19 Dicembre 2025
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19 Dicembre 2025

Pagelle nuovi singoli 19 dicembre: habemus singolo di Sanremo dei Jalisse, il ritorno di Mr Rain e la carica degli emergenti

Le recensioni ai nuovi singoli italiani a cura di Alvise Salerno

Pagelle Nuovi singoli 19 dicembre 2025
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PAGELLE NUOVI SINGOLI 19 dicembre 2025 – I BOCCIATI DA AMI

NEI MIEI DM – BLIND, EL MA, SONIKO

Brutta, non si possono trovare altri termini purtroppo. Questa canzone è brutta, scialba, senza mordente, palesemente fatta in poco tempo (Blind ed El Ma si sono conosciuti solo due mesi fa) e con un criterio artistico difficile da identificare.

Ci si chiede come sia stato possibile che, su 500 e più canzoni, sia arrivata proprio questa alla sezione delle Nuove Proposte perché non ha una sola qualità tecnica apprezzabile.

Un pop uptempo di un banale incredibile e sconcertante, a tratti, in cui sia il testo che la melodia sembrano uscite direttamente da un programma AI e poi sistemate, rivedute e corrette dal povero Soniko (ma magari non solo da lui, non sappiamo ancora chi abbia lavorato ufficialmente al brano) in fretta e furia giusto per dire “dai, andiamo a Sanremo”.

Nulla contro i ragazzi, ovviamente, ma questa canzone è un problema perché è davvero di bassa, bassissima qualità e statisticamente è impossibile che 500 e più canzoni non fossero di livello superiore, anche solo per poco, dunque il dubbio che la giuria di Area Sanremo abbia realmente fatto ciò che gli artisti partecipanti dicono (distrarsi durante la stragrande maggioranza delle esibizioni) viene.

E’ un dubbio, non una certezza e qualora qualcuno voglia dire qualcosa per smentire quanto sostenuto da tutti gli eliminati noi siamo qua.

A questi tre ragazzi, invece, si augurano le migliori fortune ma, magari, con brani migliori perché con questo è davvero dura.

★★★
3


TARATATA – JALISSE

Partiamo da un punto importante: le voci dei Jalisse quasi non si sentono, la base è infinitamente più alta a livello volumetrico ed è davvero fastidioso alla lunga per le orecchie che vorrebbero comprendere ogni singola parola di chi canta.

Questa è la 29esima canzone scartata da Sanremo ed è complicato, al momento, dire “grazie Carlo Conti” oppure “accidenti che grande errore” perché non abbiamo idea di come siano le altre ma, allo stesso tempo, se il livello di Sanremo 2026 fosse stato questo sarebbe stato da 5 e non di più.

Il problema del suono è evidente, il testo non è poi così male (sicuramente migliore rispetto tanti altri) ma è piuttosto banale in più punti. C’è, per esempio, l’elencone della seconda strofa ‘modello Salvini’ che sembra più la lista della spesa, oppure lo start con le due gocce unite in un bicchiere destinate a non mollare, paragonate all’amore.

Una similitudine quantomeno azzardata e che dona l’idea di un amore scomponibile, scindibile e non il contrario.

Musicalmente parlando non sarebbe neanche male ma sembra un’operazione alla Ricchi e Poveri delle scorse edizioni sanremesi in versione un po’ blanda, asciutta e senza mordente che restituisce pienamente quella sensazione da “mannaggia che peccato”

★★★★★
5


FAMAGOSTA – IL CILE

Il grande ritorno de Il Cile, quello di Maria Salvador con J-Ax, è debole e fermo a Massimo Di Cataldo degli anni 90, cosa che nel 2025 risulta un po’ ‘vintage’.

Il ritornello, poi, sembra quasi fatto con Suno ma sicuramente è un’impressione, non la realtà, però fa capire quanto sia piuttosto basica la narrazione (musicale e testuale). Questa idea nasce anche dal fatto che, guardando attentamente la copertina del singolo, tutto sembra tranne che reale.

Non so spiegare bene ma ho come l’impressione che ci sia qualcosa di plasticoso sotto, nonostante al brano abbiano lavorato in più persone, e questa cosa non suona bene nelle orecchie.

Come detto, questa parte ‘plasticosa’ sembra esserci anche nel testo, piuttosto banalotto e privo di spunti di livello ma mi rifiuto di pensare che un grande talento come Il Cile possa essersi ridotto a fare tutto con l’AI, non è possibile.

Mi rifiuto ma, allo stesso tempo, ci sono piccole cose che messe insieme si inseriscono come un tarlo nella mente e non escono più.

★★★★★
5


ALFA & OMEGA – LE SCIMMIE

Il testo è in napoletano e, come sempre accade in questi casi, specifichiamo sempre che non conosciamo la lingua e, senza avere il testo a disposizione, non possiamo dare una valutazione specifica.

Basandosi solo sulla musica e sulla musicalità, sembra di sentire una canzone dei vecchi e cari Migos ma in salsa partenopea, una trap molto più americana che italiana, dove si capta che ci siano riferimenti televisivi e cartooneschi (Goku e Vegeta, Genny Savastano di Gomorra, Akira Toryiama e altro ancora).

E’ una canzone trap vecchio stile, nulla di nuovo all’orizzonte e con, purtroppo, il limite linguistico per chi vi scrive che non permette neanche di comprendere cosa voglia trasmettere la canzone. Facile ipotizzare che la risposta sia, molto banalmente, ‘niente’ considerando che la trap non ha grandi testi e costruzioni grammaticali importanti alle spalle ma restiamo con il beneficio del dubbio.

★★★★
4


SPACCA IL CIELO – MARCO LIGABUE

Il problema di Marco Ligabue è e sarà sempre quello: è come suo fratello ma non è suo fratello, il più grande limite della sua carriera che torna potente anche in questa canzone.

In più, nel caso specifico, sembra anche di sentire una canzone di Appino degli Zen Circus. Stessa cadenza, stessa struttura del brano, tutto molto simile e in un caso simile la domanda nasce quasi naturale e spontanea: dov’è Marco Ligabue ma, soprattutto, chi è Marco Ligabue?

Va benissimo rispondere con “l’importante è che lo sappiano i fan” ma, allora, se devono saperlo solo i fan chiudiamo tutto e non carichiamo i brani in streaming, lasciamoli solo su supporti fisici destinati ai fan.

Ovviamente sto solo anticipando la risposta a una ipotetica riflessione che io per primo farei se fossi un fan o se fossi l’artista in questione.

Il brano è una ballad, si parla d’amore e c’è una cosa molto carina che è il ritornello con il coro quasi da stadio, coinvolgente davvero. Diciamo che il problema nasce altrove, come già ampiamente spiegato.

★★★★★½


ADDOSSO – MOSKA DRUNKARD

Moska Drunkard è una persona straordinaria ma le canzoni che realizza ultimamente non la fanno emergere come meriterebbe, per vari motivi.

Partiamo dal solito problema volumetrico, purtroppo presente anche in questo caso e siamo costretti a ribadire che bisogna ascoltare le canzoni a basso volume, in studio, per rendersi conto se tutto sia idoneo per la pubblicazione e spiace dirlo ma in questo caso non lo è.

La base sovrasta la voce e si fa una fatica inenarrabile a captare tutte le parole, specialmente nella prima strofa dove il problema è davvero molto evidente.

Altra cosa: il beat. Troppo inflazionato, troppo già sentito, troppo abusato da tanti e questo non permette, a conti fatti, a nessuno di potere emergere come potrebbe. Fateci caso, quanti sono gli artisti e, soprattutto, le canzoni con questo beat (o type beat in altri casi) che hanno raggiunto molte, moltissime persone?

Su migliaia di canzoni saranno state, forse, una ventina a stare larghi e questo vorrà pur dire qualcosa a una certa. Bisogna fare attenzione a cosa si fa e a dove si vuole andare perché è lodevole provarci e riprovarci ma se si prova con delle robe super inflazionate, da emergenti, la certezza (in questo caso lo è, non è un rischio) è che non si emerga mai.

Prendere nuove strade, provare nuove cose è l’unica strada possibile in un mercato troppo saturo e bisogna farlo mantenendo altissima la qualità perché ormai gli standard si sono alzati a dismisura. Moska può farcela ma non con questi brani, non così.

★★★★★
5


WARZONE – NKO, ARTIE 5IVE, CAPO PLAZA, NERISSIMA SERPE

Ci sarebbero così tante cose da dire su questa canzone che non basterebbe un’ora, dunque mi limiterò a dire delle ovvietà con una formula diversa dal solito, cioè con un elenco puntato:

  1. la tassa Nerissima Serpe (strano non ci sia Papa V) è pagata anche stavolta ma, a quanto dice, sarà l’ultima perché ora deve fare l’album. Sia ringraziato il cielo. Qualcuno, poi, abbia il coraggio di dirgli che non ha chiuso una sola barra in questo brano. Non penso che morda, è un essere umano come tutti noi.
  2. Capo Plaza è l’unica cosa, stranamente, interessante della parte rap se escludiamo il beat, davvero figo. Fa solo il ritornello infatti.
  3. Artie 5ive stava andando bene ma, all’improvviso, ecco la perla senza senso “lei ha un culo grosso e non ha niente di naturale”. Una perla incredibile che, giusto per la cronaca, non apre/chiude nessuna barra. Proprio buttata lì a caso.
  4. Se questo è il livello del rap attuale, aiuto fatemi scendere perché ho paura della destinazione finale di sto treno.

Non ho altro da aggiungere vostro onore.

★★★★
4


GIPSY – MICHELLE CAVALLARO

Di questa canzone ne avevamo già abbondantemente parlato in passato, quando la presentò ad Amici senza però mai arrivare al punto di pubblicarla sotto l’egida e le ‘grinfie’ del programma.

Adesso è arrivata e, sinceramente, speravamo se ne fosse dimenticata perché se è uscita è anche colpa di robe come questa che l’hanno troppo troppo accostata (e a ragione) a Sarah Toscano, dunque senza una sua precisa identità.

Michelle non ha portato a casa grandi risultati in questa sua breve apparizione nel programma e l’unica cosa che ha lasciato in eredità è questa canzone prodotta da Mameli e scritta da Alessio Bernabei, dunque una squadra di ex amiciani di tutto rispetto.

Purtroppo c’è davvero poco da salvare, tra cui la qualità del suono che è in capo allo stesso Mameli. Anzi, direi solo quello perché il testo e la voce di Michelle non sono per nulla allo stesso livello.

Poi, per carità, è una ragazza giovane che vuole fare pop standard in Italia, Paese che negli ultimi anni (a parte casi ben noti) non ha legato il suo nome al concetto di qualità bensì di quantità, quindi ci sta fare una cosa come Gipsy ma è giusto sottolineare che di qualità di fondo ce n’è poco o nulla.

Quando Sarah Toscano, giusto per prendere il paragone con il nome a cui si può accostare, era dentro la scuola si captava una certa crescita e un qualcosa che, poi, a conti fatti è venuto fuori. In questo caso non si vede nulla all’orizzonte, almeno non in questo momento ma è chiaro che le auguriamo le migliori fortune in futuro.

★★★★
4

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