PAGELLE NUOVI SINGOLI 25 luglio 2025 – i Bocciati da AMI
JACOPO SOL – RESPIRO
TikTok, a volte, diventa viatico di progetti interessanti, collaborazioni fantasiose ed efficaci, spazio franco per lo sviluppo di idee nuove e fresche.
Ecco, nulla di tutto ciò nel caso di Jacopo Sol e il producer Jr Stit che, come viene riportato nel comunicato stampa, hanno creato questa canzone partendo da “uno scambio spontaneo su TikTok”.
Forse, ripeto forse, il problema sta proprio qui: le idee devono nascere lontano dai social perché poi siamo costretti a sentire un brano di cui si poteva fare a meno.
Detto ciò, il brano c’è dunque analizziamolo. La base ricalca il sound che ormai sentiamo dai tempi di Nera di Irama, nessun upgrade e nessun elemento di diversità rispetto alla massa, mentre la linea vocale (nel ritornello) sembra andare nella direzione del precedente singolo, Estremo, ovviamente modificato per l’occasione ma siamo lì.
Jacopo ha una bella penna da sempre, molto più matura per la sua età ed è un vantaggio non da poco considerando la moria di cantautori davvero validi nel suo campionato.
Perché entrare nel circuito delle hit estive e perché farlo fuori tempo massimo, dato che ormai tutti gli eventi sono stati chiusi e le programmazioni radiofoniche ampiamente collaudate da settimane?
Non era questo l’intento? Ok, allora perché non conservare il singolo per il prossimo anno? C’è gente che aspetta pure tre quattro anni prima di far ascoltare una canzone, da cosa è dipesa questa fretta?
Ovvio, l’auspicio per lui è che le cose vadano così tanto bene da rimanere soddisfatto ma strategicamente ci sono tanti punti poco chiari.
Detto ciò, non stiamo parlando di un brano totalmente insufficiente (ci sono cose ben peggiori che navigano in Top 50 sia Fimi che Spotify) ma il mercato è davvero tanto saturo di questa musica.
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BLUE27 FEAT ASIA GHERGO – MARIA
“OOOOOOO MAREA MAREA MAREA” si dice nel pre-ritornello di questa canzone. Il titolo, però, è Maria. Qualquadra non cosa o, forse, il problema è che si dovrebbe smettere di cantare in corsivoe.
Il brano è una ballad, tra l’altro con una bella produzione, bellissima anzi (merito di Daria Huber e LEMARC), e la voce di Asia Ghergo, nome nuovo su queste pagine, accompagna molto bene il tutto.
Blue27 ha quel problema lì, quello del corsivoe e ogni settimana almeno uno o due artisti lo condividono come fosse il covid. No, non è più un elemento sopportabile e sopportato già da diverso tempo e proporlo come propria ‘cifra stilistica’ non è un fattore positivo.
A cosa aggrapparsi, dunque, in questo caso? Alla scrittura. Forse…
Si parla di questa ragazza, Maria (MAREEEEA), che cerca di barcamenarsi tra le magagne di un amore strano, dove il ragazzo continua a cercarla tentando, in soldoni, di farle capire che tanto è inutile andare altrove perché tanto sono tutti stronzi ma, in uno slancio d’affetto sincero(?) le chiede come sta dicendole che spera vada tutto bene.
Insomma, concetto rivedibile se è davvero così. Lo specifico, SE, perché l’interpretazione personale fa tanto e in questo caso è tutto un grande boh.
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EPOQUE – PRETTY GIRL
Ma siamo sicuri che quella che canta sia Epoque? La voce sembra completamente diversa, quasi di un’altra ragazza. Di solito Epoque ha una voce più profonda, più calda. Qui sembra Baby K, molto più sottile come timbro.
Epoque è sempre stata brava, lo ha già dimostrato, ma perché fare questa canzone? Che valore aggiunto può portare alla sua carriera in ascesa?
La riflessione è semplice: se il testo deve contenere i soliti riferimenti di cui siamo già saturi e la produzione non denota nessuna crescita allora è palese che la canzone sia stata fatta solo per dire “hey, ci sono anch’io”. Il problema è che non è alzando la mano e basta che si riesce a farsi notare.
Bisogna avere anche un prodotto valido (cosa squallida da dire quando si parla di arte ma si gioca in questo territorio con questo brano), perché siamo di fronte a un mero prodotto e basta proprio come vuole Spotify.
Esserci per il gusto di esserci, non per il piacere di lasciare qualcosa. La sensazione è questa e non è proprio il massimo della vita.
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DISME – BEVENDO FUMANDO
Chi vi scrive non è credente, dunque l’unica cosa che posso fare è una preghiera laica: se esiste un Dio, qualcuno gli dica di liberarci da queste robe a cui siamo costretti ogni santo venerdì.
Sì, ok, canzone da club e da serata totalmente ubriachi, magari super fumati, e ok ma davvero è incommentabile.
132 secondi, 2 minuti e 12, in cui si ripete di continuo ‘bevendo fumando’ con qualche altra parola dove, comunque, il concetto non esiste, non c’è.
Andrà virale su Tiktok? Probabile. Ne avevamo bisogno? Dio mio no, ma mai proprio.
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SHARI – ILY
Il problema di Shari è sempre lo stesso, dall’inizio della sua carriera: il modo di cantare. Una voce potenzialmente interessante ma con una metodologia di cantato che diventa fastidiosa dopo 30 secondi.
Non è corsivoe, è un’altra cosa stranissima e indecifrabile ma non nel senso buono. Sembra un cantato quasi tirato per i capelli, come se qualcuno le tirasse fuori la voce a forza da dentro e la obbligasse.
Per quel che riguarda il brano, siamo nel campo del pop con una bella produzione tra l’altro, in cui Shari dice di amare e di essere ricambiata da una persona che la vede per ciò che è davvero, senza sovrastrutture.
Alcune parole non sono comprensibili, soprattutto nella seconda strofa, dunque è difficile capire dove conduca il testo ma sembrerebbe essere una specie di elenco di cose che, a vicenda, i due protagonisti sanno l’uno dell’altra.
Se non fosse per il cantato modellato in questo modo la canzone sarebbe ampiamente sufficiente.
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SADTURS & KIID, GHALI, SHIVA – MANESKIN
Trap nuda e cruda molto potente che, di sicuro, agli amanti del genere piacerà tantissimo.
Ghali torna a fare trap di questo tipo dopo tantissimo tempo, anni addirittura, pur non essendosi mai distaccato del tutto ma avendo dimostrato di potere spaziare tra i vari generi senza difficoltà.
E poi arriva Shiva con i suoi “shooter” che “in colonna ti sparano al colon“. E già qui una persona sana di mente chiuderebbe qualsiasi applicazione attraverso cui sta riproducendo il brano. Ma andiamo avanti…
Si torna a flexare soldi e macchine con il superbollo, wow tu sì che sei forte Shiva, e poi si cita ancora l’ergastolo schivato per un pelo, a cui fa seguito il tour sold out.
E poi il colpo di genio: “stiamo scambiando la tua bitch come se fossimo ancora al baratto”. Che intensità, che arguzia, che stile, che eleganza.
Una serie di altre parole e minacce a chissà chi (si parla di localizzatori nelle auto di gente su cui si cerca vendetta) e poi, finalmente, si torna a Ghali con il ritornello e fine.
Fare l’analisi del testo è stata dura. Prego.
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