21 Novembre 2022
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21 Novembre 2022

Sanremo giovani 2022: Le preferenze della redazione danno vita ad un classifica con due nomi in testa

Ognuno di noi ha scelto le due canzoni che preferisce tra le 8 attualmente in gara

Sanremo giovani 2022
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SANREMO GIOVANI 2022: le scelte della redazione

Alessandro Genovese (Redattore news e Sanremo Story)

Sceglie SETHU con Sottoterra e MANINNI con Mille porte.

Questi due artisti mi hanno colpito maggiormente rispetto agli altri finalisti. In SETHU trovo forza ed originalità mentre MANINNI è capace di cantare una ballad intensa in pieno stile sanremese e riesce a convincermi ed emozionarmi. Per il resto l’autotune, purtroppo per i miei gusti, la fa da padrone.

Umberto Salvato (Redattore Recensioni album)

Sceglie Olly con L’anima balla e gIANMARIA con La città che odi.

Nel primo trovo una ventata di positività e di ottimismo per il futuro. Fortissima l’intuizione su riff e arrangiamento. Per quel che riguarda il secondo classificato a X Factor 15, lui sembra puntare dritto al podio. Si dimostra sempre interessante la sua scrittura, estremamente personale e moderna, e il brano è una bella evoluzione di sé stesso. Ipnotica la sua necessità e l’urgenza.

FABIO GATTONE (Redattore)

Il nostro Avvocato Gattone sceglie gIANMARIA e MANINNI.

Del primo apprezzo questo brano d’amore, ritmato ed energico e trovo il ritornello coinvolgente… mi fa venire voglia di ballare e, cosa più importante, la canzone rimane impressa nella testa.

La canzone di Maninni racconta una storia d’amore attraverso immagini che appaiono vivide e inoltre può contare su un ritornello trascinante, che è il punto di forza del pezzo.

MONICA LANDRO (Redattrice e curatrice della rubrica “Spunti di vista”)

Anche Monica, nella vita discografica e giornalista, sceglie l’accomppiata gIANMARIA e MANINNI.

Il ritornello de La città che odi di gIANMARIA resta in testa. C’è ritmo che incalza e il giovane artista conferma il suo stile, già apprezzato. Per Maninni trovo che nel brano ci sia il giusto incontro di suoni attuali e nostalgici. Un brano che sa essere cantautorale ma che strizza l’occhio a quel pop che il nostro orecchio sa apprezzare.

Alvise Salerno (Redattore e curatore della rubrica (I puntini sulle i”)

Le sue scelte sono gIANMARIA e GIUSE THE LIZIA.

Per me gIANMARIA ha fatto una hit. È indubbio che conoscendo la sua cifra artistica, alla vigilia, fosse il favorito per passare alla fase finale dell’Ariston. Adesso che abbiamo il brano sotto mano è quasi una certezza, almeno per noi. In attesa dei quattro di Area Sanremo, la sua è la miglior canzone del lotto.

Per quel che riguarda Giuse The Lizia è un artista che mi convince sempre di più brano dopo brano. Partito con dei singoli random, poi L’EP e la consacrazione tra i nuovi artisti. Adesso Sanremo Giovani con il “pezzo giusto” per lui, per le radio e per il pubblico. Ho un unico dubbio sul timbro: è divisivo e non poco. Uno di quei timbri che o piace tanto o non piace per nulla, non esistono zone grigie.

Anna Ida Cortese (Redattrice e curatrice rubrica S.O.S. Musica e Spettacolo)

Si ripete anche per le l’accoppiata gIANMARIA e MANINNI.

Nonostante io preferisca altri pezzi di gIANMARIA, credo che sia un cantante che a Sanremo potrebbe regalarci qualche emozione in più anche per questo mi piacerebbe vederlo sul palco dell’Ariston.

Mille porte la trovo molto orecchiabile e ammetto che è l’unica canzone che mi è rimasta in testa al punto da riuscire a canticchiarla dopo qualche ascolto. Mi baso più su un discorso di musicalità e sono curiosa di ascoltarla live.

DAVIDE MISIANO (Redattore e curatore della rubrica Testo&Contesto)  

La scelta del nostro Prof di latino sono gIANMARIA e OLLY.

Non ho votato le canzoni, quanto il potenziale artistico che ho intravisto nelle proposte presentate.

Mi piacerebbe vedere sul palco dell’Ariston gIANMARIA, di cui seguo il percorso. Questo non è certamente il pezzo più ispirato del ragazzo, ma sul palco di Sanremo potrebbe rappresentare bene una nuova generazione di cantautori che sanno ancora esplorare il potere della parola.

Scelgo, invece, OLLY perché potrebbe essere la cifra danzereccia: la metrica del testo (estremamente “facile” nei suoi contenuti) non mi dispiace, ha qualcosa di distintivo; e questa r moscia sottolineata dall’Autotune dà anche alla sua voce una identità che solitamente rischiamo di perdere quando si ricorre a una lavorazione eccessiva della voce con effetti posticci. Sembra che abbia anche una coerente chiave di comunicazione “fisica” della musica che propone. Sarei curioso di sentire altro.

Per il resto delle canzoni devo dire che, a mio gusto, ho trovato un po’ troppa banalità e manierismo. E poca sincerità.

ORIANA MEO (Caporedattrice e curatrice del Radio Date)

La nostra caporedattrice sceglie MIDA e SETHU.

Ammetto che non è stato facile scegliere le mie due canzoni preferite, perché, a parte una che, devo essere sincera, non sono riuscita ad ascoltare fino alla fine (troppo “già sentita” per i miei gusti), non ho avuto una vera folgorazione per nessuno dei brani in gara.

Nessun effetto WOW ma non è necessariamente un male, perché il guizzo improvviso si sgonfia con la stessa velocità. E così ho deciso di seguire l’istinto: scegliere i due brani che, a pelle, mi hanno lasciato qualcosa in più degli altri, anche se in un periodo brevissimo. E sono Maldite di MIDA e Sotto terra di SETHU.

Massy (Direttore e fondatore di All Music Italia)

Le sue scelte sono gIANMARIA e MANINNI.

Ho iniziato ad ascoltare con un filo di ansia il pezzo di gIANMARIA. È uno di quegli artisti che mi ha colpito subito e quando apprezzo qualcuno ho sempre paura che possa deludere le aspettative. E invece così non è stato, ad oggi gIANMARIA non mi ha mai deluso, che fossero pezzi “da cantastorie” come I Bambini, brani più tirati alla Fallirò e cover eseguite magistralmente come Alexander Platz di Milva.

Lo trovo magnetico e musicalmente “bipolare”. Il questo cantato a volte trascinato, quasi rassegnato alla vita stessa, che di colpo esplode nell’urlo di ribellione… lo so, è presto per parlarne… non sono più quei tempi ma a me ricorda il mondo del Vasco degli esordi. Anche un brano d’amore come La città che odi, con la voce e l’intenzione di gIANMARIA diventa di più… c’è sempre del disagio. Ed io adoro il disagio e questo ritornello per me è micidiale.

Sulla seconda avevo un dubbio tra MANINNI e SHARI. Ho apprezzato molto la parte rap del pezzo di quest’ultima ma nelle parti cantate il “suono da delfino” mi ha disturbato e quindi ho scelto MANINNI.

Ammetto comunque che sono un cagacaxxo perché ho notato che qualche nota del ritornello e molto simile ad alcune note del ritornello di Trova un modo di Alessandra Amoroso. Ma questo conta poco perché parliamo di pochissimi secondo e del mio orecchio, che magari è usurato. Conta la canzone e l’interpretazione.

Detto questo Maninni è bravo e questo si è capito da un po’. Il ragazzo ha un timbro profondo, pulito, canta dritto e la sua voce ti arriva diretta in faccia o al petto, a seconda dei casi. Qui poi c’è un ritornello veloce in cui ogni parola è perfettamente scandita, un po’ come certi ritornelli di Tiziano, ma più pop in questo caso, che ti rimane subito appiccicato in testa. Forse la produzione non mi convince appieno, ma lui riesce ad essere così presente nella canzone da non farmelo notare troppo.

Molto curioso di sentire anche il brano scelto per un eventuale Sanremo.

Riassumendo le scelte della redazione ecco il punteggio per ognuno degli artisti in gara a Sanremo Giovani 2022 in attesa di quelli di Area Sanremo.

  1. gIANMARIA 7 su 9
  2. MANINNI 5 su 9
  3. OLLY e SETHU 2 su 9
  4. GIUSE THE LIZIA e MIDA 1 su 9
  5. WILLSHARI 0 su 9

Aggiorneremo questo articolo su Sanremo giovani 2022 quando saranno resi noti i nomi di Area Sanremo.

 

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