana in assoluto ad aver preso parte alla kermesse (83 anni, 4 mesi e 19 giorni).

Nel 2019, Claudio Baglioni rivoluziona il Festival, riportandolo alle sue origini: a 34 anni dall’introduzione della categoria Nuove Proposte, decide di eliminarla, stabilendo che i due vincitori di Sanremo Giovani – in questo caso Mahmood (poi vincitore assoluto del Festival) ed Einar – vengano promossi tra i Big e inseriti direttamente nella gara principale.

Questa formula verrà abolita da Amadeus nel 2020, salvo poi essere ripristinata nel 2022, dopo aver dimostrato nel tempo la sua efficacia. Tuttavia, il meccanismo è stato spesso criticato perché i nomi selezionati non erano più vere “Nuove Proposte”, ma artisti già in rampa di lancio o sotto contratto con major discografiche.

Questo Festival sarà il primo nella storia della kermesse in cui il vincitore non coinciderà con la scelta del pubblico votante (evento che si ripeterà anche l’anno successivo). Tuttavia, a far discutere saranno soprattutto le polemiche.

La prima riguarda Ultimo, classificatosi secondo, che accusa la stampa di averlo penalizzato nella corsa alla vittoria. La seconda – destinata a durare mesi – nasce da Striscia la Notizia, che insinua che la selezione del cast, sia per gli ospiti che per i cantanti in gara, sia stata fortemente influenzata da Ferdinando Salzano, manager di Claudio Baglioni e, soprattutto, a capo di Friends & Partners, una delle più potenti agenzie di live in Italia.

Sanremo 2020/2024, l’impero di Amadeus

Nel 2020, o meglio, già ad agosto 2019 (con notevole ritardo), la conduzione e la direzione artistica del Festival vengono affidate ad Amadeus. Secondo voci di corridoio, in molti avrebbero voluto Alessandro Cattelan al timone della kermesse, ma Rai Pubblicità sarebbe stata determinante nella scelta di Amadeus.

Visto il grande successo della sua prima edizione, Amadeus viene riconfermato per una seconda. Poi, in un caso unico nella storia del Festival, al termine dell’edizione 2021 ottiene una riconferma triennale, arrivando così a condurre cinque edizioni consecutive. Un record che gli permette di eguagliare Mike Bongiorno e Pippo Baudo per numero di Festival diretti di fila ma non solo, un record che gli permette negli anni di costruire un’impero solido.

LE POLEMICHE E LE NOVITÀ INTRODOTTE DA AMADEUS

I Festival di Amadeus saranno caratterizzati da numerose polemiche, tra cui:

  • Le critiche ai testi di Junior Cally (2020).
  • La lite tra Bugo e Morgan (2020).
  • L’episodio di Blanco che distrugge le rose sul palco (2023).
  • Il bacio tra Fedez e Rosa Chemical (2023).
  • Le discussioni sulla vittoria di Angelina Mango su Geolier (2024).

Allo stesso tempo, il suo operato segnerà una nuova era d’oro per Sanremo, con l’introduzione di importanti novità:

  • Record di ascolti, con particolare successo nella fascia più giovane del pubblico.
  • Il ritorno in gara dei dominatori delle classifiche di vendita, da Lazza a Blanco, passando per Rkomi.
  • Reintroduzione della categoria unica, eliminando la distinzione tra Big e Giovani.
  • Abolizione della giuria demoscopica e introduzione della giuria delle radio.

SANREMO 2021: IL FESTIVAL DELLA PANDEMIA

Impossibile dimenticare l’edizione 2021, un vero capolavoro televisivo, che Amadeus ha condotto con il suo amico Fiorello. In piena pandemia da COVID-19, la manifestazione ha rischiato di saltare per la prima volta nella sua storia, ma il conduttore ha lottato fino all’ultimo per realizzarla. Per la prima volta dopo 16 anni, Sanremo si è tenuto interamente a marzo e per la prima e unica volta nella storia, il Festival si è svolto senza pubblico in sala, a causa delle restrizioni sanitarie.

Le cinque edizioni dirette da Amadeus hanno visto trionfare: Diodato, Måneskin (che vinceranno anche l’Eurovision Song Contest), Mahmood e Blanco, Marco Mengoni e Angelina Mango.

SANREMO 2025 E IL FUTURO DEL FESTIVAL

Il 2025 segna il ritorno di Carlo Conti alla guida della kermesse, il ripristino della categoria Nuove Proposte e ascolti che continuano a mantenersi alti. Ora, l’attesa è tutta per Sanremo 2026 e per la decisione del TAR, che dovrà stabilire se il Festival potrà rimanere esclusiva Rai o meno (vedi qui).

 

Precedente