28 Febbraio 2022
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28 Febbraio 2022

Laura Pausini condivide con i fan le sue riflessioni più intime sulla guerra in Ucraina: “Non si può più tollerare un mondo che insegna solo odio.”

"Finché avremo sogni e forza, finché nessuna bomba ci fermerà dobbiamo continuare a vivere per noi e per i nostri fratelli che stanno affrontando questo incubo..."

Laura Pausini
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In questi giorni Laura Pausini ha festeggiato 29 anni di carriera ma la cantante non si è lasciata andare a particolari festeggiamenti sui social, scossa come tutti noi da quello che sta accadendo in Ucraina. Avvenimenti che l’hanno spinta a una riflessione sulla guerra ma anche sull’importanza della musica in alcuni momenti di sconforto.

29 anni di carriera dicevamo… era il 27 febbraio del 1993 quando Laura vinceva il Festival di Sanremo nella categoria nuove proposte (cosa sarebbe cambiato senza quell’avvenimento sarà l’argomento al centro del film Laura Pausini – Piacere di conoscerti in uscita il 7 aprile su Amazon Prime Video).

Qualche mese più tardi, il 18 maggio sarebbe uscito il suo primo album, Laura Pausini, un disco che vendette oltre 2.400.000 copie fisiche in tutto il mondo. A luglio dello stesso anno Laura sarebbe poi partita per il suo primo tour e il 21 settembre avrebbe vinto due Telegatti come artista rivelazione dell’anno.

Il prossimo anno, per i 30 anni di carriera dell’artista di Solarolo, speriamo tutti noi di vivere momenti più sereni. Ora, come dicevamo in apertura, Laura Pausini ha voluto condividere dubbi e riflessioni su questo difficile momento con i suoi follower…

LAURA PAUSINI SU INSTAGRAM

Cinque giorni fa Laura ha espresso la sua rabbia per quello che sta succedendo in Ucraina con un post su Instagram


Mi chiedo a questo punto se qualcuno invece di studiare storia a scuola stava a casa a giocare a Risiko. La vita però non è un gioco e non si può davvero più tollerare questo mondo che non insegna nulla se non odio.

Chi come me ha dovuto spiegare ad un figlio di avere forza e coraggio in questi due anni di pandemia, cosa può spiegare oggi quando tornerà da scuola e vedrà queste immagini? 


Nei giorni successivi la cantante ha continuato la promozione del suo nuovo singolo, Scatola (e della versione in spagnolo, Caja) lasciandosi andare con i suoi fan ad alcune riflessioni su quanto posso essere difficile in questi momenti trovare quella leggerezza che è però necessaria a tutti noi per andare avanti…


Mi spiace parlare sulle mie pagine di guerra. Non voglio mai rattristare chi mi segue ma sono giorni durissimi per tutti, anche per chi come noi che lavoriamo nello spettacolo e nella musica, si trova a chiedersi come comportarsi in queste situazioni.

Alcuni di voi mi chiedono se sia il caso di promuovere la mia nuova canzone e il mio nuovo video così come tutto quello che spero verrà confermato nei prossimi mesi.

Ci penso spesso a come comportarmi ma penso anche che prima di ieri, la lista delle guerre in corso nel mondo purtroppo erano e sono ancora tante. Troppe. Dovremmo quindi esserci fermati da sempre.

Le guerre non finiscono nonostante sappiamo tutti da sempre che sono il male del mondo. Questo è un vero dolore e una vera sconfitta per tutti gli esseri umani.

Finché avremo sogni e forza, finché nessuna bomba ci fermerà dobbiamo continuare a vivere per noi e per i nostri fratelli che stanno affrontando questo incubo. Non dimenticandoci di loro e cercando di aiutarli ognuno di noi nel modo più vero e sincero che può. Cercando anche di continuare a sognare e ad essere forti E per molti di noi, per farlo, ci vuole musica. PEACE.


A seguire ci viene d’istinto accompagnare queste parole di Laura Pausini con una delle sue canzoni il cui tema è legato proprio alla guerra e alla sofferenza che essa porta, sopratutto ai bambini, Dove l’aria è polvere, brano scritto da Laura con Antonio Galbiati e contenuto nell’album Resta in ascolto del 2004.