11 Giugno 2021
di Interviste, Recensioni
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11 Giugno 2021

Le pagelle ai nuovi singoli italiani in uscita l’11 giugno: Fedez, Orietta Berti e Achille Lauro, Rkomi, Matteo Faustini e…

Non si arrestano le nuove uscite per l'estate 2021... quali avranno passato l'esame del nostro critico musicale?

Pagelle Nuovi singoli
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Lil Sexo – Luna park

Trap malinconico che racconta di una storia che fu, che gioca sulle atmosfere nelle strofe e sui bassi nell’inciso. Le “Curve come le montagne russe”, cantate nell’inciso, rivelano però anche la profondità del rapporto che forse è più una passione andata che sentimento che lascia un cuore sanguinante. Data la giovane età però ci può stare. Conclusione affrettata.
Sei =

Lorenza – Fuoco e neve

Vorrei darti un nome che mi porti altrove e mi sveglio con il battito che si muove”… mi chiedo ora, pur considerando le licenze poetiche spesso abusate: ma che vuol dire? Canzoncina-ina-ina che nel momento topico, il lancio dell’inciso, usa quest’assembramento di parole combinate alla meno peggio, perde qualsiasi tipo di appeal, pure quello di ascoltare la bella voce che con essa vuol mettersi in mostra. Non ci riesce.
Quattro


MartediSera – Buon compleanno

Brano d’esordio per il duo che punta su un pop estivo, fresco nelle sonorità, leggero, ma anche senza nessuna particolare originalità. Uno dei due poi canta anche appesantendo alcune sillabe, un po’ alla Enrico Ruggeri negli anni 80. Il pezzo indubbiamente fa capire il range in cui si muove il duo, ma non è certamente un brano che rimane particolarmente impresso. C’è da lavorare.
Cinque


Gianni Morandi – L’allegria

Scritta da Jovanotti vede Morandi non riuscire però a fare la cosa che gli è sempre venuta meglio, interpretare e fare proprio ciò che canta. Qui come fai ad ascoltare e a non pensare a Lorenzo? Forse ci voleva una delle meravigliose ballate che il Cherubini sa scrivere e non questa cosa che più che allegra torna confusa, con una ritmica che non appartiene al grande Gianni e che, se devo essere sincero, ce lo rende un po’ ridicolo. Ci mancavano le vuvuzelas nell’arrangiamento!
Quattro =


Nek – Un’estate normale

E’ questo un brano che chiaramente richiama ad un ritorno alla vita, dopo tutto quel che abbiamo passato. Intelligentemente però non nomina mai la malattia, il virus. Nek spara alto con le note per il suo registro, forse come mai prima, il tutto su base che però ha un arrangiamento che non stupisce, anzi ha più di un richiamo ad un certo tipo di pop festoso, una volta molto più suonato, adesso decisamente più da studio. Ha perso un po’ di genuinità.
Cinque ½


Giulia Penna – Savana

Si sposta più sul pop/dance stavolta la Penna, con un pezzo che non avrebbe stonato nella discografia di Paola & Chiara, almeno per il loro periodo tutto da ballare. Il testo è molto semplice e si regge soprattutto sul senso scenografico dei luoghi. In un brano del genere ci può stare comunque, perché è più un discorso di atmosfere che di sensi reali. Brano piccolissimo ma completo. Sicuramente più che sufficiente nel suo percorso.
Sei ½


Rkomi – Partire da te

La ritmica incalzante, fatta di battuta di piano e batteria, con cori in appoggio, mi ha ricordato moltissimo Next To Me, successo di circa una decade fa di Emelì Sandè. Però Rkomi continua imperterrito la sua fase di crescita, sempre più lontano dal rap, sempre più cantautore pop ispirato. E qui non violenta nemmeno la lingua italiana come spesso fa, mutandone gli accenti.
Sei ½


Lidia Schillaci – Ali nuove

Ero particolarmente contento di vedere che la bravissima Lidia Schillaci non ha smesso di provarci, però ammetto di essere rimasto abbastanza deluso da questo pezzo che è un poppettino leggerissimo che parla di sogni, di nessuno che può fermarla e un cuore che batte di una nuova felicità. Sembra uno scarto di Alexia, però di 15 anni fa. Troppo brava e voce troppo bella per uscire con una cosa così vetusta e trovare spazio.
Quattro


Marco Sentieri – AliMentali

Sentieri, che pure ha un suo mood interpretativo riconoscibile, si sta un po’ imprigionando nella gabbia dei brani a carattere sociale. Dopo il bullismo a Sanremo, il Covid poi, adesso è la volta dei disturbi alimentari. Pur non essendo brutto il pezzo, anzi, per dirla tutta ha anche una sua positività d’intenti nel racconto, credo sia arrivato per lui il momento di portare all’attenzione anche qualcosa di più personale, senza il bisogno di cantare di qualche problematica; il rischi è fare la fine di Povia, diventato il cantautore delle polemiche.
Sei


Solo Campa – 50+

Brano che ha una costruzione metrica che sembra portarlo ad un’esplosione per l’inciso ed invece è proprio questo il punto debole. Cantato come se fosse una marcetta su una base elettronica semplice fa perdere quella potenza accumulata. Chiusura come sempre tronca. Ma ogni tanto arrangiare un pezzo con il finale a scalare è così disgustoso?
Quattro ½


Terr One – Come Siri

Tantissimo lavoro sulla voce per questo singolo d’esordio del cantautore napoletano, che non permette di capirne le esatte velleità. Sovrapposizioni, poi echi, effetti da trapper, raddoppi, il tutto tra italiano e napoletano. Effettivamente anche io come “Siri” dico che, a parte il tentativo piacione e commerciale, non ho capito granché.
Quattro

 

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