KATIA RICCIARELLI
Ma torniamo ai fatti, anche se noi avremmo preferito parlare di lei come artista, come abbiamo fatto quest’estate, in tempi non sospetti (leggi qui).
razzismo e misoginia
Durante la stessa puntata, la Ricciarelli è riuscita anche a collezionare una serie di frasi razziste dando della “scimmia” a Lulù Selassié (di origini etiopi) e misogine contro Miriana Trevisan che, oltre ad essere criticata come madre, è stata definita “tenutaria del casino“, al punto da indurre il suo ex marito Pago a valutare, coi loro avvocati, azioni legali (leggi qui).
Senza considerare tutte le volte che si è scagliata contro le ragazze della casa per il loro abbigliamento succinto!
Nel post puntata, poi, presentando i coinquilini al nuovo concorrente Kabir Bedi, ha definito il Dottor Giacomo Urtis “donna” in quanto dichiaratamente omosessuale.
Katia su Urtis e Valeria riferendosi a quando erano legati per andare in bagno “infondo sono due donne” 😳
quando le cuciranno la bocca sarà un giorno migliore #gfvip pic.twitter.com/8F5QYp7C3P
— dracarys (@Pizzaloveu) January 5, 2022
Ma, totalmente fuori controllo, la violenza verbale è continuata anche il giorno successivo quando, durante l’ennesima litigata con Lulù Selassié, le ha consigliato di tornare a studiare al suo paese, alludendo alle origini africane della ragazza, definita anche “principessa con le gambe larghe“.
chi la giustifica…
Alcuni coinquilini giustificano le frasi della soprano, in particolare, anche lei criticatissima sui social, Manila Nazzaro, Miss Italia 1999 e attuale conduttrice dell’emittente radiofonica di RTL 102.5:
CREDO CHE QUESTO SIA UNO DEI CONFESSIONALI PIÙ IMBARAZZANTI MAI VISTI#gfvip
— 🦚incoerente (@martinaaah_) January 5, 2022
La conduttrice dice testuali parole: “Dietro a dei pensieri molto forti di Katia c’è comunque un pensiero molto profondo che parla di rispetto, collaborazione, di solidarietà e di generosità. Tutti e quattro elementi che l’altro gruppo non conosce assolutamente.”.
in conclusione…
Se i pensieri profondi sono il razzismo e ogni altra forma di discriminazione, allora anche io sono parte dell’altro gruppo.
Nell’altro gruppo ci sono persone che usano (troppo) spesso un linguaggio eccessivo e volgare, un linguaggio ormai totalmente sdoganato in TV o nel mondo della musica (basta leggere qualche testo trap, ad esempio) e che, personalmente, non condivido e non utilizzo.
Ma dobbiamo però imparare a distinguere il linguaggio dal contenuto. Perché se il linguaggio è da condannare, quando il problema è il contenuto, stiamo parlando di violenza. E si può essere violenti anche usando parole forbite.
E il razzismo, l’omofobia, il misoginismo, l’abilismo e qualsiasi forma di discriminazione sono forme di violenza ed ognuno è responsabile delle proprie parole.
Intanto aspettiamo la reazione della redazione, degli autori e del conduttore del GF Vip, ricordando che chi tace davanti alla violenza è anch’esso colpevole e che per emittente e autori c’è, per la nostra legge, una co-responsabilità riguardo ai contenuti.
Vostra.
Allibita.
Mosca Tze Tze
Foto di copertina: sito ufficiale GF