17 Marzo 2023
di Interviste, Recensioni
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17 Marzo 2023

Pagelle Nuovi Singoli in Uscita Venerdi 17 marzo: per Chiello arriva il pezzo della maturità. Ottimi i Negramaro con Elisa e Jovanotti

Se dieci brani superano il 7 in pagelle c'è un pezzo che prende un durissimo 3 dal nostro critico musicale

Pagelle Nuovi singoli 17 marzo 2023
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Baustelle – Milano è la metafore dell’amore

E’ sempre un mondo sonoro che proviene da un passato e stavolta la scelta cade su un rock di provenienza British di fine anni 60. Il tutto per raccontare le contraddizioni di un metropoli quale Milano, che può sedurre, uccidere, farsi amare, senza mezze misure, soprattutto se ti lasci perdere fra le sue strade. Nonostante si Francesco che Rachele abbiano due voci solitamente algide, unite assieme nell’inciso, cantato chiaramente con un’ottava differente, riescono ad arrivare più calde e ad unirsi alla festa di fiati che rend eil pezzo anacronistico ma al contempo molto originale.
Sette
⭐⭐⭐⭐⭐⭐⭐

Hu – Limiti

Bel tiro per questo pezzo, subito al pronti e via, senza attendere. Sembra che Hu abbia fatto quasi immersione in una ambientazione dreamdance della seconda parte degli anni 90, e abbia chiamato artisti e producer come Sash o il mai dimenticato Robert Miles per farsi arrangiare questo pezzo. Funziona nel suo essere anacronistico oggi, apparendo completamente nuovo. Andrebbe chiaramente ampliato ben oltre i due minuti e diciassette di durata, sennò non hai nemmeno il tempo di salire sulla pista da ballo! Però buona e potente.
Sette
⭐⭐⭐⭐⭐⭐⭐

La Nina – Harakiri

Tra italiano e napoletano, questo brano gode di un arrangiamento originalissimo che ha sentori molto popolari da una parte e dall’altra mi ha fatto ricordare (chissà se lo ricordate voi) Madh, uno degli artisti che hanno preso parte ad X Factor, credo sotto guida di Fedez, se non ricordo male, che amava tantissimo queste sonorità che arrivano anche dalla tradizione orientale, giapponese nello specifico. La proposta è comunque valida e lancia su scala nazionale un’artista che nelle sue zone ha già un ottimo seguito. Buone possibilità di emergere e con personalità.
Sette
⭐⭐⭐⭐⭐⭐⭐

Le Carie & Salmo – Bugiardo

Salmo canta qui con Le Carie di come un kg d’erba possa essere la via di fuga di un momento complicato e come lo sia stato erroneamente per tanti, e la risposta che si danno è la medesima del protagonista della canzone: tanto a me non mi frega, smetto quando voglio. Tutti quelli che ci cadono provano a dirselo, poi sappiamo bene che invece la realtà dice altro.

Molto forti alcuni passaggi del testo o di sicuro per nulla forbiti, però anche in questo caso, nel trattare certi argomenti alcuni termini diventano quasi indispensabili. Se poi sono completamento di una base rock che ha tendenze addirittura hard di matrice addirittura primi anni 90, allora la cosa è ancor più giusta o, semplicemente, non potrebbe esser diversa da così.
Sette
⭐⭐⭐⭐⭐⭐⭐

Marea – Il cielo di Napoli

Già noto come Tony Maiello, poi per un periodo breve solo Majello, adesso torna l’artista partenopeo e la prima novità è l’uso del dialetto in alcuni passaggi di questa nuova canzone. Si tratta di una ballata molto vocale, cantata in maniera piena e calda su una base piuttosto scarna, che affida soprattutto agli echi i pochi momenti in cui primeggia. Buono il crescendo dell’inciso così come l’aspetto intimo delle strofe, per una canzone che gode molto anche di un aspetto scenografico del testo.
Sette
⭐⭐⭐⭐⭐⭐⭐

Gero Riggio – Crescere

Per questo brano Riggio sembra abbia ascoltato tantissimo Renga. Alcuni passaggi melodici, ma anche proprio dei giochi vocali negli snodi in cui il pezzo cresce , lo ricordano molto da vicino. Detto questo, che può essere anche una banale ispirazione, va detto che Riggio, giocando con il titolo della canzone, è cresciuto tantissimo, sia in fase di scrittura, dove è diventato talmente centrato da dover stare attento a non cadere in errori di mestiere, sia in fase interpretativa, dove, come già sottolineato qualche singolo fa, ha imparato a gestire benissimo le basse, capendo che la bellezza di un pezzo può risiedere anche in quelle parti lì e non solo nelle aperture vocali potenti.
Sette
⭐⭐⭐⭐⭐⭐⭐✨

Follya – Mister

E’ un pezzo che un po’ denuncia l’attuale sistema musicale, ma non solo, uno sfogo a favore di tutti quelli che non sono messi in condizione d’esser ascoltati, per qualsivoglia motivo. Anche l’idea d’arrangiarlo in una maniera simil incazzata è giusta per il tipo di messaggio che poi si chiude in un corale “parappappà” dell’inciso, che è un po’ come il sunto a favore, il coro nel quale tutti quelli che si sentono così possono convertire. La band di Bernabei è oggi sicuramente più convincente del passato, anche di quello solista del loro leader.
Sette+
⭐⭐⭐⭐⭐⭐⭐+

Chiello – Milano dannata

Canzone di crescita per il giovane artista, che da una bella prova di nuova consapevolezza anche delle proprie possibilità melodiche. E’ una ballata di cruda visione sulla città che lo ha ospitato, che sa attrarti con le sue possibilità ma anche ferirti, come una bella donna che ti ha riempito il cuore di spine. E l’ex Fsk, potentino di nascita, qui canta pure molto, riuscendo molto bene ad interpretare il sentimento anche di rabbia, se vogliamo, verso questa conquista che abbiamo subito e che poi ci ha traditi. Molto buona.
Sette 1/2
⭐⭐⭐⭐⭐⭐⭐✨

Veniamo alla Golden Song della settimana che, anche questa volta, sono due…

Negramaro, Elisa & Jovanotti – Diamanti

Bell’insieme di amici per questa ballata che ha una potenza, un carattere che è proprio d’insieme, di quel che ogni componente che l’ha interpretata, oltre che scritta, ha saputo aggiungerci. E nonostante i tanti anni di carriera, dai 20 della band di Sangiorgi in su, tutti e tre dimostrano il perché si sono conquistati il loro posto al sole nel panorama musicale italiano: perché hanno oggettivamente qualcosa da dire, ancora oggi e sanno come farlo.

E gli si perdona anche più di un passaggio poco forbito nel pezzo perché, come dico sempre ai vari rapper/trapper, che invece ci poggiano sopra quasi interamente le canzoni, la parolaccia, se messa al posto giusto in un testo, con un senso, rafforza ciò che stai dicendo, come dovrebbe essere, senza ottenere invece un risultato svilente.
Otto
⭐⭐⭐⭐⭐⭐⭐⭐

The Niro – Un mondo perfetto

Particolare ed anche fuori da ogni moda attuale. The Niro, che ogni tanto torna, stavolta lo fa con un brano che richiama molto il mondo delle colonne sonore e lo unisce con una scrittura che mi fa pensare al miglior Pacifico o, per chi ne ha ricordo, al siciliano Rosario Di Bella. Brano di grande atmosfera, cantato molto bene, con dinamiche cangianti e con una porzione musicale curata e piena. Davvero un ritorno notevole.
Otto
⭐⭐⭐⭐⭐⭐⭐⭐

 

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