1 Febbraio 2022
di Interviste, Recensioni
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1 Febbraio 2022

FESTIVAL DI SANREMO: VIAGGIO TRA LE NUOVE PROPOSTE DA RISCOPRIRE – 2010/2020

Ultimo appuntamento nel viaggio del nostro critico musicale tra gli artisti del Festival, passati tra le nuove proposte, da riscoprire

Festival di Sanremo
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Festival di Sanremo Nuove proposte 2010/2020

2010

Vince Tony Maiello, l’artista di Castellammare di Stabia che è entrato nella scuderia di Mara Maionchi dopo essere stato un suo finalista ad X Factor. Sembra sia partita una buona carrira, col singolo che si arrampica fino al n°11 in classifica ma a cui non segue un album di parimenti successo. E’ chiaro a tutti che la vincitrice morale sia Nina Zilli che si sente in ogni dove e che si trasforma in un’altra bella realtà femminile della nuova musica italiana.

Tra gli altri non passano il turno ne La Fame Di Camilla, band culla di quel talento che è poi emerso, Ermal Meta, nè Romeus, al secolo Carmine Tundo, giovanissimo leccese che pubblicherà un disco rock molto buono, non rappresentato assolutamente bene dal singolo portato a Sanremo ma che poi farò un bellissimo percorso nella band in costante crescita La Municipal.

Segnalo fra gli altri un altro cantautore, Jacopo Ratini, interessantissimo che è però penna finissima ed intelligente e che mi auguro, continuando a pubblicare, che prima o poi sia arriso dal successo.

Sulla Panchina


2011

Vince e convince Raphael Gualazzi, nuovo elemento in casa Sugar che sembra un po’ fuori dal contesto pop dell’evento in sé ma profondamente addentro al tipo di musica che vuole fare. Si tratta di un Jazz non troppo pesante, non ostico per chi non segue magari lo stile; una sorta di punto di congiunzione fra ciò che è popolare e ciò che magari viaggia più facilmente fra le nicchie.

Fra gli altri si distinguono Serena Abrami che arrivava da X Factor e con l’idea ben salda di voler essere interprete per i cantautori ( qui è griffata Niccolò Fabi ), Anansi che porta un reggae che non passa il turno ma che si canticchierà per un paio di mesi e Micaela, diciassettenne calabrese con una voce molto più matura della sua età. Arriva seconda e dopo in lei ci crederà Kekko Silvestre dei Modà, che le permetterà di prolungare la propria visibilità.

Purtroppo non dura molto ma trovandola brava e padrona del suo mezzo, la mia segnalazione cade su di lei.

Fuoco e Cenere


2012

Vince Alessandro Casillo ma è oggettivamente troppo giovane, acerbo. Vince perché arriva da un noto show per ragazzini canterini ed è quindi mediaticamente forte. Il post Sanremo dura davvero troppo poco, tanto che non sarà fra i big in gara l’anno successivo. Dopo un paio d’anni però, il nostro pubblica un album, #Ale, che è un lavoro pop davvero ben fatto, adattissimo alla sua età che al momento vantava 16 natali, senza risultare però immaturo. Raggiunse addirittura il secondo posto in hit parade ma anche in quel caso lì la promozione venne decisamente meno.

Fra gli altri si classifica terza Erica Mou che poi riuscirà a restare presente con delle pubblicazioni abbastanza costanti, anche se non particolarmente arrise da un successo commerciale. Si segnala anche il passaggio di Giordana Angi che poi fiorirà altrove. Qui e adesso è davvero poco convincente.

Chi convince ed inizia invece un bel percorso che ancora non ha ricevuto la definitiva consacrazione è Marco Guazzone, che dal quarto posto di questa edizione, inizia una serie di pubblicazioni che sono sempre qualitativamente alte. Una sua composizione viene persino scelta da Ed Sheeran che la incide. Ho detto Ed Sheeran, proprio quello li!

Questa è la sua ultima canzone con cui scelgo di segnalarvelo.

Al Posto Mio


2013

Vince Antonio Maggio, reduce dalla permanenza negli Aram Quartet, vincitori a loro volta di X Factor. La sua presenza è simpatica. Canta con un’ironia sottolineabile e senza tralasciare la parte tecnica. Partono bene sia album che singolo ( quest’ultimo sarà anche disco d’oro ) ma poi, e qui non si capisce il perché, non segue il Sanremo in qualità di big e le cose non saranno più facili per lui.

Come big verrà preferito Renzo Rubino, qui terzo. E’ un cantautore fine e convincente anche lui. La sua scrittura presta pure il fianco al teatro, tanto che anche i suoi tour non trascureranno questa componente. Ilaria Porceddu poi è bravissima. L’artista sarda anche lei reduce da X Factor ha padronanza vocale da vendere e scrive in maniera non banale, riuscendo fra l’altro a far digerire un dialetto non così familiare e che aveva un solo precedente di successo, i Tazenda. Dopo purtroppo si saprà troppo poco per quanto sia brava. Per questo motivo scelgo di segnalare lei

In Equilibrio


2014

Vince Rocco Hunt. Il rapper salernitano mette tutti d’accordo anche dopo con album e singolo che raggiungono il successo platinato e che fanno da nuova base ( aveva già altre pubblicazioni alle spalle ) alla partenza di una carriera che fra qualche basso e molti alti è salda ancora ai giorni nostri.

Convince in mezzo ad una manciata di buone proposte. Ci sono le prime tracce di Diodato , qui secondo, che poi sfoggerà la sua intima delicatezza contrapposta ad una forza esplosiva in altre annate. C’è anche Filippo Graziani, figlio d’arte del mai troppo ricordato Ivan. E soprattutto si distingue Zibba. La sua immagine da orso ben si congiunge ad una voce fra le più belle del panorama italiano per quel che riguarda il registro basso e la sua penna, che grifferà anche tanti big, è sempre il giusto compromesso fra le melodie pop e la non banalità delle parole usate. Arriva terzo, lavora tanto, ma non è ancora popolare come meriterebbe.
Per questo lo segnalo.

Senza Di Te

 

Clicca in basso su continua per la seconda parte delle nostre nuove proposte scelte dal Festival di Sanremo dal 2015 al 2020.

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