PAGELLE NUOVI SINGOLI 5 dicembre 2025 – I BOCCIATI DA AMI
MILANO CORTINA – IL PAGANTE LUDWIG
Santo cielo ma cos’è sta maranzata? Vacanze Di Natale 90 torna prepotente quando partono Il Pagante e Ludwig ma ne potremmo fare volentieri a meno, considerando anche che stiamo parlando di una classica canzone copia e incolla del Pagante, nulla di nuovo all’orizzonte.
Questo tipo di brani andavano benissimo in Italia nel periodo pre-covid, che poi è stato quello dell’esplosione di questi progetti dance edm italiani maranzelli, ma siamo sicuri che ci sia ancora voglia di queste cose?
Ludwig è andato non male, malissimo con Sabrina Salerno la scorsa estate e più o meno il mondo era questo. Il Pagante non sono più rilevanti sulla scena da tantissimo tempo, da quando erano ancora in tre e anche loro arrivano da un flop enorme.
Insomma, ne potevamo fare a meno
★★★
3
AMBRA – EMIS KILLA, TEDUA
Non riesco a comprendere questa canzone ma, forse, è un mio limite. Chiedo scusa ai suoi interpreti e autori ma non ne capisco il senso, forse perché non sapevo cosa aspettarmi da Emis Killa quindi sono un po’ spiazzato.
Una cosa certa è che la prod è esattamente uguale a qualsiasi altra canzone della newgen rap ma, considerando che siamo di fronte a due capi totali del genere, la scelta sembra molto anacronistica.
Quando i rapper fanno canzoni sentimentali la base è sempre questa, poi magari il testo trova un proprio sviluppo ma è tutto così uguale a se stesso che non si riesce a trovare nulla che possa avere un impatto di un certo tipo.
★★★★
4
SOGNI BUTTATI – DENNIS
Il problema di questo ragazzo è che la voce non matcha bene con le basi che canta e, altra cosa, più cresce e più sembra Ultimo sulle note basse (soprattutto) e non riesce a mettere una sua personalissima impronta.
Quando sento Dennis, l’ei fu Deddy di Amici, mi sembra di sentire una specie di mini-Ultimo e non riesco mai a trovare quella virgola, quel dettaglio che mi faccia dire “ecco qui l’elemento riconoscibile e inconfondibile”.
Sogni Buttati è una storia di vita, autobiografica, dove si raccontano le cadute e le nuove consapevolezze di questo ragazzo in questi anni ma non c’è niente che mi faccia pensare a quanto sia particolare, tanto particolare da ascoltarlo con continuità.
E’ tutto abbastanza standard, pur rispetto (ci mancherebbe) i racconti di vita espressi e narrati. Non si parla di quello, si parla di tutto il cappotto con cui viene ‘coperta’ la canzone che è debole e non ripara da eventuali intemperie.
Si può fare di più? A questo punto la domanda sorge spontanea, perché non è la prima volta che ci ritroviamo a questo punto con Dennis.
★★★★★
5
FACEVO PER TRE – VYBES
Canzone evidentemente autobiografica, il testo parla chiaro e racconta l’infanzia difficile di Vybes. Testo che gli fa raggiungere la sufficienza ma se è bocciato è a causa di due elementi: la prod e la voce romanaccia sbiascicata.
Sulla seconda c’è poco da fare, lui canta così e ne prendiamo atto ma non risulta piacevole da ascoltare alla lunga. Il romanaccio è simpatico nel canto se lo fa un Carl Brave, più melodico rispetto a quello di Vybes che è buttato lì.
Sulla prima nota, quella della produzione, è importante sottolineare che è una prod già trita e ritrita, una ballatona già ampiamente metabolizzata nell’arco degli ultimi 10 anni di musica indiepop italiana.
Vybes deve ancora lavorare tantissimo. Sì, questa è una bocciatura ma con riserva. Un 5 come quelli che si mettevano a scuola, che servivano per spronare perché le idee ci sono. Bisogna svilupparle meglio per essere originali e ‘piacevoli’ all’ascolto.
★★★★★
5
UNO COME ME – MASSIMO DI CATALDO
Con tutto il rispetto per questo grande cantautore degli anni 90, questo brano è degli anni 90 e non va bene nel 2025. E’ anacronistico, musicalmente stantio, con un testo anche abbastanza banale nella sua costruzione.
Oggi come oggi non è una canzone che può avere anche solo una minima possibilità di catturare i favori del pubblico che non siano i suoi fan più stretti.
Questa canzone a Sanremo 95, condotto da Pippo Baudo, avrebbe fatto magari pure Top 5 facile ma non è più quel tempo, non è più quel suono, non è più quel ritmo. Dispiace, proprio tanto, ma questo brano è nel suo rigor mortis ancor prima di avere vissuto.
★★★
3
COME NOI MAI – ALBERTO URSO
Questa canzone, per dirla alla Boris, è troppo italiana e se viene citato Boris si capisce perfettamente che l’accezione non è positiva, anzi.
E’ una power ballad classicissima che è uguale, fotocopia quasi di una canzone mix tra Ed Sheeran e Lewis Capaldi dove si aggiunge solo la voce di Alberto Urso (spoiler: non è la stessa voce che abbiamo sentito ad Amici, sembra un altro cantante) e un graffiato interessante ma che potrebbe essere sfruttato diversamente.
Questa canzone è, sì, di Lewis Capaldi mix con Ed Sheeran ma immaginateli come se avessero bevuto una pozione magica che gli faccia fare canzoni di Marco Masini e Massimo di Cataldo degli anni 90, primi 2000.
Insomma, sembra Stranger Things eppure è solo una canzone di Alberto Urso, incredibile.
Io mi chiedo perché un ragazzo giovane come lui scelga di pubblicare una canzone che ha il sapore di 30 anni in un mondo che le canzoni di 30 anni fa neanche le ricorda più.
★★★★
4
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