12 Maggio 2023
di Interviste, Recensioni
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12 Maggio 2023

Pagelle Nuovi Singoli del 12 maggio: deludono Antonacci e Clementino, avanza il nuovo con Santoianni, Filo Vals, Cioffi, Alfa e Sethu

Questa settimana è il nuovo cantautorato, in diverse sue forme, a colpire il nostro critico musicale.

Pagelle Nuovi singoli 12 maggio 2023
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Mr. Rain & Sangiovanni – La fine del mondo

In quel di Sanremo Mr. Rain ci aveva cullati con la dolcezza, riuscendo a proporsi come piacevole sorpresa per tutto un mondo che non lo conosceva ancora. Adesso torna per l’estate con un duetto che per nome è come lo strillone di un giornale, ma che, ascoltato, lo snatura non poco, avvicinandolo più al mondo artistico dell’artista ospitato, Sangiovanni. Gli accenti infatti viaggiano per fatti loro e anche il pezzo, pur orecchiabile e di sicura facile presa per la memoria, fornisce, alla sua conclusione, quella sensazione che ci sarebbe voluto un passaggio in più. Alti e bassi, insomma, bene ma non benissimo, come direbbe un loro collega.
Sei =
⭐⭐⭐⭐⭐⭐=

Narciso – Discoball

Si sente moltissimo la penna di Casalino in questo brano con cui Narciso affronta una tematica musicale dance, su cui canta i suoi desideri liberamente ed anche l’apparenza di mostrare quanto sia tutto a posto quando invece non lo è. Orecchiabile ed internazionale come approccio ed arrangiamento, potrebbe giocarsi le sue carte in circuiti radio importanti, qualora venisse concesso ascolto, dato anche il ritorno di alcune tematiche musicali simili, proposte da artisti più noti, Paola & Chiara e Mengoni su tutti.
Sei
⭐⭐⭐⭐⭐⭐

Achille Lauro & Rose Villain – Fragole

Con l’intercedere reggae e la linea melodica che profuma di anni 60, questo brano potrebbe iscriversi direttamente fra i tormentoni estivi. Ha quel gioco a due voci poi che anche in video e su un palco può giocare a favore, guadagnando quel che di scenografico che certo viene in aiuto. Tecnicamente il pezzo è strutturato in maniera molto semplice e non lascia certo pensare all’innovazione se non lo si rapporta alla carriera dei due artisti. Intelligente Lauro anche a sfruttare fra le voci femminili quella che probabilmente, fra gli astri nascenti, è quella che fa più luce.
Sei +
⭐⭐⭐⭐⭐⭐+

Angelica – Milano Mediterranee

Mi ha ricordato quel periodo in cui Kylie Minogue gigionava con la musica da cocktail, non so, ricordate Chocolate? Ecco penso a quelle soluzioni li, ancor di più esaltate nel pensiero dall’arrangiamento vocale dell’inciso, con i raddoppi vocali “ansimati” in sottofondo e le atmosfere piene di echi. Il pezzo funziona anche perché gioca con sonorità che oggi nessun’altra artista, così su due piedi, mi sembra portare in scena. E ritagliarsi un proprio spazio non è mai un errore di certo.
Sei 1/2
⭐⭐⭐⭐⭐⭐✨

Ex-Otago – La fine

Neanche il tempo di abituarsi al Carucci solista che ecco che gli Ex-Otago tornano insieme, anche con la loro voce storica. Il singolo del ritorno li propone in versione uptempo di basso synth dal sapore 80, batteria addolcita con echi tipici sempre di quel periodo li e puntualizzazioni di chitarra nelle strofe che diventano linea guida della base nell’inciso. Nel testo due persone nel mezzo delle apocalissi di questi giorni che possono scegliere se anche per loro è la fine o vivere il tutto come un nuovo inizio. Gradevole ripartenza.
Sei 1/2
⭐⭐⭐⭐⭐⭐✨

Lorenzo Fragola & Mameli – Happy

Con una battuta di cassa iniziale che mi ha fatto pensare subito a Crazy dei Gnarls Barkley, questo pezzo si snoda invece in un discorso fra i due artisti, che scorre piacevole. Ascolti una storia proposta in maniera scanzonata eppure originale, che combina i due cantautori ormai collaboranti da un po’ che, pur avendo due provenienze assolutamente diverse, qui convivono artisticamente in maniera perfetta. Il pezzo è piccolo piccolo, eppure completo. Assolutamente sufficiente, anche più.
Sei 1/2
⭐⭐⭐⭐⭐⭐✨

Alfa – Bellissimissima

Nella sua evoluzione musicale Alfa approda su una melodia poggiata su una chitarra che ricorda un po’ il Jovanotti degli anni 90, quello che saltava fra una Bella ad Un Raggio Di Sole. E’ comunque un pezzo completo, un cerchio chiuso in cui l’artista pascola a proprio agio, fra le sicurezze di un’orecchiabilità comprensibile eppur non banale, fatta di parole semplici ma sufficientemente adatte ad un linguaggio giusto per l’età del nostro e del pubblico a cui oggi si rivolge normalmente, non trascurando la possibilità di ampliarlo.
Sette
⭐⭐⭐⭐⭐⭐⭐

Cioffi – Passa tutto alla tua età

Vivere quotidiano alla ricerca dell’amore quello cantato qui da un Cioffi particolarmente ispirato. E’ infatti riuscito a trovare una linea melodica semplice per raccontare un’aspettativa che sicuramente appartiene a tutti e può quindi esser condivisa da tutti quelli che sono impegnati nella medesima ricerca, con la medesima aspettativa. Perché anche l’amore non è qualcosa d’idilliaco, di favolistico, ma qualcosa di reale, tangibile come è qui raccontato, in una quotidianità che non è certo quella del perenne occhi negli occhi, ma pure di sane litigate chiuse con la pace, chiuse con il far l’amore.
Sette
⭐⭐⭐⭐⭐⭐⭐

Sethu – Mare di lacrime

E’ piacevole il confronto fra la sensazione estiva che comunica il pezzo ed il mondo espressivo dell’artista che invece è tutto meno che scanzonato ed estivo. E tutto viaggia su questo confronto, non solo l’interpretazione; anche il testo che parla di portarla al mare, ma al mare di lacrime, o l’arrangiamento che gioca con un suono synth di quelli che avrebbero fatto invidia ai Righeira, rivoltandolo però con delle chitarre dark. Unico neo, gli imperanti effetti sulla voce, che potevano essere lasciati da parte. Si rinunciava così all’essere modaioli ma, paradossalmente, si appariva più originali. Ci passo sopra però caro Sethu stavolta, perché il pezzo è gradevole ed è davvero un’idea.
Sette
⭐⭐⭐⭐⭐⭐⭐

Filo Vals – Ballerina
Mancava da un po’ Filo Valls dalle scene e questo suo ritorno rivela che non ha perso smalto. La sua proposta continua ad essere interessante perché originale, propria, senza seguire nessuna moda possibile. Il pezzo in questione segue addirittura delle tematiche da far west con suoni arpeggiati e diverse integrazioni di chitarre dai suoni più disparati possibili. E poi c’è un’evoluzione godibilissima verso un inciso melodico che ricorda nel motivo cose anni 80 usurpate dei synth.
Sette
⭐⭐⭐⭐⭐⭐⭐

E veniamo alla Golden song della settimana…

Santoianni – Arci

Bello il testo di questo pezzo che ha la dualità di parlare per caratteri generali e tremendamente veri nelle strofe, per poi personalizzare invece il discorso nell’inciso. E ogni cosa che accade può avere una valenza diversa in base a chi la subisce, a chi la guarda; un negozio che svende trova sempre chi ne approfitta e compra, una persona che mente trova sempre chi le crede.

C’è chi corre contro il tempo e nello stesso momento chi resta fermo così come chi guarda le stelle e chi invece le percepisce lontane. E nel marasma c’è Santoianni che prova a mostrarsi sereno nel cercare la soluzione dei problemi, la fine dell’inverno, ed invece è consapevole che è solo ciò che appunto mostra, quando nella realtà sta solo mentendo. Il tutto si consuma con un convincente crescendo fra strofa ed inciso. Mi ripeterò, probabile, ma trovo l’artista assolutamente credibile e meritevole di più spazio, molto spazio.
Sette 1/2
⭐⭐⭐⭐⭐⭐⭐✨

 

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