Pagelle nuovi singoli 3 marzo 2023
Lolita – Comprami
Ma che senso ha fare una cover di cui riscrivi il testo, ( per altro al limite della prostituzione d’alto borgo ) ma lasci motivo della canzone ed interpretazione assolutamente uguale? Se devo sentirmi il pezzo mi vado a risentire la Valentino sinceramente, mi vado a sentire l’originale. Cover a mio avviso assolutamente inutile.
Tre
⭐⭐⭐
Kid Yugi – Minaccia
Che brutta scelta questa di proporsi con questo tono fastidioso, scuro. Sarà pure adatto al tipo di proposta, ma sinceramente ne ho fin sopra i capelli di giovani proposte che cantano, rappano, trappano, solo di brutture, in un modo brutto, scuro, nervoso.
Quattro
⭐⭐⭐⭐
Leon Faun – Vestito male
La canzone si muove su una base tutta giocata su un paio di note messe in croce, in cui l’artista si destreggia a metà fra rap e qualche momento cantato che però è tutto un po’ monocolore. La parte finale poi è addirittura un po’ confusa a causa dell’enfasi con cui viene vestita la base, concludendosi poi di colpo, senza nemmeno toccare i due giri e mezzo di orologio.
Quattro 1/2
⭐⭐⭐⭐✨
Liberato – ‘O Dj
Il misterioso artista partenopeo qui si piega alla modalità dance ed anche la sua voce, l’unica cosa di cui potevamo almeno essere sicuri, si piega all’artificialità. Il brano però è solo una nuova versione di un mood già sentito che sta sinceramente iniziando a risultare ripetitivo. Forse ripiegare sulla dance era il modo per variare un po’ sul tema. Però arriva tutto un po’ plasticoso.
Cinque =
⭐⭐⭐⭐⭐=
Numa – Il futuro è degli ingenui
Brano molto classico nella sua esposizione, sembra quasi figlio degli anni 90 musicali. Si mettono assieme cose italiane tipo cantanti sanremesi di quegli anni nelle strofe, con un inciso che ricorda aperture alla band irlandese dei Corrs. Bella voce, potente e chiara ma pezzo tutto sommato un po’ fuori tempo massimo, figlio di un periodo musicale che, come le mode, potrebbe anche tornare, ma in questo momento è chiuso dentro i ripostigli del tempo.
Cinque
⭐⭐⭐⭐⭐
Rea – Blu
Blu, nel senso inglese del termine, ovvero tristezza. In una base piuttosto prevedibile, c’è l’intelligenza di una chitarra che si diverte a punteggiarla qui e li per un testo che dice in maniera però piuttosto leggera che quando uno vuole stare da solo, vuole stare da solo, c’è poco da fare. Mi sembra tutto un po’ leggerino, che non lasci chissà quale segno.
Cinque
⭐⭐⭐⭐⭐
Giorgieness – Eclissi
Ho spesso definito la voce di Giorgieness come impertinente; qui l’artista spariglia però le carte e si veste di una delicatezza che arriva inconsueta e per questo sorprendente. Quando facciamo l’amore ci guardano tutti è una frase che può aprire a mondi voyeuristici che però poco invece c’entrano col brano, volutamente retto da una chitarra e qualche gioco d’atmosfera che poi in alcuni passaggi risucchia fra i suoi echi anche la voce. Avrei lasciato esplodere l’inciso però, giacché il pezzo, così come proposto, rimane tutto troppo sulla stessa corda.
Cinque 1/2
⭐⭐⭐⭐⭐✨
Miriam Masala & Foresta – Frastuono
Un brano di ripartenza per entrambi gli artisti, qui uniti assieme. Tuttavia il pezzo, pur ben cantato, soffre un po’ di quella sensazione di attesa continua; sembra che debba esplodere da un momento all’altro ma questo non avviene. E con due voci come le loro è un estremo peccato.
Cinque 1/2
⭐⭐⭐⭐⭐✨
Vale Lambo – U & me
Testo semplicissimo, mi verrebbe da dire quasi neomelodico nel senso non nobile del termine, anche nell’uso dell’inglese di cui vengono prese frasi molto facili, di uso comune. La base però ha una buona produzione e scosta un po’ dalla tipologia di musica succitata e che personalmente lo avrebbe affossato. Non arriva comunque ad una sufficienza sicura.
Sei=
⭐⭐⭐⭐⭐⭐=
Davinci & O’Tsunami -Si Te Ne Vaje
Francesco, figlio d’arte di papà Sal e nonno Mario, torna cambiando leggermente il suo nome d’arte, usando solo il cognome e scegliendo una strada stilistica urban che musicalmente non ha grandi punti di novità e che ha parecchi momenti vuoti, dove però lui riesce a fornire una potenza melodica con la sua voce che quegli spazi li riempie. La seconda strofa è ceduta completamente al rapper O’ Tsunami ma dopo il secondo inciso il pezzo si tronca, comunicando con estremo peccato, senso d’incompletezza. Poteva andare oltre la sufficienza ed invece li si ferma.
Sei
⭐⭐⭐⭐⭐⭐
Lovegang126 & Gemitaiz – Marciapiedi
Brano scorrevole che unisce un sentimento rap che profuma di anni 90, quello fatto da artisti come Sottotono e simili, con soluzioni più vicine al mondo trap, quindi attualissimo. Il collettivo che mette assieme un po’ di vecchi amici, tutti suffissati col 126 numerico, s’allarga qui alla partecipazione di Gemitaiz, finendo col rappresentare un bel po’ di scuola romana, almeno quella urban. Ninete di nuovo nell’insieme, solo un’orecchiabilità spiccata. Ci sarebbe però voluto un inciso di chiusura.
Sei
⭐⭐⭐⭐⭐⭐
Narciso – Stringimi forte
Non mi piacciono molto alcuni manierismi del modo d’interpretare dell’artista, che ha anche qualche richiamo “mengoniano” nel suo cantare. Il brano è fortemente teatrale, anzi, mi verrebbe da dire quasi da colonna sonora di una pellicola noir. Tuttavia nell’insieme funziona, e pur non piacendomi alcune sfumature, come detto prima, esse sono però assolutamente giuste e calibrate per il tipo di proposta, che si rivela quindi d’insieme accettabile.
Sei
⭐⭐⭐⭐⭐⭐
Bais & Galeffi – Venezia
Venezia come scenografia di questa storia che va e viene come l’alta marea. La linea melodica è di quelle che si possono ricordare facilmente pur senza essere banale. La base avrebbe dovuto essere però più potente, magari con una strumentazione ritmica di maggior presenza, rispetto a soluzioni synth piene di echi e quindi meno reali, meno sicure. Sicuramente nell’insieme molto accettabile.
Sei 1/2
⭐⭐⭐⭐⭐⭐✨
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