23 Settembre 2022
di Interviste, Recensioni
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23 Settembre 2022

Pagelle ai nuovi Singoli italiani del 23 Settembre: Giordana Angi potente e credibile, sempre a fuoco i Verdena e stupiscono i Gazosa

Il voto più basso? Un quattro. La Golden Song della settimana? Un otto!

Nuovi singoli le pagelle 23 settembre 2022
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Anice – Supernova

Il pezzo non decolla. Nel momento in cui ti aspetti si apra ripiega su se stesso, cadendo in un inciso che, scusate il gioco di parole, non incide per nulla. Alcune pieghe della voce ricordano da vicino Alessandra Amoroso. C’è quindi parecchio da lavorare sia per trovare canzoni giuste da proporre che per proporsi in maniera più originale.
Quattro
⭐⭐⭐⭐

L’Elfo & Ketama 126 – Rave

Nonostante i due artisti si siano ben amalgamati per questo singolo assieme, cadono un po’ vittime di un brano che avanza senza mai cambiare mood, L’unica differenza la fa la differenza di timbro fra i due con uno che ha un fare più naturalmente portato per tinte noir. Ascolti, ascolti, aspetti uno sviluppo che non arriva. Si resta li!
Quattro 1/2
⭐⭐⭐⭐

Mattia Lever – Ballo lento

Il bridge di questo brano è vicinissimo alla strafamosa “Xdono” che rivelò al mondo Tiziano Ferro. Dopo tante esperienze di contest musicali, anche televisivi e di successo, Mattia inciampa in questa verosomiglianza stilistica e d’intenzione più che di nota dopo nota. Ed è un peccato perché oggi questo stile non è più centrale nelle produzioni e poteva quindi ritrovare un degno rappresentante. IL pezzo non è brutto, però…
Cinque
⭐⭐⭐⭐⭐

Thasup – Okk@pp@

Ammetto di capire molto poco del testo, e questa cosa non è mai cosa buona, però devo ammettere che il sound è davvero trascinante. Mi piace anche il giocare con diversi registri vocali e un sorprendente falsetto che contribuiscono a creare ritmo. Riascolto, riascolto, ( cosa per altro facile giacché dura solo 2,20″ )però capisco sempre molto poco. Peccato, avrei dato di più… sarà corsivo, sarà grassetto, ma non lo insegnano a scuola (spero!)
Sei
⭐⭐⭐⭐⭐⭐

Uno Sbirro Qualunque – Angelo del male

E’ sicuramente stretto definire rap questa proposta del poliziotto misterioso. Nelle strofe c’è un modo molto recitato, interpretato di proporre il testo, che è canzone d’amore finito, nonostante un’enorme passione non sufficiente però a tenerlo in piedi. Poi nell’inciso arriva un effetto metallico sulla voce, il classico pegno pagato alla modernità, di cui forse il brano non aveva bisogno.
Sei
⭐⭐⭐⭐⭐⭐

Naska – O mi uccidi

Per alcuni aspetti m’ha fatto pensare a Tananai; il motivo è quel cantare stonacchiato che però sembra fregarsene perché tanto si sa che la generazione z tende a non seguire chi sa fare qualcosa che tu non sai fare, ma chi ci prova. Il pezzo cresce verso un inciso rock che rivela anche un mondo sonoro più preciso e dove l’artista è maggiormente a suo agio. Accettabile, pure più.
Sei+
⭐⭐⭐⭐⭐⭐+

Lei – La caduta di Lucifero

Musicalmente molto vera, con suoni reali, acustici, caldi. Il tutto è alla base di un canto allegorico quasi, un modo figurato per raccontare le cadute e la maniera di affrontarle di risollevarsi. Voce particolare e adatta a questo tipo di proposta. Forse un po’ ostica per le ambientazioni radio, ma se qualcuno ci scommette potrebbe anche essere una rivelazione.
Sei 1/2
⭐⭐⭐⭐⭐⭐

Nesli – Salvami

Era tanto che Francesco non mi piaceva in questo modo. Sembra aver ritrovato una nuova linfa, ritrovando quell’essenza di poeta metropolitano che aveva contribuito a portarlo al successo. Il pezzo cammina tenue, non esplode, però si lascia seguire melodicamente. Un po’ breve, forse avrebbe potuto ampliare un po’ il discorso. Se ricordo bene ( e ricordo bene ) le parole non gli sono mai mancate.
Sei 1/2
⭐⭐⭐⭐⭐⭐

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