10 Novembre 2023
di Interviste, Recensioni
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10 Novembre 2023

Pagelle singoli del 10 novembre: Blanco tira fuori la melodia e mette a segno il colpo, Dani Faiv canta per se stesso

Le recensioni alle nuove uscite della settimana del nostro critico musicale

Pagelle Nuovi Singoli 10 novembre 2023 AMI
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PAGELLE NUOVI SINGOLI 10 novembre 2023

Dani Faiv – Di Natale

Noiosa e particolarmente inutile dal punto di vista dell’archivio. Cioè è un brano che non smuove ricordi, non tieni li perché comunque fa “canzone del periodo”. E’ proprio qualcosa di fine a se stessa. Una canzone deve avere la capacità di diventare di chi l’ascolta mentre questa è di Faiv e resta solo sua.
Tre
⭐⭐⭐

Anna e L’appartamento – Assedio

Strofe ansiolitiche nella maniera di fraseggiarle ed inciso scialbo, che si snocciola sulla ripetizione del titolo, che poi, nella seconda ripetizione si veste dello stesso abito disegnato dalla stilista ansia. Peccato perché ad esempio l’arrangiamento corale in divenire è di buona fattura, così come il bridge, la preparazione all’inciso. Bisogna lavorare un po’ più sull’ampliare il registro vocale, perché un pezzo tutto tenuto sugli “ultrasuoni” diventa insopportabile da ascoltare mezza volta di più.
Quattro
⭐⭐⭐⭐

Mandorla – Versami il latte

Brano troppo poco originale nella maniera proprio di proporlo che ricorda da vicino Ariete anche se più intonata. La propensione ad essere incolore è una moda da cercare di scardinare. Il tutto si gioca comunque su due note messe in croce ed una tendenza a cantilenare che sgonfia l’attenzione di chi ascolta. Infatti mi sono impigrito.
Quattro
⭐⭐⭐⭐

Eugenio Sournia – Dignità

Un po’ canzone di protesta, un po’ racconto ribelle ed elettrico della ricerca di un proprio spazio di conforto, che sia un luogo dove trovare dignità in un mondo dove c’è chi fa gara per qualsiasi cosa, persino a chi sputa più lontano. Il discorso musicale, ma anche interpretativo a dire il vero, prende tanto dal passato anche se proprio questo tipo di passato oggi è così astruso da sembrare nuovo.

Potrebbe far strada in un mondo live ma il potenziale radiofonico, nonché promozionale, è davvero scarsino ed il motivo non è il non essere alla moda, il che in certi casi sarebbe cosa si gradita, ma di risultare completamente anacronistico.
Quattro
⭐⭐⭐⭐

Jacopo Ratini – Il mestiere di scrivere

Tante volte ho celebrato Jacopo come autore efficiente e sottolineato quanto a mio avviso gli tornasse troppo poco sia come autore appunto che come artista. Tutto questo lo confermo anche se devo dire che questo brano mi ha lasciato stranamente davvero indifferente. Scorre, passa e va senza lasciare niente dentro. In più il piano che puntella le strofe ha troppa assonanza con un brano internazionale di cui non mi sovviene il titolo così su due piedi, ma parliamo di un pezzo famoso.

Di certo l’artista voleva omaggiare il mestiere dell’autore, di chi ha esigenza attraverso le parole di raccontare e raccontarsi, ma è anche vero che, rispetto ai suoi standard, l’inciso del brano non incide abbastanza, si aggroviglia su un gioco di parole piuttosto vacuo.
Quattro 1/2
⭐⭐⭐⭐✨

Tropea – Discoteca

Linea melodica che poteva essere sfruttata meglio. I Tropea scelgono invece di lavorare in sottrazione dal punto di vista interpretativo per un pezzo che ha una buona base, con diverse uscite intelligenti che la rendono curiosa. Quel che non è curioso è il fare noioso del cantato che non viaggia paritariamente rispetto al lavoro musicale. E’ come se si viaggiasse su due binari paralleli che non s’incontrano. Vanno nella stessa direzione, ma chi ha comprato il biglietto per il treno che sta su quello della musica fa un viaggio divertente, chi invece su quello della voce, sbadiglia.
Cinque ( praticamente sette alla base ed arrangiamento, tre al cantato )
⭐⭐⭐⭐⭐

Caffellatte – Fintadiniente

Avrei eliminato questo effetto ovattante sulla voce che non permette di percepirne precisamente il colore. Anzi, peggio! Quando questo viene in qualche momento fuori, ti domandi il perché si siano fatte delle scelte, che sono sempre negative soprattutto per voci che devono ancora farsi conoscere.

Il brano è scorrevole anche se la parte musicale resta praticamente in sottofondo rispetto a quella vocale. Ecco, forse il giusto passaggio sarebbe stato liberare la voce dall’effetto ed integrarla maggiormente nella base però potenziata. Si liberino le corde vocali! Prima o poi ce la faremo.
Cinque 1/2
⭐⭐⭐⭐⭐✨

Cliccate in basso su continua per la seconda parte delle pagelle nuovi singoli del 10 novembre.

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