Dipinto – Criminali
Con un intro che ricorda davvero tante cose, parte un misto rap/pop incazzato che racconta cose solite, con una differenza però: qui il nostro racconta di dov’era e che faceva ma con la consapevolezza di non sentirsi così, di volerne venire fuori e di esserci riuscito. E tutto questo è un ricordo con cui convivere, da condividere con chi adesso ci ha accolto. L’intenzione può essere buona, la riuscita però molto solita.
Cinque
⭐⭐⭐⭐⭐
Fellow – Alieno
Bellissima la voce talvolta scura e profonda, altre aperta e vellutata. Peccato che il pezzo non è all’altezza di altre cose sue sentite in passato e nemmeno delle interpretazioni “talentuose” rese in recente passato. Nel crescendo il pezzo poi ricorda per sensazioni il “Virale” cantato da Matteo Romano proprio in quel di Sanremo. Potrebbe anche piacere grazie anche al gancio del non sentirsi i fighi della festa, però mi aspettavo molto di più.
Sei =
⭐⭐⭐⭐⭐⭐=
Nausica – Favole
Vincente la combinazione o se non altro particolare fra un mood ed un’interpretazione molto moderna con uno strumento antico e credo addirittura ignoto per molti delle nuove generazioni quale l’arpa. Al di la dell’impatto visivo forte, il pezzo cresce permettendo alla sua interprete di dare anche prova della sua voce particolarissima, imbrigliata fra vibrati potenti e malinconici.
Sette
⭐⭐⭐⭐⭐⭐⭐
Omini – Mare forza 9oi
Rock tinteggiato di punk in stile band anni 90, ha nel bridge il momento migliore, che crea una diversificazione nel mezzo sennò di un procedere piuttosto prevedibile. Potrebbe apparire addirittura come una cosa nuova alle attuali generazioni, cresciute quasi in completa assenza di rock e soprattutto di punk. Se non altro il tutto appare genuino.
Sei
⭐⭐⭐⭐⭐⭐