20 Gennaio 2023
di Interviste, Recensioni
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20 Gennaio 2023

Pagelle ai nuovi Singoli italiani del 20 gennaio: una carica di amici… Alex, Thomas, Calma ma la Golden song è un duetto!

Dopo la parentesi di pagelle in anteprima dei brani di Sanremo 2023, si torna all'ascolto di big ed emergenti appena usciti

Pagelle nuovi singoli 20 gennaio 2023 fiume
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Franco Mussida – Democrazia solidale

Come sempre Mussida riesce a far parlare letteralmente la sua chitarra, che qui fa da sfondo al viaggio di Iòtu, il personaggio che cammina lungo tutto il suo album. Non è un brano che si candida ad essere suonato dalle radio, soprattutto le radio di oggi, ma che ha un suo mondo scenografico che può esser facilmente rappresentato in live. Franco decanta il brano quasi come se stesse raccontando una favola notturna e stai li, lo ascolti, vuoi capire.
Senza voto

Carlo Valente – Mentre qualcuno nasce a Belgrado

Nel brano convivono più idee su una base che ha buone variazioni. In alcune sfumature la voce mi ha ricordato un giovane Fossati. Non c’è però, a differenza del più famoso collega, un’idea precisa nel testo, che mentre sembra spingere sull’apprezzamento delle piccole cose che ci circondano e che spesso non apprezziamo, poi contrappone un gesto semplice come comprare il pane da questa parte del mondo, in concomitanza con una non nascita che avviene a Belgrado. Si, può essere, sicuramente accade, ma il nesso è un po’ generico. Ognuno di noi fa qualcosa distrattamente e nello stesso momento ci saranno centinaia di persone che fanno cose bruttissime o bellissime. E’ la vita, se ci si pensa!
Quattro 1/2
⭐⭐⭐⭐✨

Nico Arezzo & Emma Nolde – Spazzolino

E’ in qualche modo una dichiarazione d’amore, quella di comunicare di aver comprato uno spazzolino da denti per lasciarlo a casa sua. Fa parecchio sorridere però la frase “ti sorriderò con tutti i denti … puliti”. Se il testo può avere la sua parte di genialità, lo sviluppo della canzone è però alquanto noioso; non esplode mai dal punto di vista musicale, restando nella sua interezza chitarra e percussioni. Soltanto nel finale arriva un gioco vocale che però conduce appunto alla fine.
Cinque
⭐⭐⭐⭐⭐

Munstac & Vasari – Aperitivo techno

Fa quasi il pari a brani di Myss Keta, anche se la base è più specifica e si avvale di un mondo techno quasi totalmente sparito dal giro promozionale e vivo e vegeto però in alcuni dancefloor appositamente dedicati. Musicalmente interessante ma la scelta di proporla con questo tipo di cantato, indirizza il brano verso corridoi ciechi, quando avrebbe potuto, forse costruendoci una linea melodica sopra, trovare stanze piene di finestre da aprire per arieggiare.
Cinque ( sette alla musica, tre al cantato )
⭐⭐⭐⭐⭐

Piccolo Intervento A Cuore Aperto – Sottobosco

Base ben articolata e soprattutto suonata. La voce ha però un problemino: arriva insicura, imprecisa. Questo non vuol dire che bisogna essere sempre esponenti del bel canto, anzi, siamo pieni di cantanti poco tecnici, talvolta persino stonati. Deve però emergere dal loro cantare la sicurezza di ciò che si fa ed è qui che arriva il problema! Mentre ascolto il brano ho sempre quella sensazione d’incertezza nella nota presa, sempre che da un momento all’altro arrivi la stecca. Fortuna che il pezzo non è brutto.
Cinque
⭐⭐⭐⭐⭐

Osvaldo Supino – Stuck on this feeling

Dopo tanta dance ed anche sperimentazione Osvaldo si piega qui ad un pop più prevedibile. Il brano sembra strappato al repertorio di boy band di 20 anni fa ma arrangiato con tutte quelle enfasi tipiche del periodo attuale. Sicuramente più presente dal punto di vista vocale, con buone sovrapposizioni e note lunghe, forse andava un po’ pulita ed arrangiata in maniera più strumentale, più vera, ecco.
Cinque
⭐⭐⭐⭐⭐

Loredana Errore – Almeno tu nell’universo

Il classico di Mimì che in tanti han rifatto, trasformandolo nella canzone simbolo della sua carriera, viene qui rivisitato dall’interprete siciliana e reso in una versione musicalmente a metà fra l’originale e quella minimal di Elisa che altrettanto successo ottenne. Dal punto di vista vocale Loredana non rinuncia a metterci tanto di sé, come è solita fare, anche se qui le riconosco di non aver esagerato, di aver mantenuto le linee guida di una melodia troppo bella per essere stravolta. Avrei osato un po’ più di strumentistica, quello si, mettendo un po’ a parcheggio l’enfasi delle atmosfere elettroniche.
Sei
⭐⭐⭐⭐⭐⭐

Lviosi – Lacrime

Brano introspettivo, che ha nel suo arrangiamento tutto elettronico qualche intelligenza di suono che gli permette di essere identificato subito. Lacrime da lasciare su vecchie pagine per tirarsi fuori e cercare di raggiungere la serenità sperata. L’inciso riesce a spezzare la tendenza alla noia che le strofe un po’ “lamentate” correvano il rischio di infondere.
Sei
⭐⭐⭐⭐⭐⭐

Moise – Tranne la mia

Rock molto lavorato con effetti elettronici che rendono la voce ancor più impertinente di quel che già è naturalmente. La cosa funziona per il tipo di proposta. I cori maschili fanno tanto new wave primi 80, un po’ come c’erano nei brani famosi della prima Kim Wilde, che però non avevano le chitarre a condurre. Un po’ troppo esasperato il finale; bisogna stare attenti a non esagerare, a non metterci troppo, a dosare.
Sei
⭐⭐⭐⭐⭐⭐

Mostro – Underrated

Canzone di rivalsa dove il nostro si prodiga anche in un inciso cantato e a metà strada fra il polemico e l’ironico. Più serrate e puramente rap le strofe senza cadere nella voglia di moda a tutti i costi con invasioni trap. Avrei aggiunto delle barre per dare un maggiore senso di completezza, senza chiudere il pezzo di tronco alla fine del secondo inciso.
Sei
⭐⭐⭐⭐⭐⭐

I Desideri & Jake La Furia – L’amore che voglio

Il mondo sonoro è quello attualmente tracciato da Geolier e da un pezzo come la sua Chiagne, cantata assieme a Lazza. Tutto sommato devo dire che ai fratelli Desideri questa veste sta decisamente meglio di quella trap spaccona che ultimamente si ostinavano a proporre. La collaborazione con Jake è sicuramente di prestigio a livello di nome, anche se va detto che al pezzo non regala chissà che; avrebbe funzionato anche con loro da soli. Forse ad oggi il miglior brano proposto. Peccato però la malattia di questi anni: la chiusura affrettata!
Sei 1/2
⭐⭐⭐⭐⭐⭐✨

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