3 Marzo 2023
di Interviste, Recensioni
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3 Marzo 2023

Pagelle Nuovi Singoli in Uscita Venerdi 3 marzo: splendido ritorno per Diodato superato solo dalla “Let it be” di Marco Mengoni

Questa settimana ci sono ben quattro canzoni che superano il 7 e mezzo nelle pagelle del nostro cattivissimo critico

Pagelle nuovi singoli 3 marzo 2023
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Måneskin – Baby said

La band romana che si è spinta sulle vette del mondo, viene fuori adesso con un singolo uptempo particolarmente orecchiabile e la cui matrice rock è contenuta in un binario educato. C’è un po’ meno imprevedibilità 70’s e un po’ più di mestiere 90’s. Tuttavia colpisce non poco lo special del pezzo, che rallenta i ritmi e poi, con la guida della chitarra di Thomas ricresce e si trascina verso un finale ben tenuto a livello di tensione, come nella migliore tradizione di stile.
Sette
⭐⭐

Nitro – Control

Il tema del brano mi ha ricordato un po’ l’interrogativo lanciato da Bracco Di Graci nel lontano 1993, tu da che parte stai, Guardia o Ladro? Cambiano i toni, cambia la potenza dell’espressività rispetto ad un’edulcorazione di 30 anni fa, ben superata oggi. La base è bella carica ed è ottimo appoggio anche per la potenza che l’artista ci mette nel proporre il suo messaggio.
Sette
⭐⭐⭐⭐⭐⭐⭐

Matteo Paolillo/ Clara – Origami all’alba

Brano che ha trovato già il suo “posto al sole” grazie alla sua presenza nella colonna sonora della serie di successo “Mare Fuori“. Il pezzo conosce due interpretazioni diverse. Quella di Matteo Paolillo è più chiara nel testo anche se la voce è molto lavorata e potrebbe invece anche farne a meno.

La versione femminile, proposta invece da Clara, è un po’ mangiata nelle parole, con sillabe che si accavallano rendendo un po’ meno comprensibile il testo, anche se con maggiore personalità interpretativa. Il brano è comunque una moderna ballad basata su piano ed accompagnamento, che ha un potere evocativo non indifferente e non a caso è già diventata una hit per i milioni di fans della serie.
Sette ( per entrambe le versioni )
⭐⭐⭐⭐⭐⭐⭐

Nashley – Per starci in due

“Quando avrò un figlio proverò a fare meglio”, “io che non ho avuto mai niente…“. Sincero discorso di un figlio verso un padre probabilmente andatosene troppo presto, reso in chiave rap, ma con una rabbia sana, una rabbia di ricerca verso una stabilità non avuta quando senti, da bambino, dovrebbe esserti garantita. Qualche accento messo un po’ a caso, male di questi anni, perdonabile nel contesto di un brano invece che merita un ascolto in più.
Sette+
⭐⭐⭐⭐⭐⭐⭐+

Erio – Avere fede

Il particolarissimo artista apprezzato già a X-Factor, torna sulle scene con una brano che gli permette di lavorare d’interpretazione, lavorando di delicatezza, di sussurrati che si alternano a voce piena e falsetti. Testo molto intimo, profondo, che grazie ad una base eterea, piena di pathos su cui le note cangianti di continuo, nella scelta d’emissione, come prima detto, dell’artista arriva dritto, preciso e assolutamente corretto nel suo messaggio.
Sette 1/2
⭐⭐⭐⭐⭐⭐⭐✨

Tiziano Ferro – Addio amore mio

E’ uno dei brani migliori del controverso ultimo album di Tiziano Ferro. E’ la perfetta congiunzione delle due anime dell’artista, quella dal sapore elettroblack ma con grandissime influenze 80/90 e le possibilità melodiche di cui è sempre stato padrone e che spesso ha saputo esprimere in ballate bellissime e che qui invece vengono declinate all’up tempo. In questo ritmo serrato, vince la capacità dell’artista di riuscire a parlare di un tema importante quale la depressione, argomento delicato che è stato protagonista purtroppo anche della sua vita. Questo è il Tiziano che vince. Sarà sufficiente per riprendere le sorti di un album andato così così?
Sette 1/2
⭐⭐⭐⭐⭐⭐⭐✨

Diodato – Così speciale

C’è una potenza espressiva in Diodato che è la sua caratteristica maggiore e che arriva all’ascoltatore in maniera del tutto naturale. Qui l’artista racconta delle insicurezze che la paura di vivere a volte può lasciarci, anche perché le cose più semplici, una abbraccio, un altro bacio, o semplicemente la vita non è mica detto che resti immutabile e sempre possibile? E spesso ci si rende conto di cosa abbiamo avuto di così speciale solo quando l’abbiamo perso. Solo che lui lo sa dire in maniera diretta, solo voce e piano iniziale, e poi potente con tutto il resto dell’accompagnamento.
Otto
⭐⭐⭐⭐⭐⭐⭐⭐

E la Golden song della settimana è…

Marco Mengoni & The Kingdom Choir – Let It Be

Li abbiamo ascoltati nella quarta serata del Festival di Sanremo appena passato, dove si sono aggiudicati il premio come miglior cover. Marco acchiappa tutto ha dato qui magistrale prova della sua duttilità vocale, capace di tenere testa ad un coro gospel di pregevole preparazione e resa. Il brano è un classico beatlesiano che è stato riarrangiato rafforzando la coralità a cui si è sempre facilmente prestato, basti ricordare la versione benefica del 1987, realizzato da star inglesi, tutte assieme. Marco qui vola letteralmente con la voce.
Otto 1/2
⭐⭐⭐⭐⭐⭐⭐⭐✨

 

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