28 Aprile 2023
di Interviste, Recensioni
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28 Aprile 2023

Pagelle Nuovi Singoli del 28 aprile: nuova linfa per la voce di Emma, sorprende Sally Cruz ma la magia la fanno Guazzone e Galiazzo

Questa settimana i duetti sono forse le proposte più interessanti per il nostro critico, ma non solo...

Nuovi singoli pagelle 28 aprile 2023
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Lucio Corsi – Radio Mayday

Brano che suona vecchio come qualcosa che già a Sanremo 83 sarebbe risultato tale. Il suono di chitarra a sottofondo dell’inciso sembra uscito direttamente da quel periodo lì. Anche i cori che accompagnano il secondo inciso danno quella sensazione. La ripetizione del titolo, a conclusione di ogni inciso inciso, è poi più fastidiosa di un moscone che ronza per il soggiorno… e non da meno inutile.
Quattro =
⭐⭐⭐⭐=

Speakeasy – Noia

Musicalmente è un rock un po’ datato, direi almeno metà anni 90, e l’inciso ha nelle cadenze qualche assonanza con la famosissima Jeremy dei Pearl Jam, che guarda caso da quel periodo, pure un po’ prima, arrivano. Omaggio? Gusto personale? Può essere. Però c’è una frase che m’inquieta non poco e che recita: i piaceri che credi sani son da malati … ma di che parli? Ma perché poi?
Quattro
⭐⭐⭐⭐

Mara Sattei – Tasche

Botta di vita per la Sattei con questo brano di matrice dance, che però ha un difetto: non ha molto altro oltre la cassa battente. Andava riempito un po’ nella base, magari con qualche effetto elettronico più potente, adatto allo stile, qualcosa che aiutasse a che ricordare il pezzo, che invece va via in maniera fugace, senza lasciare granché traccia.
Cinque =

Jasmine Carrisi – Superlove

Non riesce a trovare una sua freschezza Jasmine. Qui si propone con un pezzo non brutto s’intenda, tuttavia assolutamente innocuo. Siamo ai livelli di canzoncine semplici, semplici, con data di scadenza stimata praticamente dopo 4/5 ascolti, all’ Elettra Lamborghini però più intonata. E di fronte a questi brani c’è il bivio: o la gente batte la testa e la trasforma in un successo o dopo quei 4/5 ascolti di cui prima, ce la si dimentica senza troppo sforzo.
Cinque
⭐⭐⭐⭐⭐

Eddie Brock – Roma dorme

Voce decisamente acerba al servizio però di una canzone che è una bella dedica alla città eterna. Si tratta di una vera e propria serenata tutta atmosfere, qualche strumento essenziale che più che altro accenta qui e li il racconto, a volte una chitarra, altre un tocco di piano e la voce che, per l’appunto, non è proporzionata all’età del nostro. Sembra quella di un adolescente e per tanto non così espressiva per reggere l’atmosfera.
Cinque +
⭐⭐⭐⭐⭐+

Ligabue – Riderai

Lo sguardo al passato rende sempre più benevoli i pensieri, come una foto che guardi e che ti fa ridere per la pettinatura o per quegli strani pantaloni che oggi non metteresti mai. La canzone mi comunica un gioco fra passato, guardato appunto da chi ne ha già molto alle spalle, e futuro per chi invece s’appresta a vivere ed a cui si ricorda che poi arriverà il momento in cui si riderà di tutto quello che si è fatto, si guarderanno le foto. Sebbene con un fare interpretativo mai troppo avvezzo a donare nuovi colori e pertanto spesso pure noioso, Ligabue ha sempre quella capacità di essere estremamente vero nelle sue canzoni, di raccontare cose che puoi toccare con i pensieri, perché non sono solo sue, tue, mie, ma proprio di tutti. E quindi la fa sempre franca!
Sei
⭐⭐⭐⭐⭐⭐

Margherita Vicario – Ave Maria

Nell’insieme il pezzo fa simpatia all’ascolto. Non ho ben capito se il testo sia però più sarcastico o dissacratorio. Facciamo che non ho capito però, che è meglio, perché anche se magari semplicemente ironica, la frase Ave Maria in piena disgrazia non è propriamente da Pulitzer. Torniamo perciò all’insieme che radiofonicamente funziona e non poco e si pone come manifesto di un nuovo femminismo, dove ci si ribella alla cultura di un figlio a tutti i costi perché sei femmina e alla mano lasciva che s’insinua sotto la gonna. L’arrangiamento fa molto festa da villaggio turistico, che quando parte la musica del dopo spettacolo serale dell’animazione, ci si riversa tutti in pista.
Sei
⭐⭐⭐⭐⭐⭐

Elena Faggi – This is how we won’t fall apart

Inglese trattato con rispetto e giuste pronunce, per l’artista che non nasconde la propensione a scrivere nella lingua d’oltremanica. Il risultato per l’occasione è una ballata delicata che gioca con le dinamiche vocali, fra falsetti e voce piena usata all’occorrenza con diversa potenza. Particolarmente adatta a fare da soundtrack a film fantastici, suggerendo scenografie naturali di alberi e castelli. Meno leggera rispetto ad alcune sue proposte in italiano.
Sei +
⭐⭐⭐⭐⭐⭐+

Vale Pain & Medy – Vida mala

Bella linea melodica ed un testo che parte ed è effettivamente al fine un racconto di sentimento, anche se cade in qualche cliché tipico di proposte rap/trap, tra guardie, cachet e Cartier. Non si può volere tutto e già il fatto che i due giovani artisti riescano a stare dietro ad una melodia cantata, al momento, può anche bastarmi. Manca un po’ d’interazione fra due, che non faccia sembrare il feat. come qualcosa del tipo: ti mando il pezzo, se ti piace restituiscimelo con la seconda parte cantata da te. E’ proprio un esser pignoli però eh! Nell’insieme più che sufficiente, senz’altro.
Sei+
⭐⭐⭐⭐⭐⭐+

Clara – Cicatrice

C’è tanta Madame nel cantare di Clara che tuttavia, proprio come l’artista mentore, ha già rivelato (e confermato in questo nuovo pezzo) la capacità non da poco di proporsi in brani che non passano inosservati, che hanno sempre un motivo per essere ascoltati. Nel particolare, un po’ come sottolineato in passato per artisti come Blanco o come Madame stessa, anche con Clara arriva la sensazione che l’artista di suo sappia cantare e che tutti gli effetti sulla voce siano solo la concessione alla moda imperante del momento. La possibilità che vada oltre è quindi reale.
Sei 1/2
⭐⭐⭐⭐⭐⭐✨

gIANMARIA & Francesca Michielin – Disco dance

Storia di Viola che guarda il soffitto nella sua stanza di sabato, mentre gli altri ballano, partono, lo vivono. E’ una voglia di fuga che si è però traditi perdendo l’occasione, restando a guardare il resto del mondo fuori che invece continua a muoversi. L’ambientazione dance è appropriata, anche se vagamente somigliante a’ La Canzone Nostra di Mace con Blanco e Salmo con la voce del cantautore veneto che già per tono potrebbe far risparmiare sugli effetti da studio e quella della Michielin sempre malleabile per ogni tipo d’aspettativa musicale.
Sei 1/2
⭐⭐⭐⭐⭐⭐✨

Clicca in basso su continua per la seconda e ultima parte della pagelle nuovi singoli del 28 aprile 2023.

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