15 Dicembre 2014
di Direttore Editoriale
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15 Dicembre 2014

Commenti ai big di SANREMO 2015: dai soliti noti ai soliti idioti

L'Editoriale di questa settimana non può non essere dedicato ai 20 big di Sanremo 2015 annunciati ieri. Ora fate sentire la vostra voce,commentate!

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Il rito anche quest’anno si è svolto: HABEMUS SANREMUS.
I nomi dei 20 big che calcheranno quel palco sono stati resi noti ieri da un abbronzatissimo Carlo Conti alla corte del collega Massimo Giletti durante l’Arena.
Prima di andare ad analizzare i nomi del cast però permettetemi di lodarci e imbrodarci un po’: All Music Italia, e questo va detto, ha di nuovo battuto tutti sul tempo rivelando ben due ore prima della diretta il nome del big straniero in gara (vedi qui).

Detto questo ieri la rete è stata invasa come ogni anno da commenti positivi e negativi, a cui si aggiungono varie categorie di persone. Ci sono quelli stupiti che Sanremo vada ancora in onda ogni anno perché convinta che fosse stato chiuso dopo l’ultima edizione di Baudo.
Poi c’è la categoria “fan affranto” col cuore in affanno perché il/la proprio/a cantante non è stata presa eppure sembrava certo/a. Il loro dolore è incolmabile e per loro osserverei un minuto di silenzio… no, non è cinismo, negli anni passati ci sono passato pure io, quindi so che non è una sensazione piacevole. Ovviamente non gridavo al complotto e strappavo come un gatto le tende di casa riprendendomi contemporaneamente con il cellulare per rendere pubblico il mio dolore, ma le sensazioni sono più o meno simili.

Ma veniamo a questi nomi che accompagnerò con un mio commento… vi esorto a fare lo stesso… Mi piacerebbe sapere COSA NE PENSATE VOI, non siate timidi e commentate come se non ci fosse un domani con le vostre impressioni, incazzature e gioie riguardo a questi nomi.


ANNALISA
Il suo era uno di quei nomi che giravano insistentemente fin dall’inizio. Si sapeva addirittura già che il pezzo era scritto da Kekko Silvestre dei Modà (che per la cronaca porta ben 3 canzoni al festival quest’anno: oltre ad Annalisa, Tatangelo e Atzei… autori dove siete finiti?)
Questo Sanremo per Annalisa è un po’ la prova del nove nel senso che la cantante proveniente da Amici gode della stima degli addetti ai lavori ed ha un grosso seguito di pubblico ma le vendite dell’ultimo album (c’era di mezzo sempre Sanremo) hanno stentato un po’ a decollare. Vedremo se questo Festival sarà la sua consacrazione o un rischio che poteva anche essere evitato.

MALIKA AYANE

Anche il nome di Malika girava da diversi mesi. Si sapeva che stava registrando un cd completamente in inglese e che, in vista di una possibile partecipazione, aveva aggiunto alcuni brani in italiano. Non è mistero che la Caselli ci terrebbe a farla partecipare all’Eurovision Song Contest (diritto che spetta al vincitore ma che può essere anche declinato). Su di lei poco da dire, parliamo di una delle interpreti con maggior classe che l’Italia ha visto “nascere” negli ultimi anni. Di sicuro porterà un tocco di eleganza al Festival.

MARCO MASINI

Lo so, inizio a sembrare ripetitivo, ma Marco era l’unico nome dato per certo insieme alla Tatangelo ormai da mesi.  Dal Festival manca da un po’ di anni anche se le sue ultime partecipazioni sono state un po’ sottotono. Sarà che io sono un nostalgico degli anni 90, ma per me Masini deve cantarmi cose tristi per arrivarmi al cuore, quando mi canta che è felice è come se mi rompesse un assioma fondamentale, uno dei pochi punti fermi della mia stessa esistenza. Il titolo Che giorno è non mi lascia trapelare indiscrezioni in tal senso, quindi come voi rimango in attesa.

CHIARA

Ok, mi sa che smetto di scrivere questo editoriale perché mi accorgo che oltre la metà di questi nomi in qualche modo li sapevamo già o comunque erano probabili.
Per Chiara quanto, se non più di Annalisa, questa è la prova decisiva ed infatti la Sony ha spinto molto per averla nel cast. Dopo un esordio col botto con l’Ep Due respiri, è stato fatto l’errore di mandarla subito a Sanremo con un disco messo su in fretta e furia e questo non ha giovato alla cantante che, qualche mese fa è tornata con un nuovo album, Un giorno di sole, completamente diverso dal precedente ovviamente. Eppure questa nuova Chiara seppur abbia convinto le radio non ha fatto lo stesso con il pubblico ed il suo disco è stato, purtroppo, uno dei tonfi più grandi di questo 2014. Basterà il brano di Sanremo a risollevarne le sorti e cementificare la sua popolarità al pari di Noemi e Mengoni?

GIANLUCA GRIGNANI

Il Grigna va a Sanremo. Ed io sono contento per lui e non come pensano i più venali perché ho appena pubblicato una sua biografia non autorizzata che sta andando molto bene. No, il motivo non è questo (però compratelo!).
Grignani con A volte esagero ha fatto un ottimo album, ma non ha propriamente azzeccato i singoli (almeno a gusto personale del sottoscritto) scivolando in un mese o poco più fuori dalla top 100 degli album più venduti. Un flop inaspettato e secondo me ingiusto. Ora ha una grande occasione con Sogni infrantianche se va detto il Grigna a Sanremo non ha quasi mai riscosso i favori delle giurie, salvo poi uscirsene con il disco più venduto della kermesse. Ma i tempi sono cambiati e lui deve assolutamente portare una bella canzone e non trascurare un lavoro serio sul connubio artista/persona, o meglio su come la gente lo percepisce, perché il suo talento nessuno lo mette in dubbio, ma siamo in un epoca in cui alla gente devi anche star simpatico, si sa. Comunque io appena ho saputo che aveva presentato due brani a Conti ero sicuro della sua presenza, Carlo è troppo furbo per farsi scappare lo “scontro” tra due idoli nati artisticamente negli anni 90: Gianluca per l’appunto, e Nek.

NEK

Il suo nome era dato tra le presenze quasi certe. E infatti anche qui possiamo dire lo sapevamo, ma siccome questo articolo lo devo portare a termine, andiamo oltre al “lo sapevamo” e diciamo che la presenza di Nek è sicuramente un colpaccio in quanto il cantautore di Sassuolo manca dal Festival dal lontano 1997. Va detto che i suoi ultimi dischi, più ricercati rispetto al passato, hanno faticato molto nelle vendite e, soprattutto l’ultimo, Filippo Neviani, è stato un flop a tutti gli effetti (non me ne voglia nessuno… la parola flop esiste da prima che nascessi io e finché Lady Gaga vende oltre due milioni di copie e viene definita flop, io non posso definire successi album che superano a stento le 10.000 copie).
Nek se azzecca il pezzo è a posto. Il suo appeal sul pubblico si è solo appannato, non è mai definitivamente scomparso; lui è un piacione (in senso buono). Come sempre (o quasi) sarà la canzone a decidere tutto.

NINA ZILLI

Nina manca da pochi anni da Sanremo, e la sua carriera è relativamente breve, però diciamo che ha fatto sempre la sua porca figura, anche in fatto di vendite. Se il pezzo è bello questa potrebbe essere la sua definitiva consacrazione, altrimenti la sua popolarità non verrà comunque meno visto il ruolo di giudice sulla versione targata Sky di Italian’s got talent in partenza prossimamente.

DEAR JACK

Ok, finora parlavamo di nomi che giravano da un po’. Non è il loro caso. I Dear Jack sono l’unica certezza insieme a “in quale giorno cadrà San Valentino nel 2015” che avevamo fin dall’annuncio di Carlo Conti sul suo insediamento all’Ariston. Li ha invitati pubblicamente, loro hanno accettato. Stop fine della storia.
Di sicuro mossa molto furba quella di Conti di accaparrarsi il gruppo rivelazione dell’anno che tanto successo riscuote tra le teenager. Sappiamo che (almeno) loro non presenteranno un brano di Kekko Silvestre (eppure la produzione del pezzo lo vede in prima linea…).

ALEX BRITTI

Alex è sicuramente un grande chitarrista e un ottimo compositore di canzoni, ma è altrettanto vero che, come Grignani e Nek, è uno di quei talenti esplosi negli anni 90 che negli ultimi anni stanno facendo un po’ di fatica a sfornare canzoni che rimangano in testa al pubblico. Certo va detto che l’invasione dei Talent(tati) ha sicuramente avuto un suo ruolo nella crisi di vendite di questi artisti. Alex raramente al Festival ha deluso, quindi diciamo che confidiamo in lui e nel suo pezzo.

BIGGIO & MANDELLI – I Soliti idioti  

Ecco dai commenti in rete loro al momento sono una delle pietre dello scandalo di questo Festival (ma dubito che Conti non se l’aspettasse). I commenti più buoni sono quelli che sottolineano che non sono cantanti, che fanno ridere solo una parte del pubblico e di solito con volgarità, che la loro presenza ha tolto un posto importante a qualche artista che di musica ci campa etc… Diciamo che almeno due su tre di queste affermazioni non fanno una piega. La loro presenza mi ricorda i tempi del caro e vecchio Baudo, che spesso amava mettere un nome proveniente dal mondo della comicità televisiva nel cast di Sanremo per sparigliare le carte. Mi viene in mente Federico Salvatore con il brano sull’omosessualità (Sulla porta), ma soprattutto Giorgio Faletti con Signor tenente. Ecco, diciamo che però tra le scelte di Baudo e questa c’è sicuramente un abisso.

MORENO

Con Moreno il numero di ex Amici di Maria De Filippi sale ben a tre, anche per questo probabilmente Marco Carta non ha trovato posto nella Kermesse (quattro su 20 sarebbero stati davvero troppi… e conti per le eliminazioni avrebbe dovuto chiedere in prestito a Maria il meccanismo delle “Carrrrrte”). Quel che si sapeva era che un rap in gara ci sarebbe stato e, scartata l’ipotesi Rocco Hunt che ha dichiarato di non essersi presentato, in ballo c’erano lui e Clementino. Alla fine l’ha scampata lui (e Clementino non l’ha presa bene, almeno a leggere la sua pagina Facebook, leggi qui). Anche per lui si tratta di un operazione defibrillazione in quanto il disco Incredibile è stato un bel flop (soprattutto se teniamo conto dell’esposizione mediatica di Moreno, coach ad Amici nel periodo di lancio del disco e forte di un singolo in duetto con Fiorella Mannoia) e le vendite del cd di esordio Stecca erano un lontano miraggio. Ma si sa il pubblico del rap difficilmente perdona un passaggio ad Amici, vedremo se Sanremo gli gioverà o sarà un motivo in più, per chi ascolta questo genere, per snobbarlo.

BIANCA ATZEI

Ok. Qui ci sono due strade che posso perseguire. La prima è quella del “che brava, è tanto che ci prova, se lo merita etc etc…” che, va detto non sarebbero per niente delle bugie. La seconda, che a qualcuno potrà sembrare un po’ polemica ma che non lo è, semplicemente rispecchia quello che pensa la maggioranza del pubblico del web.
Allora Massimo Giletti ieri in presentazione ci ha tenuto a sottolineare che il cast era formato da venti veri big e rispetto al passato non c’erano nomi poco noti. Ecco sui social network ho letto un sacco di persone scrivere “Chi è Bianca Atzei?”. Quindi mi sa che qualche dubbio sulla popolarità qui c’è da chiederselo. Ok, Bianca ha degli ottimi passaggi radiofonici su alcune radio ma non si può sicuramente dire che è un volto noto, nonostante i suoi duetti con Alex Britti, Niccolò Agliardi e i Modà.
Sia chiaro, io non ho nulla contro la Atzei che ha un timbro interessante e intenso, anzi, sono certo che se il brano che ha presentato (si dice sia il famoso brano di Kekko dei Modà che doveva essere inserito nel disco Amore puro di Alessandra Amoroso, ma che è rimasto fuori all’ultimo dall’album) sarà una bella canzone questo potrebbe essere il momento della consacrazione per lei. Quello che metto in dubbio è un regolamento Sanremese che sembra fatto di pongo e viene modellato di anno in anno. Bianca l’anno scorso si è presentata al fianco di Britti nei big proprio perché non poteva essere considerata una big, cosa è cambiato in un anno (dove sinceramente non è successo nulla di folgorante nella sua carriera) per farla diventare un nome “big”? Voglio dire Il Cile qualche hanno fa, fresco del successo travolgente del singolo Cemento Armato in radio e di un disco d’esordio che con poca promozione aveva comunque superato le 15.000 copie vendute, era stato “relegato” nei giovani. Quindi perché?
Ecco diciamocelo chiaro son queste le cose che la gente, il pubblico sovrano, si chiede e che purtroppo fanno partire in molti prevenuti nei suoi confronti. In ogni caso auguro sinceramente a Bianca che sia l’anno buono per conquistarsi il titolo di big.

RAF

Altro grande colpo di questo Sanremo. Dicono che il ritorno su questo palco un po’ lo spaventasse… Sicuramente è un nome che, nonostante anche per lui le vendite siano al ribasso, da un valore aggiunto a questo Festival.

LARA FABIAN

Lara Fabian è una grande star internazionale. 20 milioni di dischi venduti non sono certo bruscolini. Qualcuno le critica di non essere un nome così inaspettato in quanto in Italia si è vista spesso, ha cantato Adagio, il suo cavallo di battaglia nella nostra lingua e soprattutto non le perdonano in nessun modo il duetto con Gigi D’Alessio. Finite queste chiacchere da Shampista, Lara è una delle voci più belle del mondo e sicuramente lascerà un segno in questo festival. A noi basta questo.

GRAZIA DI MICHELE & MAURO CORUZZI (Platinette)

Questa coppia è sicuramente quella più inaspettata e che ha generato più stupore (e qualche critica). Grazia De Michele attualmente, nonostante la pubblicazione di alcuni dischi in tempi recenti, è vista più come maestra di canto di Amici che come cantautrice. Mauro Coruzzi porta (volontariamente) il fardello del personaggio “ingombrante” di Platinette e questo purtroppo spesso fa perdere di vista alla gente che parliamo, oltre che di un uomo dalla cultura musicale straordinaria, di un personaggio poliedrico (come ha dimostrato più volte a teatro) e sicuramente talentuoso. Per me loro sono la scommessa di questo Festival e penso che potrebbero esserne in qualche modo la rivelazione per intelligenza e qualità del brano.

IL VOLO

I tre tenorini lanciati da Ti lascio una canzone da qualche anno mietono consensi e realizzano concerti sold out in tutto il mondo. In Italia hanno finora fatto un po’ di fatica ad affermarsi. All’inizio si parlava di una loro partecipazione al fianco di Albano, invece si presentano da soli. Sicuramente il talento c’è ed è evidente, vedremo il brano.

ANNA TATANGELO

Di Anna sappiamo molte cose. È un libro aperto per noi. Sappiamo che è ad un passo dal battere il record per aver collezionato più presenze al Festival di Sanremo che compleanni. Sappiamo che quest’estate è stata criticatissima (e cliccatissima) per il suo e sappiamo che si presenta con un brano di Kekko Silvestre che lui stesso dichiara molto forte. Sul resto diciamo che Anna ha spesso scontato cose che con la musica hanno poco a che vedere… l’unione con D’Alessio, il suo rispondere a tono alle critiche… una partecipazione non proprio fortunata ad X-factor come giudice, ma, a parte quest,o le sue doti vocali sono innegabili e la sua interpretazione è migliorata di anno in anno. Il brano Bastardo di qualche anno fa, al di là dei gusti, ne era sicuramente la prova. Se il pezzo è davvero bello, chapeu. Se ci ricanta che “Essere una donna non vuol dire riempire una minigonna” o “…che il suo amico (gay) si lascia accarezzare come un gatto” per noi è NO.

NESLI

Per Nesli è il momento della resa dei conti… passato dal rap al pop ha ottenuto un ottimo successo negli scorsi anni con i suoi singoli e lo ha fatto non solo per se stesso (Dimentico tutto scritto per Emma e Tiziano Ferro che ha coverizzato e lanciato come singolo la sua La Fine). Già due anni fa era stato ad un passo per entrare nel cast di Sanremo ma alla fine non era successo. Ora, fresco del ritorno alla Universal Music, è quello che più di tutti si gioca la consacrazione definitiva. Le carte in regola ci sono tutte. Staremo a vedere.

IRENE GRANDI

Irene è uno di quei nomi che maggiormente hanno risentito di un calo di popolarità dopo l’invasione delle cantanti dei talent. Forte di un grande successo fino a metà degli anni oo, dopo aver vinto il Festivalbar (per i più giovani che per caso si chiedessero di che parlo, subito a leggere qui) con Bruci la città nel 2005, ha iniziato a faticare nelle vendite, questo nonostante un Sanremo con un ottimo pezzo a firma Baustelle (La Cometa di Halley) e il successivo disco che aveva come traino un secondo singolo, Alle porte del sogno, che ha spopolato in radio. Il nemico di Irene non sono le canzoni, quelle le ha quasi sempre azzeccate, ma convincere nuovamente il pubblico a credere nelle sua musica nell’epoca delle Amoroso, Emma etc…

LORENZO FRAGOLA

E con Lorenzo Fragola, fresco vincitore da solamente tre giorni di X-factor si chiude l’elenco dei 20 big di Sanremo.
Anche sulla sua partecipazione la rete è spaccata e numerose sono state le critiche nei suoi confronti, il succo è sempre lo stesso: “Ma come ha vinto X-factor 3 giorni fa ed è già nei big?”. A queste persone andrebbe ricordato che la medesima cosa successe per Marco Mengoni e Chiara, quindi non ci troviamo di fronte ad una strana novità. Più che altro siccome Lorenzo ha dimostrato di possedere talento e di essere molto amato dal pubblico delle teenager, spero che la Sony questa volta sappia quel che fa e non commetta lo stesso errore di cui è stata vittima Chiara, ovvero assemblare in fretta e furia un album che non rispetta quello che è davvero il percorso artistico che Lorenzo ha dentro e intende perseguire. Se lavorano bene in questo senso il successo è garantito. Del resto come ha detto Conti non si può ignorare un’artista emergente che in una settimana ha conquistato il disco d’oro digitale con oltre 15.000 copie vendute. Però a voler essere onesti visto che Conti ha ribadito più volte che in questo festival l’importante sono le canzoni e che Lorenzo ha vinto X-factor solo giovedì ed è stato inserito nel cast di Sanremo sabato sera, questa bellissima canzone a Conti quando l’avrebbe fatta ascoltare?
Ho solo un dubbio, Carletto ha dichiarato che Fragola è stato inserito nel cast solo sabato sera, dopo una riunione dell’ultimo minuto. Ora la mia curiosità è qual è lo sfortunato nome che, all’ultimo, è stato fatto fuori dal cast in favore del Fragola? Non lo sapremo mai, mettiamoci l’anima in pace, ed in fondo per rispetto nei confronti di quel misterioso artista è meglio così.

CON QUESTO E’ TUTTO, ASPETTO I VOSTRI COMMENTI, LASCIATEVI ANDARE… Critiche, consensi, opinioni… va bene tutto!

Il direttore

Ps. Avevamo scritto una lettera qualche mese fa a Carlo Conti chiedendo di non darci un Sanremo di “soliti noti” (la trovate qui) e di farci rivedere qualche nome che da anni tenta Sanremo ma viene “rispedito al mittente”. Ecco anche la nostra lettera è stata rispedita al mittente e senza ricevuta di ritorno.
Solo su una cosa ci ha ascoltato… o quasi… non volevamo un Sanremo di soliti noti, ci ha dato un Sanremo con “i soliti idioti“.

“Ma quale musica leggera, questa è una musica che pesa… c’è chi la sente e s’innamora, c’è chi la vive e si avvelena…”
(Ma quale musica leggera – Loredana bertè – Testo: Edoardo Bennato)