25 Maggio 2022
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25 Maggio 2022

Ultimo a Rtl 102.5: da X Factor a Sanremo i no della sua carriera che hanno fatto più male

La gavetta del cantautore, come per tanti artisti, è partita dai club dove gli veniva chiesto di fare cover

Ultimo Equilibrio mentale testo
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Il 25 maggio, nel giorno di uscita del suo nuovo singolo, Vieni nel mio cuore, Ultimo è stato ospite di W l’Italia, il programma condotto da Angelo Baguini e Federica Gentile su Rtl 102.5.

Innanzitutto il cantautore ha parlato di questo nuovo singolo che per la prima volta lo fa uscire dalla dimensione intimista a lui più congeniale…

Ho scritto questo brano in un periodo molto diverso rispetto agli altri. Per la prima volta mi sono approcciato ad un pezzo con uno spirito di condivisione. L’ho scritto per stare insieme. Ho immaginato un coro da cantare nello stadio per festeggiare questo ritorno. Sono contentissimo che finalmente sia uscito“.

Ultimo ci ha tenuto poi a raccontare il suo passato per ricordare a tutti che, prima del successo, c’è sempre una gavetta e un percorso fatto di sacrifici e di tentativi vari… dai concorsi a Sanremo passando per i Talent show…

LA CARRIERA DI ULTIMO

Ho iniziato a studiare pianoforte a otto anni, ma già mi piaceva molto cantare. Mia mamma mi faceva ascoltare Renato Zero da piccolo, cantavo le sue canzoni. Con il pianoforte c’è un amore che non è passato mai. Ho studiato in conservatorio e nel frattempo scrivevo le canzoni. Ad esempio, ‘Pianeti‘ è una canzone che ho scritto a vent’anni.

Cinque anni fa c’è stato il mio esordio.

Si tende a pensare che un cantante inizi il suo percorso quando gli altri lo vedono per la prima volta. In realtà c’è tutto un percorso dietro. Nel 2013 andavo a suonare a San Lorenzo nei locali e facevo delle serate dove era difficile presentare i propri pezzi perché i locali tendono a farti suonare le cover perché vogliono che le persone riconoscano la canzone. Io ricordo che cantavo otto brani e alla fine chiedevo di poter fare la mia. Cantavo sempre musica italiana, da De Gregori e Venditti, Renato Zero a Cremonini. Tanti cantautori hanno iniziato a suonare nei locali.

Prima di quel Festival di Sanremo che lo vide trionfare nel 2018 tra le nuove proposte con Il ballo delle incertezze ci sono stati altri tentativi, sia al Festival, sia ad Amici come ammesso più e più volte anche da Maria De Filippi che lo considera il suo più grande “rimpianto” legato al programma…

Io ho fatto qualsiasi cosa per provare a far conoscere la mia musica, per me la cosa importante è quella. Non solo nella musica, ma anche in qualsiasi settore uno voglia provare a farsi rispettare. La cosa importante è quanto sei ossessionato da quello che fai e quanto tu faccia per farti conoscere. Ogni anno provavo ad entrare ad Amici, X Factor e a Sanremo. Questo martellare ha fatto sì che qualcuno mi ascoltasse.

Ogni no che prendevo faceva male. Ero e sono ossessionato dalle mie canzoni. Quando ti butti in un progetto come se fosse la cosa più importante della tua vita è sempre una batosta. Si cresce con i no. Mi sono sentito molto forte e stimolato ricevendo no. E poi è statistica: se insisti sempre a un certo punto se credi in quello che fai è matematico che tu riesca. I no che ho preso erano giustificati, la musica è soggettiva.