21 Ottobre 2022
di Interviste, Recensioni
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21 Ottobre 2022

Pagelle ai nuovi Singoli italiani del 21 ottobre: gIANMARIA profondo e disincantato, stupisce l’interpretazione di Biondo

Da questa settimana è disponibile nell'articolo anche la playlist con i brani recensiti per potervi fare la vostra idea personale

Nuovi singoli pagelle 21 ottobre 2022
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Federico Baroni – Non vale

L’inciso ha qualche richiamo noto che … mi prenderei a craniate con il primo spigolo possibile, non mi viene in mente, ma ce l’ho sulla punta della lingua. Però il punto forte della ballata, per paradosso, non sono gli incisi ma le strofe che invece hanno tinte più dimesse ma calde. Baroni è perfettamente dentro a questo tipo di proposta e la sua scrittura è immediata, precisa, non si perde dietro a giochi di mestiere. Buono.
Sette
⭐⭐⭐⭐⭐⭐⭐

Biondo – Mi manca la vecchia te

Posso dire che è in assoluto la canzone di Biondo che preferisco da quando è partita la sua carriera? I limiti espositivi ci sono tutti ancora, non essendo riuscito a limare l’uso di effetti vocali e restando sempre schiavo delle brevi durate e delle conclusioni affrettate. Però ammetto che è riuscito a conferire a questo brano un’interpretazione appassionata e malata, a raccontare esattamente di quanto possa far male il riconoscere che non è salutare sopportare le bugie riconosciute, solo in virtù di un ricordo di quel che lei era. Bravo, glielo dico sinceramente. Ora però mi aspetto passi avanti sulle cose che da sempre gli critico.
Sette
⭐⭐⭐⭐⭐⭐⭐

Giuditta – Pece

Indie rock strafottente come lo stile avrebbe voluto essere in principio. La band sembra catapultarci di colpo a metà anni 90, quando questo stile prese piede. Rombano le chitarre e la batteria va loro dietro, regalando momenti di musica su cui sudare con tutto il corpo fra jeans strappati e catene ai fianchi. La voce è adattissima, sorta di una Sandra Nasic dei Guano Apes, meno incazzata ma anche più fredda come questo tipo di musica vuole. Distaccata,
Sette
⭐⭐⭐⭐⭐⭐⭐

Enrico Ruggeri – Non sparate sul cantante

Parte il pezzo ed io penso a John Wayne che tiene una mano sul fodero della pistola e con l’altra si regge la tesa del cappello che sfida il vento. Poi si converge verso un rock sostenuto che Enrico dimostra ancora di saper cavalcare abilmente, nonostante le primavere non siano più sbarazzine. È l’essere artista. È il saper comporre cose che rispettano i tuoi limiti e sottolineano le tue possibilità; di sicuro Ruggeri questa sapienza di scrittura l’ha sempre avuta. E mentre scorrono le chitarre e la ritmica la fa da padrone assieme alla polvere terricciosa alzata dal vento, il brano avanza spedito e ci consegna un po’ di familiarità musicale. Nessuna moda, solo sano e buon vecchio rock.
Sette
⭐⭐⭐⭐⭐⭐⭐

E arriviamo alla Golden Song della settimana che, questa volta, torna ad essere solo una. Un brano che spicca su tutte le altre uscite.

gIANMARIA – I bambini

Arrangiamento acustico che contribuisce sia a dare peso alla voce del giovane artista che alla vena malinconica del racconto. La proposta testuale è profonda e disincantata. Bambini messi al mondo che imparano a vivere da se, senza che ci sia qualcuno a guidarli. Ne sono piene le nostre città, i nostri quartieri. Tutti guardano, tutti pensano e poi… girano lo sguardo. E poi i bambini crescono e diventano i bambini più grandi, che avanzano verso un futuro che… quale futuro? Bella, molto bella.
Otto
⭐⭐⭐⭐⭐⭐⭐⭐

https://open.spotify.com/playlist/1JZN6O1hGrv9xXn7Dr7011?si=189cfcc0e69f46dd

 

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