New Music Friday: le pagelle ai nuovi singoli italiani del 17 gennaio
Le Lame – Stronz
Una storia che esprime il desiderio di essere autentici e ribelli, sostenuta da un suono punk rock energico e travolgente, che amplifica il messaggio di rottura e libertà.
“Se solo potessi, vorrei fare l’attore negli anni ’70.” Una frase che colpisce immediatamente e conquista chiunque si sia mai sentito fuori posto in quest’epoca. Questo brano sembra destinato a risuonare soprattutto tra chi si sente “nato nell’epoca sbagliata”.
Parola chiave: Travolgente.
Romina Falconi – Ti saluta questo canto
Ironia pungente e testo super studiato, come sempre nulla è lasciato al caso. Un brano da cantare, ma anche da leggere con attenzione: un vero scioglilingua di doppi sensi, immagini e continui riferimenti a una varietà di contesti.
C’è sempre una denuncia nei testi di Romina Falconi, ma saperlo fare con questa ironia è il suo grande tratto distintivo. Un’intelligentissima interprete, capace di dire cose importanti con eleganza e maestria.
Parola chiave: Intelligente.
Dente – Favola
Il sax vince sempre, così come la purezza degli strumenti che si percepiscono nitidamente in questo brano. Un inizio perfetto!
“Quella di schiena mi sembravi tu” è una frase che strappa un sorriso, perché è successo a tutti di sentirla o dirla. È buffa e dolcissima, proprio come questo pezzo che continua con immagini poetiche come “vedo il tuo profilo in ogni nuvola”. L’amore ci rende sciocchi e sognatori sbadati, e qui è raccontato con delicatezza e leggerezza.
Un’altra nota di merito va alla conclusione in dissolvenza, una scelta ottima per un brano di questa atmosfera.
Parola chiave: Gioioso.
Cosmo – Sconosciuti
Quasi fosse un monologo o un racconto visto direttamente dai suoi occhi, Cosmo ci narra, momento per momento, ciò che vede e ciò che accade in questa giornata che ha scelto di raccontarci. Dal morso di una mela prende vita la visione di una giornata di sole nel suo paese.
“Ogni secondo mi sembra un addio” è una frase che risuona profondamente, accompagnata da un arrangiamento che ha come base un ticchettio intrigante, quasi fosse il battito di un orologio che scandisce ogni istante e immagine. La voce di Cosmo si adatta perfettamente a questo tipo di narrazione, rendendo il brano ancora più coinvolgente.
L’evoluzione del pezzo è potentissima e inaspettata, capace di tenere col fiato sospeso fino all’ultimo secondo. Una narrazione perfetta che unisce testo e musica in modo magistrale.
Parola chiave: Pieno.
TU feat. LEPRE – Chiamami
Un brano dal sapore e dai colori vintage, perfetto per un lungo viaggio in macchina o in treno, quando hai tempo di pensare o ripensare a qualcuno che vorresti, semplicemente, chiamasse.
Un valzer armonico di chitarre e batteria che tornano e ritornano, creando un’atmosfera ipnotica. “Chiamami, chiamami, chiamami”, questa ripetizione incessante è un richiamo ai classici degli anni ’60 e si sposa perfettamente con il sound degli artisti coinvolti, in particolare i TU.
Parola chiave: Avvolgente.
Verdiana – Malafemmena
Un ritmo latino che accompagna una voce capace di cantare qualunque cosa, come Verdiana ha dimostrato più volte. In questo brano, però, il vero protagonista è l’arrangiamento, con una chitarra che spicca e dona al pezzo un livello qualitativo decisamente alto.
Parola chiave: Brillante.
Coez – Mal di te
Un classico brano alla Coez, pieno di testo e con una firma inconfondibile. Anche questa volta ci racconta una storia difficile, ma lo fa con la sua delicata capacità narrativa, che lo rende unico.
Per noi figli degli anni ’90, Coez è una certezza: alla fine finiamo sempre a cantarlo al karaoke, e questo pezzo non farà eccezione. Sarà urlato a squarciagola, proprio come tanti altri suoi successi. Una vittoria dolcissima per un artista che sa come arrivare al cuore del pubblico.
Parola chave: Affascinante.
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