PAGELLE NUOVI SINGOLI 22 agosto 2025 – i Bocciati da AMI
TOMMY CASH – OK
Tommy Cash ha deciso che l’Italia deve diventare casa sua a titolo definitivo e, considerando che si parla di una sua partecipazione a Sanremo 2026 (in italiano), fare brani nella nostra lingua già adesso può essere, anzi lo è, un’idea intelligente.
Questa OK è una canzonetta piena di stereotipi, esattamente come lo è Espresso Macchiato, dove il buon Tommy inizia a dire parole prettamente legate al nostro paese e al nostro linguaggio, collegandole all’alfabeto.
Sembra una filastrocca cantata su una base dance alla Gabry Ponte, DJ Matrix, Two Fingerz et similia.
Non è un fulmine di guerra e, di certo, considerarla bella sarebbe un insulto alle vere belle canzoni ma farà il suo se spinta bene. Ad ogni modo qui valutiamo la qualità e non l’efficacia sul mercato e questa canzone non è neanche lontanamente sufficiente, così come non è neanche gravemente insufficiente intendiamoci. Un bel 5 e passa la paura.
✰✰✰✰✰5
MATTEO BOCELLI FEAT GIANLUCA GRIGNANI – MI HISTORIA ENTRE TUS DEDOS
La versione spagnola de La Mia Storia Tra Le Dita, un capolavoro eterno, non ha la stessa forza che i due hanno messo per spingerla sui social.
Ci sono i fiati, c’è la batteria che scandisce il tempo in modo più netto dell’originale e la chitarra che sembra prestata dai Buena Vista Social Club, sembra una canzone da Blue Note.
Il punto è che questa non può essere una canzone da Blue Note. Deve struggerti, deve quasi seppellirti e se la si trasforma in una roba alla Compay Segundo che incontra Nick The Nightfly non è proprio il massimo.
Il riferimento all’originale è troppo forte, troppo presente e troppo vivo nei ricordi per evitare un paragone. E’ inevitabile e, in confronto, l’originale resta superiore di mille volte.
E non c’entra che “eh ma è fatta per il pubblico di lingua spagnola” perché la versione originale, in spagnolo, era potente tanto quanto quella cantata in italiano.
Hanno alleggerito un brano che nasce con tutt’altro compito a livello emotivo, un peccato.
✰✰✰✰4
CLARA – URAGANI
Cara Clara, non so se leggerai mai questa pagella ma mi auguro di sì e che, dopo averlo fatto, tu possa scegliere di avere un confronto pubblico sui temi e le costruzioni dei tuoi brani perché rilasciare dichiarazioni a mezzo stampa sulle pressioni, su questo e su quell’altro tema e poi, in risposta, presentarti con l’ennesimo brano uguale a quelli che hai già fatto e che hanno fatto altre colleghe e colleghi non credo sia il massimo.
Uragani è Nero Gotico con un testo diverso che, in più, ha anche il deficit di sembrare un brano scartato di Blanco che, tra l’altro, hanno scritto i soliti autori di decine di altri interpreti.
Capisco tutto, davvero, e capisco che hai preso questa direzione ma se scegli di andare in questa direzione allora non lamentarti se non riesci a convertire gli stream in biglietti dei concerti o dire che i tiktoker hanno i fari puntati per creare problemi a voi.
I tiktoker che parlano di musica non possono mica dire che Uragani, Nero Gotico, Febbre siano brani innovativi perché non lo sono, neanche lontanamente e non possono neanche mentire se fanno questo giornalmente perché perderebbero credibilità, dato che è tutto abbastanza evidente.
Poi, che tu creda nel progetto è bello e ti si augurano tutte le fortune del mondo ma se fai sempre gli stessi brani e piazzi Abbate e La Cava alla scrittura non è più un giocare safe, il pubblico ha smesso di andare dietro queste robe copia e incolla.
Cosa vuoi essere? Che artista vuoi essere? Quella che rimane nel tempo o quella che fa il brano che dura due mesi e poi ne fa uno uguale che dura altri due mesi e basta, senza continuità? Se saprai rispondere a questa domanda avrai già fatto metà del lavoro in ottica futura.
Te lo auguro, di cuore.
✰✰✰✰4
DON JOE, RRARI DAL TACCO, LOW RED – TAXI
“Vendevamo la coca, ora la mia famiglia è ricca” dice Rrari dal Tacco. In pratica, in questo brano ammette di avere spacciato e, ricordiamolo, è un reato. Ma vabbè, sorvoliamo. Magari è solo metaforica la cosa e non lo ha fatto veramente, serviva solo alla narrazione.
Narrazione. Bella parola, se solo ce ne fosse in questa canzone di narrativa. Come al solito, in questo genere, riferimenti a droghe, alcol che “da i poteri magici”, donne “messe a faccia in giù come uno sbirro che le arresta” e tante altre cose fantastiche.
Sentite, con tutto il bene del mondo, non si può dare più di 2 a uno scempio simile. E, sia chiaro, i due punti su 10 arrivano per merito di Don Joe.
Non voglio sprecare una sola parola in più.
✰✰2
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