23 Novembre 2014
di Officina del talento
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23 Novembre 2014

MOGOL vs. GRAZIA LETIZIA VERONESE: ancora screzi con la vedova di LUCIO BATTISTI

L'uscita del nuovo progetto di Mogol dedicato a Lucio Battisti è l'occasione per un nuovo scontro fra il paroliere e la moglie del compianto artista...

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Dopo la morte di Lucio Battisti, avvenuta ormai sedici anni fa, spesso la figura di sua moglie Grazia Letizia Veronese è finita sulle pagine dei quotidiani per gli alterchi con chi desiderava utilizzare i brani del compianto cantautore, e di conseguenza, i diritti dei suoi brani.

Mogol, storico collaboratore di Lucio, è incappato più volte in diatribe con la vedova, l’ultima è finita addirittura in tribunale.

Il paroliere ha da poco prodotto e pubblicato Le canzoni di Mogol Battisti in versione rock New Era, una piccola antologia di canzoni reinterpretate da una band messa in piedi da alcuni componenti del CET, il centro artistico ideato da Mogol, uscito lo scorso 18 novembre. Un’impresa non semplice, riarrangiare brani immortali e renderli credibili, ma il risultato a nostro parere è riuscito.

newera

Alla voce una conoscenza del pubblico televisivo, Lorenzo Campani, fra i protagonisti della prima edizione di The Voice of Italy nel team di Riccardo Cocciante, ai cori due figli d’arte, Deborah Johnson e Randy Roberts, figli di Wess e Rocky Roberts, fra i musicisti professionisti del calibro di Roby Pellati, Max Gabanizza e Giovanni Marani.

I 12 brani (da Emozioni a Fiori rosa fiori di pesco, Pensieri e parole, Insieme a te sto bene ecc.) sono stati arrangiati invece da tre docenti del CET: Massimo Satta, il pianista Gioni Barbera e il fonico Stefano Pettirossi.

Contro la volontà della moglie di Battisti, che da sempre si spende per ostacolare iniziative in memoria del marito, così come pubblicazioni di vario tipo, da cd a dvd, la raccolta dedicata è sbarcata anche su iTunes (e Spotify).

Come riporta La Stampa:

Certo Mogol deve aver lottato parecchio, prima di questa decisione che supera ogni eventuale avversità. E si capisce anche quanto gli sia costato, sia in termini autorali che economici, l’ostruzionismo della controparte: è giusto che un repertorio ormai classico, patrimonio nazionale nel pop, non venga divulgato per veto di una parte? E’ giusto che l’autore vivente del duo ci rimetta? La domanda ha già travalicato il lato teorico, Mogol si è rivolto a un giudice e la questione è ora sotto delicata inchiesta presso il tribunale: la sentenza non mancherà di far discutere“.

grazialetiziaveronese

Nonostante le resistenze (c’era chi aveva pensato di sovrapporre la voce di Lucio sui nuovi arrangiamenti digitalmente, ma non sarebbe mai stato possibile, proprio per i problemi sopracitati) l’album ha trovato la luce, e Mogol ne è certo: “Se Lucio fosse ancora vivo, questo disco lo avrebbe fatto lui“.