2 Aprile 2021
di Interviste, Recensioni
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2 Aprile 2021

Le pagelle ai nuovi singoli italiani in uscita il 2 aprile 2021 a cura del critico musicale Fabio Fiume

Sfera Ebbasta, Matteo Romano, Virginio... ecco le recensioni ai brani in uscita in questa settimana

Pagelle nuovi singoli 2 aprile 2021
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Rocca Dalila Lo Giudice – Dance monkey

No, anche no! Un pezzo che già è cantato da una voce sottile ed infantile non ha davvero motivo per essere proposto da una bambina, col suo inglese piuttosto maccheronico. Ma non si capisce soprattutto la ragione di produrre una cosa del genere. Le diamo il tempo di maturare? Altrimenti facciamo un passaggio allo Zecchino D’oro e con canzoni appropriate all’età.
Due


Mille – I pazzi

La scelta interpretativa per questo pezzo della cantautrice è decisamente più impertinente e lo è anche nel testo dove le puttane sono scambiate per sante e l’esercito che arriva da noi è, se ho capito bene, l’insieme di tutte le personalità che ci si porta dentro. Voce di supporto che “liricizza”, rendendo più armonico il tutto. Interessante, perché personale.
Sei ½


Moreno Minelle – Come sei

Arrangiato malissimo, con la voce che si sdoppia come in un vecchio 45 giri degli anni 70 e che sembra andare su un’altra pista rispetto alla base. Il tutto sembra essere stato concepito veramente con mezzi di fortuna, una tastiera di quelle da pianobar, chiamata a riprodurre tutti i suoni. E per i fiati e la batteria è veramente un colpo gobbo.
Quattro =


Ninfea – Ad occhi aperti

Brano originale nella sua costruzione, strofa, inciso ma anche arrangiamento che include un sax ( probabilmente synth ) che gioca con la voce. L’errore è che vorrebbe propendere al rock ma è un po’ troppo plasticoso nel flottaggio di studio, voce compresa, e un po’ troppo “casto” nel testo per ambire a tali posizioni.
Cinque


Sarah Provitali – Mi fai stare bene

Il titolo mi aveva fatto pensare ad una cover di Antonacci, che non è. Eppure come parte, in realtà c’è una certa assonanza tra le due canzoni, almeno nelle strofe. La voce prende un colore personale solo quando sale, perché nelle basse è piuttosto anonima, come la mia vicina che strimpella con la chitarra. Pezzo comunque piuttosto innocuo.
Cinque =


Novies – Mille figure di plastica

Costruzione del pezzo basata sul suonare davvero, cosa che per una band è chiaramente essenziale, ma che non tutte le band fanno, soprattutto nell’ultimo periodo. Il punto forte del pezzo è l’apertura strumentale di chitarra e ritmica, . Più invece monocorde la parte vocale, almeno in questo brano che gira sempre sullo stesso giro melodico.
Sei =


Random – ( la musica dentro ) La musica fuori

Probabilmente ancora immaturo per la gara sanremese, da cui è stato fagocitato, adesso Random sembra più a suo agio con un pezzo del genere, in cui, dove rinuncia a note non proprie della sua gola. Qui si va più di gioco di tempi, restando su una tonalità piuttosto statica, ma sicuramente più sua. Non è il brano della vita, però è accettabile.
Sei


Rivaz & Botteghi – Easy lady

Lo storico pezzo di Spagna datato 1986 e che le diede notorietà e successo, rivive qui in versione funky e, seppur perdendo quella capacità ficcante che l’ha resa un evergreen, riesce a trovare una maniera positiva per avere un motivo per farsi ballare, senza scendere a paragone con l’originale.
Sette


Rokas & Edonico – Giorni stupidi

Il rapper pubblica questo singolo che ha sentori anni 70 nella sua costruzione e riesce a risultare comunque attuale. Un po’ tutto concentrato sull’inciso cantato, che ha chiaramente un appeal più commerciale, lasciando poco spazio proprio al rapper. E nonostante il pezzo funzioni, mica la cosa ha così senso?
Cinque


Matteo Romano – Case di specchi

La vena malinconica di un pezzo come questo, viene amplificata e resa veritiera dalle naturali inflessioni della voce di Matteo, che ha qualche suggestione british, alla Sam Smith per intenderci, senza cadere nei suoi falsetti pur belli, ma parecchio barocchi. Ha trovato una sua chiave ed i risultati non stanno tardando ad arrivare. Un pezzo del genere può aiutarlo nella marcia.
Sette


Sfera Ebbasta – Hollywood

Ci ha messo un po’ Sfera a decidere su quale terzo singolo estrarre dal suo pluripremiato album Famoso . Ed ha scelto alla fine il pezzo che maggiormente aveva strappato attenzione sulle varie piattaforme. E’ indubbiamente un brano accattivante, pieno di slang, ma rifugge da qualche stilema tipico che, in passato, ha contribuito a creare.
Sei +


Rio Tommasino – Sabato notte

Ce la ricordiamo ancora la vita del sabato notte? Se l’avessimo dimenticata, Rio prova qui a raccontarcela. Il testo è piuttosto grezzo, ma veritiero. Il pezzo cresce però quando entra davvero la batteria nella seconda parte, dando senso anche al tema che è chiaramente rock, di quello periferico, sporco e non vuole di suo edulcorazioni da studio.
Sei ½


Virginio – Rimani

Non è certo la prima volta che Virginio propone qualcosa di decisamente valido, anche se, probabilmente, non è mai stato così centrato come questa. Rimani è probabilmente il brano della vita per lui, o per lo meno glielo si augura per tornare in prima linea, dopo aver scritto tanto per altri. E’ un brano sincero, perché l’amore è un compromesso, un venirsi incontro, altrimenti non può funzionare. E poiché lui ha scritto per tanti, sono convinto che ascoltata questa ballata in tanti si mangeranno le mani per non averla avuta.
Otto ½

 

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