19 Luglio 2025
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19 Luglio 2025

Pagelle nuovi singoli 18 luglio: Mida e Villabanks per l’algoritmo, Artie 5ive superfluo, Fred De Palma ci punisce

Le recensioni ai nuovi singoli italiani a cura di Alvise Salerno

Pagelle nuovi singoli italiani recensioni 18 luglio 2025
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PAGELLE NUOVI SINGOLI 18 luglio 2025 – i Bocciati da AMI

ARTIE 5IVE – 7ELEVEN

Il nuovo EP fa storia a parte, basiamoci solo su questo brano.

Avete presente quando un genitore vi dice “tesoro è estate, il cioccolato evitalo perchè non è il massimo, è inutile e ti fa male”. Ecco, il genitore ha sempre ragione.

Voi direte “ma che c’entra?” e io rispondo dicendovi che questo brano è il cioccolato in estate e io sono vostro padre.

Questo brano non serve, è superfluo, inutile e fuori contesto in questo momento specifico e i motivi sono molteplici: primo, la base è quanto di più pigro esista. Non c’è studio, non c’è niente di nuovo, non c’è nulla di affascinante. Secondo, il testo è più che pigro. E’ svegliarsi al mattino con gli occhi semichiusi, chiamare ‘i bro’ e vedere se loro abbiano idee perchè non c’hai proprio voglia.

E’ l’ennesimo punto basso di un genere che ha già raccontato tutto e di più. Si sta raschiando il fondo del barile ed è piuttosto evidente già da molto tempo.

Mi chiedo cosa ci sia di fresco rispetto all’album di qualche mese fa, che tipo di valore aggiunto dia questa canzone al percorso. Spoiler: nessuno, serve solo all’algoritmo di Spotify probabilmente.

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FRED DE PALMA – GLI OCCHI SU DI NOI

Sia lodato il Signore che questo brano resterà vincolato al programma di Netflix Too Hot To Handle, non penso che l’umanità sia stata così tanto cattiva da meritarsi questa perla di Fred De Palma.

Certo, di cose brutte ne abbiamo fatte nel corso dei secoli ma come punizione bastava già Barrio Lambada o quell’altra roba con Baby Gang andata virale per un periodo (fortunatamente piccolo). Questo sembra troppo eccessivo anche per il proprio peggior nemico.

Una canzone reggaeton di cui, all’inizio, non si capisce neanche il testo e che, poi, diventa la classica canzone reggaeton italiana fatta male.

Grazie Netflix, ti prego non proporre mai a FDP di farla diventare singolo. Va benissimo così. Sentire “vali più di un ralli, potremmo fare un rally” in radio e nei lidi anche no. Meglio “i have a pen, i have an apple, AH, applepen” a sto punto.

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MIDA FEAT VILLABANKS – BAD BOYS DON’T CRY

Il brano parte e sembra di stare dentro una di quelle coreografie dei film di Step Up, la saga cinematografica dei primi anni 2000.

Poi si continua e sembra di sentire, invece, I Don’t Dance di High School Musical 2. Ecco, questa canzone ci starebbe bene in un musical del genere per una fascia d’età compresa tra i 10 e i 16 anni.

Mida fa il suo e lo fa bene stavolta, possiamo archiviare Popolare per fortuna, mentre Villabanks continua la sua saga di collaborazioni totalmente sconclusionate e che non apportano nessun tipo di valore aggiunto al progetto.

Sarebbe curioso capire che progetto abbia sto ragazzo alla lunga perchè, al momento, tutto appare superfluo per se stesso e per gli altri che decidono di chiamarlo.

Se in questo brano non ci fosse stato, Mida ne avrebbe certamente giovato. Dargli quei 30 secondi non serve a nulla né a lui né alla canzone.

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RIZZO – SUDAMERICA

Questa ragazza ha talento e lo dimostra sempre, non a caso uno come Mecna ha deciso di chiamarla per farle fare dei cori in un suo brano.

Poi, come per tutti i talenti della musica italiana, arriva l’estate e sembra che si spengano i neuroni all’improvviso. Contatore OFF, cortocircuito totale che porta la mente di chiunque a dire “facciamo la hit estiva, che idea geniale”. E di hit non c’è, puntualmente, nulla.

Benvenuti in Italia, il paese dove anche un grande prospetto come Rizzo è costretta a scendere a patti e fare un brano pop con influenze latine altrimenti si resta fuori dalla gara.

Ne vale la pena? Sentendo il brano e conoscendo il suo pregresso la risposta automatica è no. Non è brutta come altre robe inudibili per l’orecchio umano ma si poteva decisamente fare di più con un po’ più di lungimiranza.

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CIOFFI FEAT MAR LUCAS – SOLA (TI AMO)

Cioffi decide di seguire la via ‘facile’ della musica, quella del sampling di un brano storico con sopra un testo completamente nuovo. La via di Amici di Maria De Filippi, quella del “ho scritto le mie barre su questo capolavoro” viene seguita da un cantautore che non è mai stato lì dentro.

Spoiler caro amico Cioffi: 9 volte su 10 questa cosa, il pubblico da casa, la odia mortalmente.

C’è un problema grande: non tutte le canzoni possono essere riprese e cambiate. Alcune sono così dentro l’immaginario collettivo nella loro forma originale che viene proprio male ascoltarle in chiavi diverse.

O si fa una cosa in stile Alfa, quindi con il coinvolgimento dell’autore principale (Manu Chao nel caso specifico) che ci mette del suo arricchendo un’idea simpatica, oppure si rischia di camminare sui carboni ardenti.

Il brano che Cioffi ha deciso di riprendere è quello di Umberto Tozzi, Ti Amo, e non è stata una mossa furba. Quel pezzo è così iconico che sembra di fare lesa maestà, bisogna avere una certa dose d’esperienza e cazzimma per fare una cosa così tanto importante.

Testo completamente nuovo dove si parla di una storia d’amore difficile, dove si arriva a dire per la prima volta “ti amo” ma dove si litiga e non si riesce a fare pace.

Prendere una canzone dove si parla della mamma e dell’amore che si può provare verso di lei per trasformarla in una relazione semi-adolescenziale dove si litiga per cose superflue non è una mossa audace.

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VYBES – COME TI GIRA

Che confusione sta canzone. Si mettono dentro Palestina, canzoni estive, streaming e mille altre cose totalmente a caso e senza senso.

La cosa incredibile è che Vybes stesso lo dice nel testo che bastava mettere frasi a caso, cioè cosciente del fatto che sta canzone sia un mappazzone allucinante.

Se non ho capito male, Vybes parla del suo insuccesso dopo la partecipazione ad Amici, del suo non avere una hit estiva e numeri in streaming, cosa che lo riporterà a fare il panettiere.

Sì, ok, carino il concetto ed è arrivato ma cosa c’entra la Palestina? Cosa c’entra fare vittimismo in sto modo gratuito? Che mossa è?

All’inizio della carriera, da emergenti e con un percorso fatto di canzoni perlopiù scadenti sul mercato non è un buon segno dire che non si stia andando bene. Se si tratta di un modo per esorcizzare il fatto di non essere sulla cresta dell’onda ok, però resta un grande boh.

Iniziare a pensare positivo, come diceva Jova, porta automaticamente cose positive nella vita ma se io, ascoltatore X, ascolto un brano dove mi dici che i tuoi risultati fanno schifo e che non va bene niente tanto che tra poco torni a fare il panettiere, forse meglio ascoltare Baby Shark che almeno mi fa stare spensierato e senza angosce.

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