PAGELLE NUOVI SINGOLI 12 dicembre 2025 – I BOCCIATI DA AMI
SLALOM – LUK3
Questa canzone di colui che, ormai, in queste pagelle abbiamo ribattezzato ‘giovane padawan’ ha un target, un pubblico chiaro, limpido e circoscritto e sono le ragazze dai 12 ai 18 anni (a stare larghi), non si va oltre.
Luk3 vuole davvero diventare il Justin Bieber italiano, è chiaro e nonostante non venga dichiarato apertamente è piuttosto palese, cosa che non è un male anzi è da apprezzare il fatto che lui abbia trovato un pubblico chiaro a cui parlare, senza dispersione di forze ed energie.
L’età, del resto, è quella lì anche per lui e non solo per il suo pubblico quindi è tutto giusto. Poi, però, arriva la canzone e se un Jacopo Sol, con una canzone composita e più matura prende 6 è ovvio che per un discorso di coerenza questa qui non può mai andare oltre il 5.
In tutta sincerità c’è anche poco da dire su una canzone così perché nel momento in cui il target di riferimento è quello lì risulterebbe anche banale commentarla come se stessimo parlando di una canzone dei Led Zeppelin o dei Genesis.
E’ una canzone scialba, adatta più a un pubblico in stile Nickelodeon ma non è certo una canzone da alta classifica o da storia della musica, cosa che penso neanche lo stesso Luk3 aveva in mente quando gliel’hanno consegnata.
Di sicuro piacerà al suo pubblico ma se parliamo di musica che resta, ecco, quello è un mestiere che prevede una maturità artistica diversa che, giustamente per motivi anagrafici, Luk3 ancora non possiede.
Lasciamolo divertire ma senza fargli dimenticare che questo è un lavoro duro e che bisogna crescere giorno per giorno. Lo farà, ne sono certo.
★★★★★
5
DASH CAM – RONDODASOSA
Non ho capito niente, non si capisce niente, la drill è incomprensibile ed è un’espressione artistica, un linguaggio, che (forse) appositamente non ha il minimo senso.
In America può avere un impatto diverso, magari maggiore per vari motivi, ma sentirlo in italiano è inconcepibile per qualsiasi tipo di orecchio umano.
Alcuni diranno che “gasa” ma, la verità, è che sgasa ma nel senso delle bibite frizzanti aperte e lasciate in frigo per troppi giorni. Obbiettivamente non c’è altro da aggiungere perché del testo non si capisce mezza parola. Si capta giusto un “mentre indosso trapstar” e “Milano” a un certo punto.
Non è una roba che può piacere al di fuori dei suoi fan e del pubblico medio e poco acculturato di Spotify.
★★★
3
RIDIRAGAZZA – RAKELE
Questa canzone non è brutta, è un po’ scialba ai limiti della noia e i problemi che portano a questo sono un paio, partendo dal timbro della stessa Rakele.
Partiamo da qui, da un tipo di pasta vocale, di timbro che purtroppo siamo abbondantemente abituati ad ascoltare, senza nessun guizzo o particolarità che possa renderla riconoscibile in mezzo alla massa di artisti emergenti che nascono ogni giorno.
La canzone, poi, è un po’ ripetitiva nella sua struttura e il ritornello si affaccia a un mondo british che appartiene a un paio di anni fa, quello dei Cigarette After Sex con questa chitarra alla Coldplay dei tempi di Ghost Stories ma tutto in salsa italiana.
Lo special si trasforma in una specie di mezzo rap ma poco coinvolgente ma è proprio il ritornello a non funzionare. Poi, a tutto questo, fa da contraltare il tema del brano che è quello della forza delle donne che risuona e risalta nonostante tutto e tutti.
Bella l’idea del tema ma per tutto il resto non ci siamo, purtroppo.
★★★★★
5
NON SONO UN MOSTRO – CANNELLA
Nulla di nuovo, nulla da sottolineare, nulla che faccia ascoltare questa canzone più di una volta se non si è fan. Non ci sono elementi che rendano questo brano accattivante e il tema non aiuta.
Già, anche in questo caso il tema è una separazione. E’ impressionante come non ci siano più artisti che parlino di cose diverse dalle relazioni finite ma, forse, si sono messi d’accordo a questo punto per pubblicare tutti nella stessa settimana. Anzi, nello stesso periodo storico.
Questo incide, inutile nasconderlo, ma la colpa degli artisti si ferma fino a un certo punto perché, a parte gli scherzi del caso, non possono mica sapere cosa facciano i loro colleghi.
Purtroppo è il periodo storico che ci regala pochi temi, nonostante nel mondo stiano succedendo milioni di cose. Sembra come se le parole di Carlo Conti dell’anno scorso fossero state profetiche: “i ragazzi raccontano il loro micromondo, non mandano canzoni che parlano di macro temi”.
Cannella si iscrive a questa classe con un brano che, anche musicalmente, è una specie di emo pop sulla scia dei vari Tellynonpiangere, Psicologi e compagnia varia. Nulla di nuovo, come detto. Aspettiamo tempi migliori.
★★★★
4
TUTTE LE NOTTI – I DESIDERI
Questa canzone l’ha scritta una squadra di calcio in pratica, quasi. Otto persone per un prodotto, perché questo è puramente prodotto, che non ha elementi di chissà quale rilievo e sembra l’imitazione di mille altre cose.
La ‘plasticosità’ di tutto il contorno è evidente, sembra qualcosa di creato a tavolino senza un minimo di emozione o sentimento. Quasi messa lì perché bisognava farla, non per una reale esigenza artistica da sviluppare e buttare fuori come fosse un’esigenza.
Canzone pop in minore, quindi con anche quel (mi permetto di dire finto) struggimento dato che il tema è quello copia e incolla di qualsiasi altra canzone degli ultimi mesi: la separazione dopo una relazione.
Ora, in base ai crediti del brano scopriamo che il testo è stato scritto da quattro persone ma com’è possibile che il testo abbia delle frasi così tanto banali e prevedibili che quasi sembra siano state scritte dall’AI?
Non sto dicendo che sia così ma che è tutto così banale da farlo sembrare e anche molto. Non ci siamo, stavolta i Room9 non hanno fatto la loro magia. Poi, magari, in radio funziona come sempre nel loro caso ma non ha un solo elemento di rilievo. Neanche uno.
★★★★
4
LUNA – MARTE
Quando il brano è partito mi sembrava di stare ascoltando una demo di prova, non una canzone ufficiale e finita. Volumi sbagliati, voce troppo sotto rispetto alla base e lei quasi fuori tonalità e tempo.
E’ molto strana questa canzone e non in accezione positiva. La base, una specie di prodotto alternative elettronico, sembra completamente staccato dalla linea vocale, come se fossero due canzoni separate e unite a forza con un software in free download.
E’ davvero molto difficile valutarla perché, in tutta sincerità, io non so se abbiano caricato per errore la versione demo o meno ma, di sicuro, questa versione che è arrivata a noi si sente proprio male. Spero si tratti di un errore di sistema e che la versione ufficiale debba ancora essere pubblicata.
★★★★
4
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