Music For Change i sei finalisti – continua
ALICE CARONNA con Non c’è Tempo – sul tema Lavoro e Dignità
Cantautrice pop, pone al centro la connessione autentica con il pubblico. Dopo studi in Sound Design, vince il contest Arderemo (2018) e pubblica il primo EP Alba (2019), con sold-out al Le Mura di Roma. Ha partecipato a Sanremo On, trasmissioni Radio Rai 1 e Radio Rock, e si è esibita in eventi come Fridays for Future aprendo per Greta Thunberg. Nel 2023 pubblica l’album In Piedi e apre concerti per Ex Otago e Willie Peyote. Nel luglio 2025 arriva in finale al Primigenia Music Awards, vincendo la Targa Primo Brown.
“La vita è fatta di scambi e di interazioni col prossimo e mi chiedo perché la prima cosa che ci chiediamo quando ci conosciamo è “che lavoro fai” anziché “chi sei” o “come stai”. Ho il timore che si stia perdendo l’abitudine di vedere oltre e quindi mi chiedo: Siamo davvero il lavoro che facciamo? Ci definiamo in base a come impegniamo il nostro tempo? E quanto vale davvero questo tempo? “Non c’è tempo” e’ una riflessione su queste domande sono felice di aver avuto modo di svilupparla nella fase di residenza “Sound Village” e presentarla in occasione della finale di Music For Change”.
NO DADA con CTRL+C – sul tema Cittadinanza Digitale e Cyber Risk
Collettivo nato a Napoli nel 2022 da Lorenzo Campese, Marco Maiolino e la visual artist Federica De Simone. Ispirato al dadaismo e alla provocazione, fonde musica classica, techno-industrial e colonne sonore in un’esperienza audiovisiva immersiva. Tra performance, video animati e illustrazioni, No Dada trasforma ogni concerto in una narrazione visiva e sonora. Il primo album, Fossili del futuro (Soundinside Records, 2024), prodotto da Michele De Finis e Caterina Bianco, esplora alienazione sociale, violenza urbana e controllo tecnologico. Finalista di Music for Change.
“Per noi è stata un’esperienza totalmente nuova, non ci eravamo mai misurati con la scrittura di un brano ‘commissionato’ da qualcun altro. Mantenere l’equilibrio tra i suggerimenti e i consigli (preziosissimi) arrivati dai coach e dalla squadra di produzione durante la residenza artistica Sound Village di Music for Change, conservando la nostra identità espressiva e scegliendo di volta in volta cosa ci sentivamo più addosso, è stata una sfida interessante e una bella prova di maturità. Ci siamo divertiti a contaminare le nostre due anime, una elettronica/industrial e l’altra classica francese del primo ‘900, con il cantautorato pop. È stata un’esperienza indimenticabile!”
Clicca su Continua per i dettagli della fase finale di Music For Change











