PAGELLE NUOVI SINGOLI 14 NOVEMBRE 2025 – I BOCCIATI DA AMI
SAPONE – ALBE.X
Non fate confusione, non è quell’Albe di Amici. È un altro, c’ha la X.
Parla dei problemi della sua generazione, non meglio spiegati, che lava via con il sapone, e il tutto si basa sul confronto tra chi critica e chi invece ci prova senza mollare.
Per carità, il tema non è banale, anzi tutt’altro. È banale il modo in cui è stato messo giù, senza uno sviluppo e molto all’acqua di rose. La canzone dura pure 2 minuti, ma cosa mai puoi approfondire in due minuti di qualcosa di così importante?
Tempo di capire e già il brano è finito: sto benedetto Spotify ha fatto più danni della grandine inculcando alla new gen l’idea che i brani debbano durare dieci secondi. E occhio, perché se vai a 11 secondi già stai andando lungo.
In più, ulteriore problema che prima o poi i nuovi talenti devono capire: basta con questo modo di cantare “in corsivo”, non è più di moda. È solo un fastidio per chi ascolta e sembrate copie delle copie, senza identità e senza stile vostro.
Volete fare musica? Fatela con la vostra testa, non con quella di Spotify o di quello che dice il mercato, perché ragionare così non porta mai a nulla di positivo.
★★★★
4
DIMMI DIMMI DIMMI – Baby K
Lasciamo stare il fatto che siamo fuori stagione: sarebbe come sparare sulla croce rossa. Ma con quale criterio è stato pensato che potesse essere una buona idea pubblicare un brano a metà tra ritmo cubano, bolero latino e una spruzzata generica di Bad Bunny “in salsa italiana”… a due passi da All I Want For Christmas?
Le strade sono due, discograficamente:
- Baby K aveva in contratto un ultimo singolo e ha pubblicato la prima cosa capitata per fare l’operazione “alla Frank Ocean”: sciogliere i vincoli ed essere libera.
- Le hanno dato consigli pessimi. Ma proprio male male male (ed è quella più probabile).
Questa canzone, oggi, non ha un senso perché è completamente fuori stagione, ed è l’unica motivazione che mi spinge a bocciarla al 14 novembre. Per carità: fosse stata una hit estiva, l’avrei bocciata allo stesso modo perché il brano non ha qualità né nel testo (molto basico), né nella musica.
A prescindere dal periodo, il brano non funziona: sa di già sentito e risentito, a tratti copiato, e molto noioso nonostante l’intento sia palesemente l’esatto contrario.
★★★
3
MALAMOCCO – Rettore
La Rettore è sempre la Rettore, e anche in questa canzone — estratta come singolo oggi ma risalente a gennaio 2025 — fa quello che fa da sempre: musica dance da club. Se esistesse ancora il Plastic, questa canzone sarebbe una hit clamorosa.
Malamocco… non avevo idea di cosa fosse fino a cinque minuti prima di scrivere questa pagella. Scopro che è un quartiere del comune di Venezia, a sud della laguna. Ok, fila: Rettore è di Castelfranco Veneto.
Zanzare, morsi, impacchi dei dottori… tutto richiama l’estate. Ma quindi perché pubblicarla il 14 novembre come singolo? A che serve, di grazia?
Il voto è più per l’errore di strategia nella scelta del periodo, totalmente sbagliato. Musicalmente avrei dato comunque un massimo di 5 e mezzo: è la solita dance, nulla di trascendentale, nulla che aggiunga qualcosa di nuovo.
★★★★★
5
DIEGO – Le-One
Santo cielo benedetto. Qualcuno ci aiuti e ci salvi da questa cosa che ha un sentore — e un profumo — di base fatta con Suno, su cui poi è stato piazzato un testo.
Non dico che sia così, non mi permetto, ma sapete quello strano presentimento di roba fatta in due giorni con un prompt del tipo: “crea una canzone dance con qualche synth drum&bass, con tutte le caratteristiche di un brano trap che fa il botto su Spotify”, rigorosamente in napoletano, “che ce ne fott se è bella, basta che gasa”?
Un film meraviglioso, lo confesso. Boh, magari Nicekidd ci ha lavorato mesi. Non voglio infierire.
Detto questo: la canzone è veramente, ma veramente, brutta. Dura 2:27, il tempo di lavarsi i denti, e sembra un’eternità. Una trappata che non aggiunge nulla alla musica italiana, punta solo ai numeri.
Qualcuno dovrebbe dirgli che i numeri spariscono. E quando spariscono loro, sparisce anche chi li crea, se sotto non c’è sostanza.
★★★★
4
NUDA – Lorenzo Cantarini
Questa canzone ha seri problemi di volumi, sia con che senza cuffie. Nella prima strofa la voce non esiste: non si sente. Nel ritornello tutto diventa cupo, ovattato, impastato.
Peccato, perché il ritornello alla Gary Clark Jr. è figo. Ma il suono è tutto sbagliato: serve un nuovo mix e mastering. Da zero.
★★★★
4
CELINE – Vale Lambo & Aisha
Come rovinare un capolavoro R&B come Let Me Love You di Mario: chiedetelo a Vale Lambo. Lo stesso di qualche settimana fa con Follow: quella che doveva diventare una hit mondiale e invece… 425.044 stream in tre mesi.
Qui prende una canzone di 20 anni fa e ci piazza un testo in napoletano. Non capendo il dialetto non analizzerò il contenuto, ma l’operazione non regge comunque il confronto con il pezzo originale.
Un passo in avanti rispetto a Follow, sì. Ma la ferita resta.
★★★★★
5
Volete scoprire le Golden Song, ovvero le migliori canzoni della settimana? Cliccate in basso su continua.











