19 Gennaio 2024
di Interviste, Recensioni
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19 Gennaio 2024

Pagelle singoli del 19 gennaio 2024: Gio Evan stupisce e rimane unico. Albe trova finalmente la sua direzione

Le recensioni alle nuove uscite della settimana del nostro critico musicale

Pagelle Nuovi Singoli 19 gennaio 2024
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MARGHERITA VICARIODove Te Ne Vai

Conferma una crescita importante la Vicario dopo l’ottima prestazione della precedente “Magia“. Adesso è sicuramente meno immediata, forse anche meno ficcante, spostandosi su ambientazioni 60’s da fare invidia alla migliore Nina Zilli, che a certe atmosfera ci aveva abituati. Il mondo sonoro le riesce proprio e lo cavalca bene con la sua voce, anche se il pezzo, pur partendo benissimo, poi perde nella sua elaborazione quella caratteristica tipica e fortunata per i brani di quell’epoca, la fluidità, la scorrevolezza. Qui c’è qualche angolo da smussare.
Sei=
⭐⭐⭐⭐⭐⭐=

SHORIProspettiva

In gara ad Area Sanremo che lo ha visto anche fra i venti vincitori, il pezzo è una ballata moderna, che si pone a metà fra rap e pop, fra effetti e del cantato libero. Si poteva lavorare un po’ di più sull’interpretazione, magari sottraendo ad una velocità di espressione, visto che quando il nostro si concede del tempo, scandisce bene, interpreta per l’appunto, il pezzo ne guadagna. Niente di nuovo, si muove su terreni accettabili in base alla media del periodo.
Sei
⭐⭐⭐⭐⭐⭐

ALBEQuanto Realizzi Che Non Ti Aveva Capito

Decisamente cresciuto Albe, con una nuova identità chitarra e voce che lo rende più artisticamente tangibile, rispetto alle produzioni artefatte con cui si esprimeva fino a poco tempo fa. Anche la voce è lasciata cruda, senza “softwerizzarla”, fino allo special con cui il pezzo si conclude; e devo dire che la cosa ci sta, nel senso che li non è uno stile, ma proprio un orpello per variegare il brano.

Nel mezzo l’artista trova finalmente un timbro, una personalità. Avrei corso per un altro ritornello, dopo lo special, proprio per non comunicare quel senso che ci manchi qualcosa. Comunque passi avanti decisi.
Sei 1/2
⭐⭐⭐⭐⭐⭐

IVAN GRANATINOMalincunia

Nella “sconclusione” dell’artista campano, che gira e rigira, sperimenta, prova vari stili musicali a volte riuscendo benissimo, altre meno, mettendo sempre e comunque alla prova la sua versalità, oggi si riapproda in un discorso pop, di quello contemporaneo. “Malincunia” poggia su un ritornello melodico che si lascia ricordare e cantare, di quelli che se sfonda le pareti del cuore del suo pubblico, c’è da scommettere che sarà cantata a squarcia gola nei suoi tantissimi concerti. E la musica partenopea si sta diffondendo fra le nuove generazioni di tutta Italia. Forse manca proprio un’affermazione pop. Che sia la volta buona?
Sette
⭐⭐⭐⭐⭐⭐⭐

GIOVANNI SEGRETI BRUNOFelicità E’

Buona ballata con una base prevalentemente elettronica, soprattutto nella ritmica, senza rinunciare ad alcuni elementi acustici. La voce di Giovanni è buona, particolarmente forte nelle basse in cui non perde espressività. E fra coraggio in esposizione e le perplessità in saldo, si cerca quell’attimo di felicità, che è un attimo e solo rendendocene conto possiamo vivere bene, senza però mai smettere di cercarlo appunto. E’ al fine un centrato pop non banale che aiuta anche a ricordare che le nuove generazioni possono pure cantare.
Sette
⭐⭐⭐⭐⭐⭐⭐

CLUB DOGO & ELODIESoli A Milano

E’ un omaggio del trio milanese alla loro città. Il discorso appare sincero e ben misurato nelle parole, che trasudano d’appartenenza, di vissuto e soprattutto di un’età, che per una volta tanto è specchio della realtà e non uno spacciarsi per eterni ventenni. Elodie, sebbene inizi ad essere un po’ troppo inflazionata, riesce ad adeguarsi all’idea del brano, a servire allo stesso con pacatezza e moderazione; forse come tipo di voce femminile è, su questo sound, la migliore possibile. Han scelto bene. Credo non mi siano mai piaciuti i Dogo così prima d’ora, ne assieme e men che mai da solisti.
Sette +
⭐⭐⭐⭐⭐⭐⭐+  

ASSURDITE’Bella Storia

Io e te, io e te, tra un punto ed a capo, c’è ancora spazio per te“, canta in questa ballata malinconica e davvero ben scritta. Cantata con un filo di voce ma senza rinunciare ad un’interpretazione precisa che riesce a comunicare l’unicità di questo amore, quando proprio hai la sensazione di essere da soli per davvero, solo tu e il tuo amore. Tutta con piano di base e suoni quasi naturali a completare. Giusta, misurata, fuori dagli schemi.
Sette 1/2
⭐⭐⭐⭐⭐⭐⭐

LEONARDO LAMACCHIAAurora

Buona la scrittura di Leonardo; lo è sempre stata a dire il vero. Adesso l’artista si concede un tocco di modernità che è vincente nella costruzione della canzone che è interessante, essendo una ballata non usuale nei tempi, negli snodi, negli arresti e ripartenze. Un po’ meno invece sull’uso di effetti sulla voce, qui usati non per correggere ma per dare in alcuni passaggi un senso metallico che non è poi così addentro al brano. C’è da dire che comunque, questo “erroruccio” (sempre a mio avviso, s’intenda) evitabile, la canzone è davvero molto buona. Speriamo gli spalanchi qualche portone, che se la stessa la cantasse un big, sarebbe da primi posti nell’airplay.
Sette 1/2
⭐⭐⭐⭐⭐⭐⭐

LA MUNICIPALGiacomo

Rock vintage che è scenografia già dalle note, che qui in questo pezzo, giocano a riempire e poi a svuotare, suonando felicemente primi anni 70. Anche l’interpretazione rende parecchio l’idea, soprattutto quando entra anche la voce femminile, che diventa un abbellimento, un arrotondamento. La band ha il suo mondo artistico, lo mostra in maniera sapiente ed arriva gradevole e senz’altro esposto al meglio. Bella.
Sette 1/2

⭐⭐⭐⭐⭐⭐⭐

GIO EVANSusy

Mia madre prima di andare mi ha detto: “mi raccomando, non diventare le ferite che ti fanno”. Gio Evan continua ad essere un artista non etichettabile, capace di passare da brani che sono autentici capolavori ad altri che si spingono talmente oltre da risultare incomprensibili. La linea è sottile e spesso nemmeno lui la vede. In questo caso siamo di fronte a un brano geniale, con un crescendo popolare, sia nella strumentazione che nella scelta interpretativa. Il testo è bellissimo e merita un ascolto approfondito. Si sconsiglia quindi a chi trova fantastico essere raccontato di soldi, troie, spari e sbarre talvolta davanti, altre dietro.
Otto
⭐⭐⭐⭐⭐⭐⭐⭐

 

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