1 Aprile 2022
di Interviste, Recensioni
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1 Aprile 2022

Le Pagelle ai nuovi singoli italiani in uscita Venerdì 1 Aprile: buon ritorno per Paolo Vallesi… Tommaso Stanzani piacevole sorpresa

Tante bocciature questa settimana per il nostro critico musicale, sempre coerente nel dare i suoi personali giudizi

Pagelle nuovi singoli 1 aprile 2022
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Luchè & Marracash – Le pietre non volano

Non vorrei sbagliare ma la linea base della parte musicale credo sia presa da Eyes Without A Face successo del 1984 di Billy Idol. Il pezzo è decisamente funzionale ed esalta forse per la prima volta una possibilità commerciale di Luchè, che pur già ha ottenuto importanti successi in tal senso. Diciamo che qui le radio potrebbero appoggiare in maniera più evidente la sua promozione.Marracash è più una presenza per impreziosire basandosi sul prestigio dell’artista che all’utilità effettiva per la canzone. Funzionava uguale anche senza.
Sei 1/2


Management (Del Dolore Post Operatorio) – Ansia Capitale

Proposta elettro/rock che disquisisce su una serie di ansie che giocano parte fondamentale in una vita in cui si corre, ci si stressa per la qualunque. E poiché l’ansia va sfogata qui il nostro vocalist intima di lasciarlo stare. Nel frattempo crescono suoni elettrici che ben descrivono uno stato d’animo teso, stressato per l’appunto ansioso. E’ una proposta fuori dal mondo mainstream, ma sicuramente ben esplicativa di quel che si vuol raccontare. Poi può piacere o meno, questione di gusti certo, ma non si può non riconoscere che il lavoro fatto sia comunque valido.
Sette


Scarlet Deange – Discodrama

E’ tutto un cliché anni 80 dal punto di vista musicale a cui però mancala cosa più bella degli arrangiamenti di quegli anni: il basso! Che fosse vero o synth, il basso reggeva quasi tutte le canzoni dell’epoca e qui è troppo silente nell’insieme e se ne riesce a percepire la linea solo nello special. E poi non è che si può esser sempre buoni e certe cose vanno dette: come è cantato male! Veramente a livello di esibizione amatoriale della figlia della signora sul mio pianerottolo.
Quattro =


Sottotono – Poco male

La seconda vita artistica dei Sottotono, ripresa ufficialmente l’anno scorso e con un certo seguito, passa per questo nuovo singolo che ha sentori noti nel suo incedere, nel senso che richiama qualcosa di già noto. Tuttavia riesce a strappare attenzione sia per l’inciso pieno e soprattutto per quegli “stop and go” della base, che richiamano attenzione. Confermano la positività del ritorno.
Sei 1/2


Tommaso Stanzani – Origami

Devo dire che mi ha sorpreso e che forse l’unica cosa che non mi piace del pezzo è il farci entrare a forza la parola “stesso” nella frase siamo lo stesso origami, quando metricamente ha difficoltà a starci e lo costringe a mangiarsela un po’. La ballata è funzionale al suo proporsi in maniera delicata, con una voce che non spinge e che cerca di muoversi leggera fra le note, su cui è facile immaginarlo volteggiare. Sembra un po’ il mondo stilistico ( e parlo di tentativo, non sto certo facendo sacrilegio ) di Elisa, quando ci delizia con le sue ballate. Si gioca sinceramente un’altra possibilità oltre la danza.
Sei+


The Bastard Sons Of Dioniso – Restiamo umani

Scherza, scherza sono ormai tantissimi anni che i bastardi, come li chiamava in quel di X Factor Mara Maionchi, sono sul mercato. E’ sempre mancata la consacrazione in termine di numeri, mai l’approvazione di uno zoccolo duro di fans che da allora li segue. Con questo nuovo pezzo ricordano quale sia il rock vero, quello suonato per davvero, che fa di chitarra, basso e batteria, la propria matrice portante. Non c’è innovazione nella loro proposta nuova, solo questa costanza che li lascia fedeli a se stessi pur cercando di non ripetersi. Tutto sommato ancora ci riescono.
Sei


Paolo Vallesi – Bentornato

Brano intenso, che chiaramente non è adattissimo ai palati più giovani che ascoltano altro. Ma certo Vallesi non ha da conquistare i giovanissimi ma riuscire a colpire chi già lo ha sempre sostenuto o chi non l’ha mai fatto ma ne conosce esattamente la produzione ed i trascorsi. Ed il brano funziona perchè è credibile cantato da lui che arriva sincero in una ballata in cui le sconfitte sono la possibilità di avere una rivincita e gli occhi possono dire bentornato al futuro e alla sua luce. Giustissima per lui.
Sette+


VV – Duecento

Stralunata, anzi mi verrebbe da dire colorata per la sensazione che mi arriva dal suo proporsi con questo arrangiamento vocale. Resta però problematico capire quale sia la sua voce, rendersi riconoscibile, supponendo che non si possa certo prodursi sempre con tutti questi effetti e sovrapposizioni. Per chi sta provando ad emergere è senz’altro fondamentale. Attenzione inoltre alla sensazione di disturbo, di rumore che in alcuni momenti della canzone ne rende complicato capirne il testo. Sorvoliamo sul taglio da spot pubblicitario.
Cinque


Will – Anno luce

Discorso musicale trito e ritrito. Non dico che sia meglio o peggio di tanti altri che ascolto settimanalmente. Dico solo però che non ci trovo alcuna originalità, nessun motivo, almeno in questo pezzo, per dire “stremmo” Will, oppure scendo e vado a comprare il disco di Will. Passa, scorre, ma lascia nulla ne musicalmente, ne vocalmente, ne per testo. Va affinata la personalità
Quattro

 

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