7 Ottobre 2022
di Interviste, Recensioni
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7 Ottobre 2022

Pagelle ai nuovi Singoli italiani del 7 ottobre: i Maneskin tornano potenti, rock e delicati ma Sangiovanni smette di osare

Ecco le consuete pagelle del nostro critico musicale. Quale e quanti brani avranno conquistato il titolo di "Golden Song"?

Nuovi singoli pagelle 7 ottobre
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Nuovi singoli le pagelle del 7 ottobre

Hill Maza X Killjoy – Niente di Nuovo

Sebbene la base abbia qualcosa di particolarmente cinematografico, il pezzo in sé scorre tutto troppo uguale, così come anche l’interpretazione rap, che non gode di nessuna crescita o decrescita. E’ tutta tenuta con lo stesso tono e per percepire una leggera variazione bisogna attendere dopo i tre minuti. Sembra un po’ svogliata e sapendo che sicuro non è così, lascia un pochetto d’amaro in bocca.
Cinque=
⭐⭐⭐⭐⭐=

Sangiovanni – Fluo

Sarà probabilmente un grande successo, ma questo nuovo brano di Sangiovanni non regala assolutamente nulla di nuovo alla sua carriera ed in generale al mondo musicale. La base è un insieme di già sentiti e la parte vocale continua ad essere troppo lavorata, come un passaggio al setaccio in cui si vuole trovare l’effetto migliore per ogni singola porzione della canzone. Resta il solito pezzo che scorre ma che lascia poco.
Cinque
⭐⭐⭐⭐⭐

Marco Carta – (Forse) Non mi basti più

Nuovo singolo per Marco che torna all’abito ballata. E gli calza bene addosso nelle intenzioni anche se nell’arrangiamento c’è un effetto ridondante nella base dell’inciso che fa troppo vintage, ma non di quelli rielaborati, ma vintage e basta, proprio tipo annata 93/94. Distoglie un po’ l’attenzione. Senza quest’effetto la canzone sarebbe risultata più cruda e la scelta d’interpretarla con vigore ma al contempo con dolcezza, avrebbe portato al centro la voce di Marco con maggiore forza.

Sono stato poi un po’ per capire cosa mi ricordasse sempre l’inciso e diciamo che proprio io, da napoletano, avrei dovuto arrivarci prima: la linea melodica è vicinissima a “Na Cosa Sola“, il pezzo lanciato quest’estate dalla coppia napoletana Marsica & Rosario Miraggio.
Sei=
⭐⭐⭐⭐⭐⭐=

Andrea Faccenda – Prigione

Voce interessante ma proposta in maniera un po’ troppo ansiolitica, troppo carica. Inoltre ci sono molti inflessioni su ogni nota minimamente lunga, come se prendesse una pausa per ricaricarsi. Tuttavia, se appoggiato mediaticamente, potrebbe funzionare, perché comunque ha una sua originalità espressiva.
Sei
⭐⭐⭐⭐⭐⭐

Valerio Mazzei – Che male fa

E’ l’ardua rivalutazione, rilettura dei pensieri, dei ricordi, delle frasi pronunciate quando un amore arriva al capolinea. E se hai amato veramente quell’amore anche a distanza di tempo può fare male allo stesso modo del giorno della fine. E’ un peccato la mancanza di uno special, perché se l’ascoltate bene, la canzone lo pretendeva proprio. Sarebbe stato un crescendo chiamato che invece suona come un canto sordo, e tutto questo d’improvviso, dopo il secondo inciso. Peccato davvero.
Sei
⭐⭐⭐⭐⭐⭐

Voodoo Kid – Guardare giù

Pezzo pop molto moderno, che ha una bella costruzione nelle strofe che includono cambiamenti d’intenzione e anche d’approccio interpretativo. Un po’ più povero l’inciso su base clubbing e un cantato più spinto ma meno espressivo. Il tutto è tenuto piuttosto minimal nell’insieme, con suoni d’atmosfera che impreziosiscono la ritmica synth. Qualche ritocchino strumentale reale avrebbe impreziosito comunque.
Sei+
⭐⭐⭐⭐⭐⭐+

Baby K – Easy

E poi ecco che la Claudia ( il suo vero nome per chi non lo sapesse ) ti sfodera pure un falsetto. Dalle canzoni super facili pian piano Baby K sta pian piano alzando l’asticella. Questa Easy è sicuramente un pezzo super leggero, come titolo recita, easy, facile. La base è piuttosto costante, un filo noiosetta, ma il cantato stavolta è una prova di diverso colore rispetto a quello a cui ci ha abituato. Non si grida al miracolo, ma stiam crescendo… finalmente.
Sei 1/2
⭐⭐⭐⭐⭐⭐

Dargen D’Amico – Patatine

Non siamo abituati a sentire Dargen così riflessivo. Certo non poteva essere sempre caricato a pallettoni, altrimenti ne avremmo detto che qualcosa non quadrava. In “Patatine” c’è l’evasione da se stessi e da una vita che forse non era così a posto, anche toccando rapporti personali, dove chissà, magari provare altro non è che ci abbia resi più felici. La voce è molto stretta, chiusa in uno spazio note troppo piccolo per poter chissà che variare. Eppure lui arriva preciso, comunicando il suo mondo con una personalità così marcata che lo riconosci subito.
Sei 1/2
⭐⭐⭐⭐⭐⭐

Clicca in basso su continua per la seconda e ultima parte delle pagelle nuovi singoli del 7 ottobre.

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