ILARIA PORCEDDU
Se anziché l’impressione data dal tipo di proposta ed il suo effetto sorpresa, avessi dovuto puntare su un talento puro e cristallino, avrei mirato con decisione su un’artista proveniente addirittura dalla lontanissima prima edizione: Ilaria Porceddu
La cantautrice sarda ebbe occasione in quell’edizione di far emergere in corso d’opera la sua vocazione per un certo tipo di pop, quello che prende dalle atmosfere la sua cifra stilistica. Non a caso divennero famose in quel del programma le sue interpretazioni di artiste come Noa, o la nuova vita che seppe dare ad un brano come Oceano della cantante calabrese Lisa, di cui, all’epoca dei fatti, si erano perse le tracce.
Ilaria approdò anche a Sanremo, fra le nuove proposte, portando la sua musica piena d’influenza della sua terra, la Sardegna, su quel palco fino al secondo scalino della graduatoria (dietro fra l’altro ad Antonio Maggio che con gli Aram Quartet aveva vinto proprio quell’edizione del talent).
Sia la canzone che l’album, entrambi intitolati “In Equilibrio“, raggiungeranno la top 50 rispettiva ma anche qui, dopo un anno di buona esposizione, l’artista nel suo percorso indipendente finisce col far fatica a raggiungere la pubblicazione per un nuovo lavoro, che arriverà di fatto solo quattro anni più tardi.
“Di Questo Parlo Io“, intitolava il lavoro Ilaria, ma l’occasione per parlarne fu davvero minima e da allora resta questa la sua ultima pubblicazione di un lavoro completo.
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