7 Ottobre 2022
di Interviste, Recensioni
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7 Ottobre 2022

Pagelle ai nuovi Singoli italiani del 7 ottobre: i Maneskin tornano potenti, rock e delicati ma Sangiovanni smette di osare

Ecco le consuete pagelle del nostro critico musicale. Quale e quanti brani avranno conquistato il titolo di "Golden Song"?

Nuovi singoli pagelle 7 ottobre
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Franco Mussida – L’oro del suono

E’ questo uno di quei pezzi che ti devi fermare, prenderti il tuo tempo ed ascoltare quanto possa esser bella la musica, soprattutto quando può raccontarsi fuori dagli stereotipi di una moda. Mussida incanta con una chitarra che giunge persuasiva; se chiudi gli occhi puoi viaggiare e pensare. Diversi cambi e i momenti di attesa fra una parte e l’altra, tutti con il comune divisore rappresentato proprio dalla chitarra, che poi conduce ad un ritornello, non ritornello, o per lo meno, una parte che si ripete e può essere intesa come tale.
Sette
⭐⭐⭐⭐⭐⭐⭐

Susanna Parigi – Io sono il meno

Io sono una mancanza… la sottrazione come un taglio netto. Io sono il meno… lo zero, racconta Susanna in questa canzone che potrebbe sembrare un’ammissione di colpe, ma invece è un sincero sguardo in profondità di se stessi e il riconoscere che il ritratto possa non essere lusinghiero. La base è poco lavorata, gira attorno alla porzione ritmica, eppure non sembra servire altro. La pulizia del suono senza enfasi alcuna, permette al discorso di arrivare nitidamente; permette all’anima di denudarsi.
Sette
⭐⭐⭐⭐⭐⭐⭐

Coma_Cose – Chiamami

Up tempo retto da un sound di chitarra che guida la base tutta. E’ un discorso di coppia che chiede di andare oltre le impossibilità e sfidare tutto per far si che alla fine .. c’eri sempre tu! Si mormora che i due coniugi stiano pensando di tornare a Sanremo… ecco, pur non conoscendo con quale brano eventualmente abbiano pensato di presentarsi, io su questo qui un pensierino ce l’avrei fatto. Funziona anche nella divisione delle parti ed è proprio il racconto che, cantato in questo modo, giunge preciso assai.
Sette 1/2
⭐⭐⭐⭐⭐⭐⭐

Emanuele Dabbono – Cerezo

Pezzo dedicato ad uno dei grandi interpreti del calcio di tre decenni e più fa. Emanuele riesce però attraverso questa dedica a raccontare anche una vita, la sua, ed il suo amore per il padre scomparso. Molto bella melodia, che richiama anche certe sue composizioni per Tiziano Ferro ed anche un certo fraseggio dimostra che l’averci lavorato assieme è stato uno scambio proficuo per entrambi. Tutti hanno ricordi degli abbracci di un padre, di cosa e quando si scatenavano. E’ il saperlo raccontare senza cadere nella retorica che rende però il messaggio diverso, Bravo Emanuele.
Sette 1/2
⭐⭐⭐⭐⭐⭐⭐

Mille – Monsieur Malheur

Partita la base ho subito pensato ad alcune cose anni 80, stile Amore Disperato di Nada, e l’idea mi si è rafforzata ascoltando anche la scelta interpretativa, la chiusura di alcune vocali, che forse da quel mondo lì ha preso più di uno spunto. Il brano è allegro ma senza cadere in banalità letterarie. Mille conferma anche qui la sua originalità colta, quella che sa prendere dal passato, probabilmente un passato che l’è piaciuto assai, ma riattualizzarlo con grande metodo. Forse è arrivato il momento per lei di venire fuori dal mondo delle belle speranze e conquistare la prima linea.
Sette 1/2
⭐⭐⭐⭐⭐⭐⭐

La Golden song della settimana è…

Måneskin – The Loneliest

Quando Damiano scava in se e si propone in maniera dolce, delicata, assume per paradosso una potenza ancor più forte di quando spinge. La band aggiunge una nuova ballad alla propria lista di hit pronte a fare il giro del mondo, dove ormai sono attese al pari dell’Italia. In particolare in questo brano è la batteria che mi colpisce, perché è potente come da rock band si conviene, ma con un’educazione rispettosa che l’ambientazione ballad pretende. Anche l’assolo di chitarra nello special è identificativo della canzone e dello stato di grazia in cui naviga la band che ha sia idee che il non trascurabile vezzo di saperle rendere per tutti, anche per chi il rock lo ama meno.
Otto
⭐⭐⭐⭐⭐⭐⭐⭐

 

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